I borghi da visitare nel Lazio non sono forse famosi come quelli di altre regioni, ma posso assicurarvi che meritano davvero di essere conosciuti: io ho avuto modo di dedicarmi soprattutto a quelli della provincia di Viterbo, scoperti nel corso del nostro itinerario on the road della Tuscia in una settimana. Alcuni di questi sono piccoli e caratteristici, con una cinta muraria spesso ancora in buone condizioni che racchiude opere di grande pregio risalenti prevalentemente al Rinascimento italiano, mentre altri sono di dimensioni maggiori e rivestono un ruolo importante dal punto di vista storico, architettonico e paesaggistico.
Proprio per questo motivo, e per poterveli raccontare al meglio, ho pensato di suddividerli tra borghi del Lazio che si possono visitare in un’ora o poco più e paesi che necessitano di almeno un paio d’ore abbondanti per essere scoperti in maniera approfondita, così potrete decidere quali inserire nel vostro itinerario di viaggio in base al tempo che avete a disposizione.
Pronti allora a partire e a conoscerli insieme a me?
Borghi del Lazio da visitare in un’ora: 5 proposte nei dintorni di Viterbo
1) Vitorchiano
Vitorchiano è un borgo caratteristico arroccato su uno sperone di tufo e circondato da antiche mura, che si estendono perfettamente conservate ed intervallate da due torrioni cilindrici e da alcune torri a base quadrata: in quella di mezzo si apre Porta Romana, che rappresenta l’unico ingresso al centro medievale del paese.
Il nucleo principale del borgo è Piazzale Umberto I, annunciato dalla Torre dell’Orologio, sotto la quale si può ammirare anche una fontana a fuso tipica della zona, anche se la particolarità di questo piccolo paese sono i suoi vicoli fioriti, sui quali si affacciano ripide scale e deliziosi terrazzi.
2) San Martino nel Cimino
San Martino al Cimino è famoso soprattutto per l’Abbazia Cistercense, che lo domina dall’alto ed è situata sulla cima di una significativa salita; il suo attuale aspetto è dovuto alla ristrutturazione portata avanti nel Seicento da Donna Olimpia, vedova del fratello del Pontefice, che fece aggiungere all’edificio i due campanili che lo contraddistinguono ancora oggi.
Oltre a modificare questa struttura già esistente, ella ordinò anche la realizzazione di una nuova residenza dagli ambienti sontuosi, il Palazzo Doria-Pamphili, che accoglie oggi un centro congressuale e culturale e viene aperto al pubblico soprattutto in occasione di mostre o eventi particolari. Noi siamo stati particolarmente fortunati perché abbiamo trovato un’impiegata gentile che ci ha fatto fare il giro delle sue stanze dai soffitti riccamente decorati, anche se non era una delle giornate di apertura!
3) Vignanello
Vignanello è un borgo davvero molto piccolo, e la sua principale attrattiva è il Castello Ruspoli, con i suoi quattro torrioni angolari di difesa e la merlatura ghibellina che corona tutto il suo perimetro superiore. Anche l’interno doveva essere interessante, ma noi purtroppo non siamo riusciti a vederlo perché l’abbiamo trovato chiuso! In effetti le visite al castello sono molto ridotte, in quanto, nel periodo in cui siamo andati noi (fra aprile ed ottobre), vi si può accedere solamente tutte le domeniche ed i giorni festivi.
Per risollevarci dalla delusione, ci siamo consolati con una visita alla chiesa più importante del borgo, la Collegiata di Santa Maria della Presentazione, ad ingresso gratuito, che sorge sempre su Piazza della Repubblica dal lato opposto rispetto al Castello.
4) Nepi
Il borgo di Nepi è circondato da una cinta muraria ancora ben conservata ed è conosciuto soprattutto per le sue “case torri”, massicce costruzioni a pianta quadrata realizzate principalmente con possenti blocchi di tufo. Il monumento del centro storico che più ci è piaciuto è stata la simpatica fontana antistante la facciata del Palazzo Comunale, realizzata da Antonio da Sangallo il Giovane.
Il paese è dominato dall’alto dal Castello dei Borgia, oggi visitabile solo dall’esterno e di cui sono rimaste intatte soprattutto le sue torri.
5) Ronciglione
Il piccolo borgo di Ronciglione si caratterizza per essersi formato in due epoche storiche differenti: alla parte più antica e medievale, infatti, ne è stata aggiunta tra il ‘500 e il ‘700 una più attuale di stampo rinascimentale. La sua struttura si sviluppa prevalentemente intorno alla Piazza Principe di Napoli, sulla quale si affacciano i monumenti più significativi, quali il Palazzo Comunale, il Duomo in stile barocco e la centrale Fontana Grande o degli Unicorni.
Salendo dal lato destro del Duomo si può raggiungere il Castello della Rovere, imponente costruzione che per secoli ha difeso il borgo dagli attacchi esterni, ma che oggi risulta ormai abbandonato e visitabile solo esteriormente.
Borghi del Lazio da visitare in due ore: Soriano nel Cimino, Sutri e Tuscania
6) Soriano nel Cimino
Il primo paese nei dintorni di Viterbo che vi propongo di visitare in un paio d’ore è Soriano nel Cimino, che si sviluppa intorno all’imponente Castello Orsini, fatto edificare sul finire del 1200. Per entrare nel borgo non potete sbagliarvi, perché vi si accede da un’unica porta presente nella cinta muraria, dietro alla quale si staglia subito la Torre dell’Orologio.
