Nascosta tra il verde delle colline bolognesi, si trova una costruzione di rara e particolare bellezza, ancora preservata dal turismo di massa e riaperta da poco dopo un lungo periodo di restauro: l’edificio in questione prende il nome di Rocchetta Mattei, e la potete raggiungere seguendo le indicazioni stradali per Grizzana Morandi. Oltre ad essere un’ottima gita fuori porta per chi come noi abita a Bologna e provincia, esiste anche un modo per potervi accedere senza pagare neppure un euro… siete curiosi di sapere come? Se volete scoprire come visitare gratis la Rocchetta Mattei come abbiamo fatto noi, non vi resta che leggere fino in fondo questo articolo!
Visita alla Rocchetta Mattei, il castello arabo sulle colline bolognesi
La caratteristica principale di questa splendida dimora è quella di essere stata realizzata completamente in stile arabeggiante, rendendola così assolutamente unica ed originale rispetto a tutte le altre costruzioni dei dintorni.
Mettere piede in questo edificio è come entrare in un mondo surreale e visionario: d’altronde anche il suo costruttore, il Conte Cesare Mattei, era una personalità alquanto fuori dagli schemi.
Nato l’11 gennaio 1809 a Bologna, dedicò la maggior parte della sua vita allo studio della medicina, elaborando una teoria curativa non proprio convenzionale per quell’epoca, l’elettromeopatia, che consisteva nell’abbinare i principi dell’omeopatia all’energia elettrica. Con queste sue nuove idee voleva anche prendere le distanze dalla medicina classica, che a suo avviso non era stata in grado di salvare la vita alla madre, o perlomeno di alleviarne le sofferenze nel corso della sua malattia.
Tuttavia, nonostante le perplessità che molti di voi potrebbero avere, questa tecnica si rivelò la medicina alternativa più praticata al mondo tra il 1850 ed il 1950, ed il Conte la portò avanti soprattutto all’interno della sua dimora. Tra i personaggi illustri che trassero giovamento da questa cura possiamo ricordare l’imperatrice d’Austria, il generale Radetzki e perfino Ludwig di Baviera (che in quanto a stranezze superava di gran lunga il Conte Mattei!).
In seguito alla sua morte, avvenuta il 3 aprile 1896, gli eredi continuarono nella produzione e distribuzione dei “Rimedi Mattei”, fino a quando furono costretti a chiudere i laboratori nel 1959. Tuttavia, anche se la procedura venne portata avanti per svariati anni, non venne mai ritrovato il foglio sul quale il Conte aveva annotato il suo ingrediente segreto per i preparati elettromeopatici.
La costruzione della sua dimora/studio cominciò nel 1850, con la chiara intenzione che venisse realizzata in stile moresco, ed il Conte vi si stabilì in modo definitivo nel 1859.
Già scorgendo la Rocchetta da lontano, ci si accorge subito della particolarità del suo profilo: la pianta dell’edificio non è assolutamente regolare, torrette squadrate si alternano ad altre dalla forma più arrotondata, nessuna ha la stessa altezza, ma la maggior parte sono sormontate da cupole dorate a cipolla.
Una piccola curiosità: sembra che il Conte Mattei abbia fatto costruire le torri in corrispondenza ai pianeti del sistema solare, in modo da creare un collegamento tra micro e macrocosmo, che sarebbe stato in grado di estendere l’arte della guarigione al di fuori della Rocchetta stessa.
Sono proprio queste cupole che conferiscono un’impronta orientale al palazzo, oltre agli archi che sovrastano le porte o ai variopinti azulejos che decorano le pareti.
Nel percorso di visita ci sono due chiari rimandi all’architettura andalusa (che a sua volta si richiama a quella moresca): uno dei cortili racchiude una fontana decorata da statue di leoni come quella dell’Alhambra di Granada, ed il soffitto della stanza dove è custodita la tomba del Conte si ispira chiaramente alla Mezquita di Cordoba. Quest’estate, durante il mio viaggio in Spagna, ho potuto verificare di persona le varie somiglianze!
