Andare in Spagna senza fare nemmeno un passaggio nelle città di mare dell’Andalusia è assolutamente impensabile: ammetto che a livello artistico non possano competere con altri “pezzi da novanta” come Granada, Cordoba o Siviglia, ma un giro ve lo consiglio comunque, anche se non avete intenzione di fare vita da mare, proprio come noi. Nel nostro itinerario di due settimane on the road siamo riusciti ad inserirne in particolar modo tre: Malaga, Almería e Cadice.
Città di mare dell’Andalusia: cosa visitare a Malaga
Delle tre città che vi ho elencato, Malaga è quella che presenta più attrazioni a livello artistico da vedere, anche se di solito viene ignorata dalla maggior parte dei turisti, che la utilizzano soltanto per il suo aeroporto e poi si spostano immediatamente lungo la più famosa Costa del Sol. Noi, che invece non siamo grandi appassionati di spiaggia e abbronzatura, ne abbiamo approfittato per immergerci nel suo centro storico.
La nostra visita comincia dall’edificio religioso più importante della città, la Catedral de la Encarnación, edificata a partire dal XVI secolo nel luogo dove prima sorgeva una moschea. I lavori continuarono per quasi tre secoli, e questo spiega il misto di stili che la compongono: inoltre, la torre a sud non fu mai portata a termine, e questo ha fatto sì che gli abitanti del luogo abbiano ribattezzato affettuosamente la chiesa con l’appellativo di La Manquita (la piccola monca).
La Cattedrale è imponente all’esterno e riccamente decorata all’interno, e si può visitare gratuitamente di domenica entrando tra una messa e l’altra (altrimenti il costo del biglietto con visita libera sarebbe di 5 Euro).
Altra importante attrazione di Malaga è l’Alcazaba, il palazzo-fortezza arabo situato nella parte più bassa del Gibralfaro, la collina che domina il centro cittadino. La costruzione è circondata da due cinte murarie e fu realizzata principalmente in pietra calcarea, materiale molto friabile che ha reso necessarie diverse ristrutturazioni nel corso degli anni.
Il costo del biglietto di ingresso è di 2,20 Euro, ma noi abbiamo approfittato dell’entrata gratuita prevista ogni domenica pomeriggio a partire dalle 14, anche se abbiamo fatto il giro nel momento peggiore della giornata, sotto al sole cocente di fine luglio. Per fortuna per raggiungere l’ingresso c’è un comodo ascensore lungo le mura che consente di diminuire la parte in salita…cercatelo e non ve ne pentirete assolutamente!
Proprio al di sotto dell’Alcazaba sono stati trovati i resti di un antico Teatro Romano, attualmente utilizzato per alcuni spettacoli all’aperto. Per scoprire al meglio queste attrazioni vi consiglio la visita guidata.
Sempre sulla stessa collina, ma in posizione più elevata, svetta il Castillo de Gibralfaro, collegato all’Alcazaba da un camminamento di ronda chiamato La Coracha: questo tipo di percorso è il più lungo ed impegnativo e si fa a piedi, oppure potete spostarvi comodamente in macchina come abbiamo fatto noi (non fermatevi dove vi indica il parcheggiatore, poco più avanti il parcheggio è gratuito!). Anche qui è assolutamente consigliato andare la domenica pomeriggio dopo le 14, per poter risparmiare i quasi 2 Euro del biglietto di ingresso.
Città di mare dell’Andalusia: cosa visitare ad Almería
Almería dista da Malaga un paio d’ore, e a livello architettonico ed artistico ha sicuramente meno da offrire rispetto a quest’ultima. L’unica attrazione dove siamo entrati, pagando il biglietto di ingresso di 5 Euro, è stata la Cattedrale, anche per trovare un po’ di refrigerio fra le sue alte navate! Questa massiccia costruzione si trova proprio nel cuore della città vecchia.
Fuori dal centro si trova invece l’Alcazaba, che noi ci siamo limitati ad osservare solamente dall’esterno perché ci sembrava molto lasciata andare rispetto a quelle viste in precedenza: dopo essere stata distrutta da un terremoto nel 1522, infatti, non è più riuscita a riappropriarsi del suo antico splendore.
Sulla collina di fronte alla fortezza sorge inoltre il Cerro San Cristobal, un castello ormai in rovina collegato all’Alcazaba da una muraglia e raggiungibile in macchina; dal suo piazzale, si può godere di un panorama a tutto tondo sul centro della città e sulla zona del porto.
Se volete approfondire la storia di questa città potete affidarvi ad una visita guidata del centro storico.
Città di mare dell’Andalusia: cosa visitare a Cadice
Il nostro giro alla scoperta di Cadice è stato assolutamente libero: anche nella fase di pianificazione dell’itinerario non ho trovato attrazioni che mi ispirassero particolarmente, così abbiamo passeggiato per le vie e le piazze della città senza entrare in nessun museo o chiesa a pagamento come la Cattedrale. Se la giornata è particolarmente assolata, vi consiglio però una sosta al Parque Génoves, polmone verde del centro storico in cui potrete fermarvi per rinfrescarvi un minimo.
