A Venezia sono stata varie volte, ma sempre in giornata per una visita mordi e fuggi: per questo motivo, quindi, non ero mai riuscita a fare il giro delle isole, che richiede comunque un certo numero di ore libere per essere realizzato.
L’occasione giusta è capitata nel weekend della Festa del Redentore perché, nonostante la marea di turisti che si riversano in laguna da ogni parte d’Italia, avremmo avuto a disposizione due giornate piene per restare in città.
Con questo programma in mente ci siamo muniti di un utile strumento per facilitare i nostri spostamenti, il Pass giornaliero per il trasporto pubblico, fornitoci dall’Azienda Veneziana della Mobilità, della validità di 24 ore e che ci ha consentito un numero illimitato di corse sui vaporetti della Città di Venezia al costo di 25 Euro.
Essendo la nostra prima escursione fra le isole veneziane, abbiamo scelto di dedicare il tempo a nostra disposizione alle due più famose di tutte in assoluto, Murano e Burano, per poi rientrare sulla terraferma prima dell’inizio della Festa del Redentore (in occasione della quale alcune tratte dei traghetti venivano anche deviate o modificate).
Come raggiungere le isole veneziane con il Pass giornaliero: visita a Murano
La prima isola nella quale ci siamo diretti è stata Murano, in quanto è la più comoda e facilmente raggiungibile da Piazza San Marco: dalla fermata di San Zaccaria bisogna scegliere la Linea 7, e in appena 20 minuti si arriva a destinazione su questo lembo di terra, piccolo ma conosciuto in tutto il mondo per la lavorazione del vetro soffiato.
Devo ammetterlo, sarà che immaginavo la visita di quest’isola da tanto tempo e forse le mie aspettative erano parecchio elevate, ma l’impatto con Murano non è stato per me così sconvolgente: anzi, dal punto di vista architettonico, l’ho trovata anche piuttosto deludente e alquanto spoglia. Questo dipende probabilmente dal fatto che dalla fine del 1200 l’isola venne dichiarata una vera e propria area industriale dedicata esclusivamente alla produzione vetraria mondiale.
Ancora oggi i maestri vetrai vanno fieri della loro arte, e aprono volentieri le porte delle botteghe per far conoscere le loro preziose creazioni ai numerosi turisti (appena scesi dal traghetto siamo stati letteralmente catapultati insieme ad un gruppo di stranieri in una di queste, dove ci è stato mostrato in diretta la realizzazione di un piccolo vaso colorato).
Per quanto riguarda le attrazioni che meritano una visita, vi consiglio l’interno del Duomo, la Basilica dei Santi Maria e Donato, uno degli esempi più significativi di romanico lagunare.
Come raggiungere le isole veneziane con il Pass giornaliero: visita a Burano
Se Murano mi ha delusa un po’, Burano è riuscita ad incantarmi con le sue casette colorate.
Sono infatti queste deliziose abitazioni una delle caratteristiche principali per cui è conosciuta l’isola, oltre alla rinomata produzione e lavorazione a mano del merletto; su queste esiste anche una leggenda, la quale narra che i pescatori dipingevano la loro casa di un colore diverso da quello dei vicini per riconoscerla in mezzo alla nebbia, quando ritornavano dopo lunghi periodi di assenza dovuti alla pesca.
Se esplorerete le sue strette vie senza una meta precisa, vi sentirete come catapultati in un quadro colorato, e vi ritroverete in una dimensione senza tempo, nella quale prendere una boccata d’aria fresca dalla più mondana e sempre affollatissima Venezia.
Burano è un po’ più scomoda rispetto a Murano. Da quest’ultima, infatti, abbiamo dovuto prendere due traghetti per raggiungerla: dapprima la linea 4.2 scendendo alla fermata Murano Faro, e da qui scegliendo la linea 12 che, con corse all’incirca ogni 20 minuti, conduce sulla seconda isola in poco più di mezz’ora di viaggio.
Il ritorno da Burano a Venezia si è svolto al contrario, utilizzando prima la linea 12 e poi la 4.2, che ci ha scaricati alla fermata San Zaccaria nei pressi di Piazza San Marco, ma il percorso è stato più lungo del solito a causa delle deviazioni per la Festa del Redentore. Mi raccomando, durante questo tipo di manifestazioni, ricordatevi sempre di controllare i cambiamenti di tratte ed orari per non incappare in spiacevoli inconvenienti!
Giro completo del Canal Grande con il Pass giornaliero
Nel corso del nostro weekend veneziano, abbiamo scelto come vi ho detto di dedicare il sabato alla scoperta di Murano e Burano: tuttavia, rientrando ancora nelle 24 ore di validità del nostro Pass giornaliero, abbiamo pensato di sfruttarlo fino all’ultimo concedendoci un giro sui traghetti anche la domenica mattina, dal momento che sarebbe scaduto verso mezzogiorno.