A questi elementi di stampo orientale, alla Rocchetta è possibile individuarne altri che avvolgono l’edificio in un alone di mistero, come strani simboli apparentemente religiosi alle pareti, statue che raffigurano soggetti mitologici, o iscrizioni ermetiche fatte incidere sui muri: molti di questi sembra che vogliano avvalere le teorie secondo le quali il Conte Mattei avrebbe avuto una vera e propria predisposizione nei confronti dell’esoterismo. Sulla sua personalità un po’ eccentrica e sul simbolismo nascosto all’interno della Rocchetta esistono vari testi che vi consiglio caldamente di leggere se siete appassionati del genere, o semplicemente vi ho incuriosito un po’!
Dopo la morte del Conte Mattei la sua Rocchetta rimase chiusa per lungo tempo, finché nel 2005 non venne acquistata dalla Cassa di Risparmio di Bologna, che ne iniziò una lunga opera di restauro che terminerà soltanto dieci anni dopo: da agosto 2015, questa particolare dimora torna finalmente ad essere visibile al pubblico nella sua quasi totalità.
Come visitare gratis la Rocchetta Mattei: modalità di accesso
La Rocchetta Mattei può essere visitata durante i fine settimana dalle 9,30 alle 17,30 e la prenotazione sul sito è assolutamente obbligatoria. Le visite vengono fatte per gruppi di 20 persone ogni quarto d’ora, ed è meglio presentarsi 10 minuti prima dell’orario d’ingresso, perché se si ritarda la prenotazione decade automaticamente. Il giro completo dura poco meno di un’ora ed il costo del biglietto è di 7 Euro.
Nota importante: l’accesso alla Rocchetta Mattei la prima domenica del mese è gratuito! Approfittatene come abbiamo fatto noi! Il giro vale assolutamente la pena di essere fatto, ma se è anche gratuito molto meglio, no?
26 Commenti
Non conoscevo la Rocchetta Mattei, pur essendo stata varie volte a Bologna! Che scoperta affascinante.. la prossima volta non mi sfugge, possibilmente la prima domenica del mese 🙂
Allora sono contenta di avertela fatta scoprire Roberta, e di averti dato qualche dritta utile per visitarla nella giornata migliore! 🙂
Chiara! S-T-U-P-E-D-N-D-O!!!
Ora, nemmeno farlo apposta, tu mi condividi questo pò-pò di articolo, proprio quando son qui che scalpito per andare su in moto! E’ dalla scorsa estate che voglio fare questa uscita, il 2017 è l’anno giusto.
Mi hai completamente affascinata con la storia del palazzo e di Mattei; tra l’altro quando hai nominato Ludwig, ho capito che qui è colmo di stranezze adatte a me! Ahahahah, sono una fan 😉
Avendo a mia volta visitato Cordoba, Granada e anche Siviglia, devo dire che hai pienamente ragione quando sottolinei le affinità con l’arte moresca, che caratterizza le architetture dell’Andalusia. E’ solo incredibile vedere tutto ciò sulle colline bolognesi!
Ottima la segnalazione per l’ingresso gratuito la prima domenica del mese. Se non mi incastro male e non ci sono intoppi, farò in modo di prenotare proprio in quell’occasione.
Grazie cara!
Claudia B.
Ciao Claudia, sono contenta che il mio articolo ti sia stato utile! Fammi sapere se passi da queste parti! 🙂
Sono stata a Bologna per un anno e mezzo ( universita mollata) ma stando sempre e solo in centro,figurati se ho mai sentito parlare di un posto cosi particolare! Mi piacciono le rocche ,i castelli e le vecchie fortezze… la scala con I tronchi e’: WOW! Mi piace amche l idea del simbolismo nascosto! Peccato che per me sia un po lontana da casa altrimenti approfitterei per passare una giornata diversa!
Ciao Serena, forse quando tu eri a Bologna era ancora chiusa, è stata riaperta da poco dopo lunghi anni di restauro!