Tutte le stradine ed i vicoli, alcuni dei quali sono stati ulteriormente abbelliti da murales colorati, convergono sulla cima dell’altura dove sorge il castello, quindi preparatevi ad un po’ di salita!
Castello Orsini può essere visitato solamente nei giorni di sabato e domenica e nei festivi (da aprile ad ottobre con orario 10-13,30 e 15-19, e da novembre a marzo con orario continuato 10-18), oppure anche negli altri giorni previo appuntamento, ed il prezzo del biglietto di ingresso è di 4 Euro. Noi per fortuna siamo capitati nelle giornate giuste e l’abbiamo trovato aperto: gli interni non sono sfarzosi e oggi vengono utilizzati prevalentemente per attività sociali e culturali come mostre fotografiche o di quadri, mentre dalla balconata lo sguardo può spaziare sui tetti delle case del paese e sul verde dei Monti Cimini che lo circondano.
7) Sutri
Per chi invece ama la natura e si vuole immergere un po’ di più nel verde, la zona dei Monti Cimini offre anche alcuni itinerari alla scoperta dei siti archeologici presenti sul territorio che, grazie alla presenza di valli di erosione e tufi, ha favorito la costruzione di numerose necropoli e insediamenti rupestri. Così, per sgranchirci un po’ le gambe, abbiamo scelto i sentieri boscosi di Sutri.
La necropoli si compone oggi di ben 64 tombe e nicchie visitabili, tutte scavate nel tufo. Questo è a mio parere il luogo ideale per chi cerca un po’ di calma interiore e vuole staccare completamente la spina, perché tutto è immobile e la gente incontrata pochissima: vi consiglio quindi di procedere un po’ a passo lento, senza fretta, perché qui i ritmi sembrano davvero rallentati.
Più o meno verso la metà del percorso siamo arrivati all’entrata dell’Anfiteatro, anch’esso interamente ricavato nel tufo tra le fine del II secolo a.C. e il I secolo d.C.; sviluppato su tre file di gradinate, nell’antichità poteva contenere oltre 9000 persone.
L’immersione nel verde e nella natura sono diventati sempre più totali, finché il bosco si è aperto su una radura con alcuni cavalli che pascolavano e sullo sfondo il centro abitato di Sutri. L’ultimo tratto del percorso ci ha riportati alla civiltà ma non troppo, e il nostro itinerario nella natura si è concluso con la visita, solo dall’esterno, della villa una volta proprietà dei Conti Savonelli (e oggi acquistata dal Comune di Sutri) e dei suoi giardini.
8) Tuscania
Un altro borgo decisamente da non perdere, se siete nei dintorni di Viterbo, è Tuscania. Innanzitutto va detto che questo paese si estende prevalentemente su due “livelli”: uno più basso sul quale si sviluppa il centro abitato vero e proprio, e uno più alto, il colle San Pietro, dove si stagliano in tutta la loro bellezza le chiese medievali di San Pietro e di Santa Maria Maggiore.
Passeggiare per i vicoli del centro abitato è davvero gradevole, in ogni via si possono fiancheggiare antiche chiese o multiformi fontane, passare sotto un arco in muratura o salire su uno dei tanti profferli, ovvero le tipiche scale esterne di epoca medievale che conducono solitamente ad una piccola loggia.
Dopo aver camminato in lungo e in largo per il borgo, siamo risaliti in macchina per raggiungere la cima del colle San Pietro, dove troneggia l’omonima Basilica di San Pietro, che si presenta ai turisti in tutta la sua imponente bellezza e li attira a sé con i tre portali della duecentesca facciata. L’entrata è libera e gratuita.
La Basilica di Santa Maria Maggiore sorge invece ai piedi del colle di San Pietro ed è dello stesso periodo della “sorella” appena visitata; anche qui per raggiungerla abbiamo utilizzato la macchina. Dei tre portali, quello centrale in marmo bianco è il più finemente decorato e anche l’ingresso a questa chiesa è libero e gratuito; mentre gli interni di San Pietro sono più semplici, quelli di Santa Maria Maggiore sono riccamente affrescati.
Allora, vi è piaciuto questo nostro giro alla scoperta dei piccoli borghi del Lazio da visitare in una o due ore? Se invece avete più tempo a disposizione, vi lascio un ulteriore suggerimento: Civita di Bagnoregio, conosciuto anche come come il Paese che Muore, al quale però vi consiglio di dedicare almeno mezza giornata.
E voi? Conoscete qualche altro interessante borgo da visitare nel Lazio da suggerirmi? Sono tutta orecchi!
3 Commenti
Ciao, io sono originaria di Viterbo e sono venuta a leggere questo articolo con molta curiosità! La Tuscia è una zona straordinaria che purtroppo vive un po’ all’ombra di Roma. Ma è bellissimo sapere che chi viene da fuori apprezzi tutte le bellezze che abbiamo in questa zona! Grazie di averne parlato (così bene, tra l’altro) perché davvero questa provincia merita maggior flusso turistico.
Ciao Serena, ne ho parlato con piacere e senza troppi sforzi perché sono zone davvero belle, e in effetti messe un po’ in ombra dalla notorietà di Roma! Dobbiamo impegnarci per farle scoprire a tutti! 🙂
Buongiorno! Ti ringrazio e t'invito a seguire sempre notizie e informazioni d'arte con collegamenti e aggiornamenti………… qui e in pagine allegate GRAZIE! Con cordialissimi saluti, pittrice Susanna Galbarini