Così, per scoprire Venezia da una prospettiva un po’ diversa dal solito, abbiamo scelto di fare un giro completo del Canal Grande, imbarcandoci e ritornando alla fermata San Zaccaria di Piazza San Marco. Il giro sul traghetto vissuto in questo modo è davvero rilassante, e consente di vedere scorci di Venezia da un’angolazione particolare; il tour completo dura all’incirca un’ora e mezzo.
E voi? Avete provato altre isole della laguna veneziana, magari con un tour guidato, o come me vi siete indirizzati verso le più famose Murano e Burano? Nel prossimo articolo su Venezia entrerò nel vivo della Festa del Redentore, e vi spiegherò come organizzarvi al meglio per sopravvivere alle migliaia di turisti che troverete in città in quei giorni!
Vi lascio qui sotto anche qualche altra esperienza da fare a Venezia:
20 Commenti
Io sono stata anche a Torcello e ho fatto il giro completo della laguna nei due sensi! Devo dire che come te, ho amato pazzamente soprattutto Burano!
Ecco Torcello invece mi manca, ho dovuto fare una scelta in termini di tempo! 🙂
Ho visitato solo Murano e Burano e devo dire che ho provato le tue stesse sensazioni. Murano, a parte la bella chiesa ed il museo mi è apparsa piuttosto anonima mentre Burano è meravigliosa ma l’ho vista sotto il diluvio 🙁
Peccato Stefania, Burano con il diluvio deve essere piuttosto “faticosa” da visitare! 🙁
Che poesia….Venezia e i gioielli che le galleggiano accanto A Burano, dove sono tornata dopo molti anni, mi sono rimbecillita fra i negozietti di artigianato Ahahah
Belle foto!
In effetti quei negozietti attirano come una calamita! 🙂
Siamo stati diverse volte a Venezia, ci divertiamo a “perderci” tra le sue calle. La prossima volta proveremo a visitarla in modo diverso, magari proprio facendo il giro completo del Canal Grande.
Il giro sul Canal Grande non l’avevo mai preso in considerazione le altre volte in cui sono stata a Venezia, ma in effetti è un modo alternativo per ammirare la città da una diversa prospettiva!
Questo articolo arriva proprio nel momento giusto. Ho in mente un giretto a Venezia (ancora non ho nulla di programmato) e stavo iniziando a cercare qualche info. Questa del pass giornaliero mi piace abbastanza. Vorrei tanto andare a Burano a scattare tante foto, mi sa che farò un pensierino 🙂
Allora sono contenta di averti dato qualche ispirazione Andrea e aspetto le tue (immagino numerose) foto di Burano! 🙂
Anche io come te ho amato burano e le sue casette colorate, poi quando sono andata ho notato che era pienaa di gattiperciò ero nel mio! se ti dovesse ricapitare io ti consiglio anche la più piccola delle isolette: torcello! È deliziosa con il suo ponte del diavolo con annessa leggenda!
Allora la prossima volta che ci vado seguirò di sicuro il tuo consiglio e punterò direttamente su Torcello! 🙂
Ho perso il conto delle volte che ci sono stata! La mia preferita rimane senza dubbio Burano per i suoi colori, i gatti e le signore che creano meravigliosi merletti!! Però confesso che sono stata anche a Palestrina e ora ho nel mirino l’isola del vecchio manicomio, chiuso negli anni ’70!
Quelle invece mi mancano completamente Elena! Mi sa che dovrò programmare un secondo giro per recuperare le isole che mi sono persa! 🙂
Ciao Chiara! Sono stata solo una volta a Venezia, anni fa ormai, ma mi è piaciuta tanto! Anche io ho visitato Murano e Burano e come te ho preferito di gran lunga Burano! Però non ho usufruito del pass, prossima volta mi organizzo meglio!
Devo ammettere che il pass è molto comodo, soprattutto se non sai bene dall’inizio quante tratte ti aspettano! 🙂
Ho inserito questo articolo tra i preferiti.
Sono stata a Venezia soltanto una volta durante il periodo del Carnevale, puoi immaginare la confusione!
Ho intenzione di tornarci con il mio ragazzo e stare un pò di giorni, così posso visitare anche Murano e Burano.
Ottimi consigli!
Grazie Cami, anch’io le volte precedenti ero stata quasi sempre durante il Carnevale, e tra la confusione e le maschere da fotografare non riuscivo a vedere praticamente nient’altro! Fermarsi qualche giorno è la soluzione ideale! 🙂
Io ero stata anche a Torcello, che mi era piaciuta molto, come anche Burano. Murano troppo sfruttata turisticamente.
Torcello mi manca, recupererò al prossimo giro! 🙂