Non sono mai stata a Bologna e neanche nei dintorni. La Rocchetta Mattei è veramente stupenda e poi ottimi i tuoi innumerevoli consigli per la visita!
Ciao Camilla, se passi dalla Rocchetta o ancora meglio nei dintorni di Bologna…fammi uno squillo! 🙂
E’ davvero bellissimo!!! Mi piacciono queste costruzioni così particolari, in alcuni aspetti mi ricorda i palazzi visti a Sintra in Portogallo.
E’ vero Stefania, la Rocchetta ricorda proprio l’architettura spagnola e portoghese!
Che spettacolo Chiara!!! Un posto stupendo…lo stile arabeggiante che ricorda l’Andalusia mi piace moltissimo!!! Mi hai fatto scoprire un posticino niente male…prossima volta che andremo a trovare i miei cognati a Ravenna, dovremo fare una deviazione 😉
Infatti Carmen, se non ci sono ancora stati porta anche i tuoi cognati a visitarla! 🙂
Ma sai che ne parlavo proprio in questi giorni con mio marito? Mi ricordavo di questo post letto qualche tempo fa e stavamo pensando di andarci questa primavera. In caso ti faccio sapere 😉 Grazie Chiara!
Certo Stella, fammi sapere se passate da queste parti! 🙂
E proprio vero che l’Italia è piena di tesori nascosti! Non conoscevo assolutamente questa meraviglia! A marzo devo andare per lavoro a Bologna e sicuramente dedicherò un giorno alla visita di questo luogo che deve essere veramente unico
Infatti è davvero non troppo conosciuta…forse dipende anche dal fatto che per tanti anni è rimasta chiusa per restauro!
Non conoscevo la Rocchetta Mattei, ma mi ha incuriosito molto. Ciò che subito attira è lo stile architettonico che la caratterizza, forse proprio perché distante da quello degli altri castelli della zona.
Mi piacerebbe molto farci una visita 🙂
In effetti nelle vicinanze non si trova niente di simile!
Bellissimo! Ho la Rocchetta Mattei nella lista dei posti da visitare ormai da un annetto, prima o poi ce la farò! L’architettura moresca mi piace tantissimo, così come le storie un po’ particolari come questa…per cui sono sicura che mi piacerebbe tantissimo!
Grazie per questo bel post 🙂
Chissà Agnese, magari appena ritorni in Italia riesci a farci un salto! Da lì in effetti sei un po’ scomoda! 🙂
Perchè farlo gratis? La ristrutturazione di metà castello è costata alla Fondazione CARISBO 10 milioni di EURO, i soldini del biglietto servono per la manutezione,
un obolo per le guide, non stiamo parlando di cifre astronomiche, 16 euro a guida su cui ci devono pagare gli oneri fiscali. e il resto verrà reinvestito nel castello stesso. Vogliamo tutto gratis noi però gratis facciamo quasi niente. Vorrei che richiudesseo il castello alla massa, solo 50 euro a visita, solo per l’elite, solo per chi apprezza veramente.
Ciao Giorgia, in fondo però si tratta soltanto di un giorno al mese, andando tutti gli altri è possibile pagare tranquillamente! 🙂
Non vedo l’ora di scoprire questa meraviglia nascosta (sono di Modena e ho scoperto dell’esistenza di Rocchetta Mattei solo grazie ad Instagram l’anno scorso). Purtroppo ho dato un’occhiata al calendario e la prima domenica di ogni mese fino all’anno prossimo è già piena 🙁 pagherò il biglietto e pazienza!!! Credo che ne valga davvero la pena 🙂
Esatto Valentina, ne vale assolutamente la pena! 🙂
Volevo sapere se occorre la prenotazione anche la prima domenica del mese che è gratuita. Grazie
Buongiorno Oriella, sì la prenotazione è sempre consigliata, ma ti suggerisco di controllare anche sul sito delle prime domeniche del mese perché sembra che la Rocchetta Mattei sia purtroppo stata tolta dalla lista…altrimenti il prezzo attuale è di 10 Euro