Orléans è una graziosa cittadina sulle rive del fiume Loira, capoluogo della regione del Centro-Valle, conosciuta soprattutto per essere stata salvata dall’eroina Giovanna d’Arco, che nel 1429 la liberò dall’assedio inglese e che da allora venne definita come la “Pulzella d’Orléans”; in giro per la città, sono numerosi i rimandi e le statue innalzate in suo onore. Noi le abbiamo dedicato una giornata durante il nostro on the road di due settimane in Francia senza spendere neppure un euro…curiosi di sapere come abbiamo fatto? Se volete scoprire come visitare Orléans gratis nello stesso modo, non vi resta che continuare a leggere questo articolo!
Come visitare Orléans gratis: un piccolo trucco
Il trucco per visitare Orléans gratuitamente è semplice, e l’abbiamo utilizzato varie volte anche per le nostre gite fuoriporta qui in Italia: anche in Francia infatti, i musei statali sono gratuiti la prima domenica del mese, e noi abbiamo pianificato l’itinerario della città proprio in quel giorno.
I musei statali di Orléans sono 4 e devo ammettere che non sono per niente cari, perché abitualmente si possono visitare tutti al costo di 6 Euro complessivi, ma se si possono risparmiare perché non farlo?
Cosa vedere a Orléans in un giorno: itinerario e attrazioni
Per visitare Orléans siamo partiti da Tours, città nella quale abbiamo alloggiato per una settimana, raggiungendo la nostra meta in un’ora e un quarto di macchina, che abbiamo poi lasciato in un parcheggio libero nei pressi della stazione, comodo alla fermata del tram Louis Braille.
Abbiamo acquistato 4 biglietti del tram giornalieri al costo di 1,10 Euro l’uno e lo abbiamo preso con direzione Jules Verne, per poi scendere nella centrale Piazza Charles de Gaulle; tenete conto che di mattina i mezzi passano all’incirca ogni 30 minuti.
La prima attrazione che abbiamo visitato è stata proprio la Casa di Giovanna d’Arco, che però ci ha lasciato un po’ con l’amaro in bocca perché non si vede la casa vera e propria, ma si accede soltanto ad un filmato al piano terra, della durata di 15 minuti, riguardante la sua vita. Riedificata negli anni ’60, la dimora è una ricostruzione dell’edificio appartenuto al tesoriere generale del duca d’Orléans, Jacques Boucher, nel quale Giovanna d’Arco alloggiò nel 1429, quando arrivò a liberare la città; questo evento viene festeggiato ogni anno con un festival.
La seconda attrazione che abbiamo raggiunto è stato il Museo Storico e Archeologico, ospitato all’interno dell’Hotel Cabu, uno dei più begli edifici rinascimentali della città. La visita si articola su due piani, in ognuno dei quali è possibile accedere a tre sale: in esse sono presentati oggetti riguardanti la storia della città e dei suoi dintorni, sui quali spicca il tesoro di Neuvy-en-Sullias, una serie di bronzi gallici e gallo-romani, oltre ad altre collezioni che evocano la storia di Giovanna d’Arco. Sinceramente, abbiamo trovato il museo veloce da visitare e non particolarmente interessante.
Molto bella e grande è invece la Cattedrale della Santa Croce, una delle più vaste di Francia con i suoi 114 metri di altezza e 140 di larghezza, in stile gotico e neogotico. Inaugurata nel 1829, presenta anch’essa 10 vetrate raffiguranti la storia di Giovanna d’Arco.
Visto che si era ormai fatta ora di pranzo, ci siamo fermati a mangiare a Les Fils à Maman, un locale in stile anni ’80, dove ci siamo saziati con un croque madame e un hamburger, spendendo il giusto (tenete conto che in Francia i piatti sono sempre serviti con il contorno compreso e l’acqua naturale è inclusa nel coperto).
Nel pomeriggio abbiamo ripreso l’itinerario del centro storico di Orléans dal Museo delle Belle Arti, fondato nel XVIII secolo e considerato uno dei più ricchi e antichi musei di Francia, con oltre 1.100 opere esposte in ordine cronologico e comprese fra il XV e il XX secolo.
Il percorso si snoda su 3 piani e su 5 livelli, ognuno dedicato ad un ramo artistico: pittura, scultura, oggetti d’arte dal XVI al XX secolo, dipinti di artisti francesi del XVII e XVIII secolo e opere a pastello del XVIII secolo. Questo museo ci è piaciuto e abbiamo impiegato 1 ora per vederlo al meglio.
Proprio di fronte al museo si trova l’Hôtel Groslot, in stile Rinascimentale, che fu costruito a partire dal 1549 per Jacques Groslot, ufficiale giudiziario di Orléans, e che divenne luogo di soggiorno dei re di Francia. Tra il 1790 ed il 1981 venne adibito a municipio della città, per poi essere restaurato nel XIX secolo, fino ad essere classificato come Monumento Nazionale nel 1862.
Si può accedere liberamente e gratuitamente alle sale del primo piano, tutte riccamente decorate, e ai Giardini de L’Evêché, a lato; la visita non vi porterà via molto tempo, e vi consiglio assolutamente di inserirla tra le vostre tappe.
Per terminare il nostro itinerario gratuito di Orléans, abbiamo ripreso il tram 4 per raggiungere fuori dal centro storico il MOBE – Museo di Orléans per la Biodiversità e l’Ambiente, dedicato al patrimonio naturale e alla cultura scientifica. Centro di conservazione del patrimonio naturale, documenta la fauna, la flora e la geologia della regione Centro-Valle della Loira e oltre, grazie ai 435.000 esemplari contenuti al suo interno.
Il museo è bello e moderno, e le collezioni si articolano su 4 piani; la visita completa è di circa 1 ora.
Si conclude così il nostro itinerario di Orléans, cittadina che ci ha piacevolmente stupito e che dal 2009 è stata etichettata come Città e Paese d’Arte e di Storia dal Ministero della Cultura: durante tutto il corso dell’anno, infatti, vengono promossi numerosi eventi riguardanti la sensibilizzazione del patrimonio architettonico.