Se volete godervi un po’ la vita da mare, qui a Cadice le spiagge sono lunghe e sabbiose, e in alcuni tratti anche attrezzate. Nonostante fossimo tentati, abbiamo finito il giro del centro proprio nel primo pomeriggio, e l’afa della giornata ci ha distolti dai nostri buoni propositi…così, non osando mettere piede nella sabbia rovente, ci siamo limitati a gustarci un panino sul lungomare all’ombra!
Se volete ottimizzare al meglio il vostro tempo potete affidarvi ad un free tour di Cadice, ovvero un tour guidato della durata di circa 2 ore senza prezzo fisso, al termine del quale è il singolo partecipante che paga l’importo che considera opportuno in base al proprio grado di soddisfazione. Un ottimo modo per scoprire curiosità ed informazioni utili sulle principali attrazioni del centro storico!
Per approfondimenti sull’Andalusia o per scoprire le altre tappe del nostro itinerario on the road, vi lascio l’archivio completo degli articoli che ho già scritto, sperando che possano ispirarvi o farvi venire voglia di preparare immediatamente la valigia!
20 Commenti
Sono stato solo a Cadice, durante un viaggio a Siviglia. A me è piaciuta 🙂 la città più luminosa della Spagna!
È piccolina ma carina da passarci una giornata.
E’ vero Pietro, in effetti c’era una luce abbagliante quando andavamo in giro! 🙂
Malaga mi ispira dalla prima volta che l’ho sentita nominare, non so bene perché. Poi ho scoperto che è una città di mare e ha acquistato punti. Carino il nomignolo la manquita per la cattedrale , mi fa simpatia! 😛
Vero Anna, un giretto lo merita proprio! 🙂
Sono stata solo a Malaga. Era una tappa della crociera ma siamo capitati di lunedì mattina e tutte le attrazioni erano chiuse. Ho girato un po’ per il centro e l’ho trovato carino come il lungomare.
Peccato davvero, in effetti il lunedì è un giorno un po’ sfortunato per noi viaggiatori!
Sono purtroppo città di cui si sente dire poco, immeritatamente…invece a me ispirano molto! Sarà che i loro colori mi ricordano un po’ il Marocco!? 🙂
Io non sono mai stata in Marocco Sara, ma ti credo! In fondo non sono poi così distanti, no? 😉
L’Andalusia è stupenda e voi, Chiara, siete veramente riusciti a vederne i tratti più caratteristici, ma anche quelli meno noti. Bravissimi! Un itinerario d’autore nonostante il caldo. Con Malaga mi hai subito conquistata, devo dire che nel suo patrimoni artistico, mi ha davvero ricordato le città più note, come Siviglia o Cordoba.
Sempre da mozzare il fiato gli edifici, in particolare l’Alcazaba. Io ho visitato quelle di Cordoba e Siviglia e mi hanno rapita. Non me ne sarei più andata 🙂
Comunque condivido pienamente l’idea di guardare fuori dalle mete più gettonate, soprattutto quando si hanno tanti giorni a disposizione, anche a costo di sacrificare la spiaggia!
Un abbraccio,
Claudia B.
Concordo in pieno Claudia, per me sacrificare la spiaggia per qualcosa da visitare non è mai stato un grosso problema! 😉
Malaga non mi attira molto, però dalle foto non sembra affatto male. Mi ispira di più Cadice invece! Ma poi ovviamente dovrei viverle in prima persona per capire se è davvero così!
Sicuramente questo è un bel giro da tenere in considerazione!
Grazie Lucrezia, secondo me un passaggio lo meritano tutte e tre questa città, anche se ovviamente chi ha poco tempo tende a tralasciarle per “mostri sacri” come Siviglia o Granada! 😉
Pensando all’Andalusia mi viene subito un sospiro di nostalgia. Bella, bellissima. Eppure non si può proprio considerare vacanza di mare. Nonostante questo, spingendosi un’oretta di auto più ad est di Almeria si troveranno due zone impensabilmente belle di acqua cristallina! si tratta di Cabo de Gata, e si è meritato anche una menzione sul mio blog. Se ti va di curiosare, ti aspetto!
Ciao e grazie mille per il consiglio, vado subito a curiosare nel tuo articolo! 🙂
L’andalusia è forse la parte della Spagna che mi piace di più. Tutte e tre belle città, diverse, ma a loro modo affascinati. Cadice è quella che ho preferito, forse per il mare, per l’atmosfera vacanziera, per le case bianche.
A me mancano ancora tante zone della Spagna da vedere, ma l’Andalusia rientra di diritto anche fra le mie preferite!
Sono stata a Cadice mezza giornata qualche anno fa ma putroppo non sono riuscita a vedere nemmeno la metà delle cose che avrei voluto vedere!
Mi piacerebbe però programmare un on the road che includa anche Malaga nell’itinerario.
Ciao Silvia, sì concordo, un on the road è secondo me il modo migliore per visitare queste zone!
Quest’estate saremo a Malaga e Cadice. Atteriamo a Malaga poi on the road , faremo Nerja Granada Jerez Cadice Tarifa Gibilterra Torremolinos e ritorno a Malaga. Grazie per il tuo articolo ci sarà molto utile 🙂
Ciao Silvia, un gran bel giro, una parte l’abbiamo fatta anche noi un paio di anni fa! Sono contenta di esserti stata utile con questo articolo, se hai voglia di navigare un po’ nel blog ce ne sono altri nella sezione Andalusia! 🙂