Credo che Gibilterra sia stata la più grossa delusione del mio viaggio in Andalusia.
Anche se, per chi viene da queste parti, è sicuramente una delle mete da non perdere, inserita in qualsiasi giro turistico che si rispetti.
Dal momento che già da prima della partenza ho avuto qualche difficoltà a reperire informazioni pratiche su questa destinazione, cercherò di darvi quante più indicazioni e consigli possibili per organizzare il vostro viaggio al meglio e non commettere (spero) gli stessi errori che ho fatto io.
I miei consigli per visitare al meglio Gibilterra (e non commettere errori)
Gibilterra è un piccolo lembo di terra inglese, completamente circondato dal territorio andaluso; dalle sue coste, che dividono il Mar Mediterraneo dall’Oceano Atlantico, è possibile scorgere (ed anche raggiungere, se lo desiderate) il profilo del continente africano.
A Gibilterra si accede attraverso La Línea de la Concepción, il piccolo comune dell’Andalusia confinante in ogni sua parte con questa terra inglese.
Potete scegliere di entrare a Gibilterra in due modi: in macchina oppure a piedi, lasciando la vostra autovettura nell’ultimo parcheggio disponibile sul suolo spagnolo. Noi abbiamo scelto la prima opzione, perché il tragitto a piedi per raggiungere il centro città è piuttosto lungo e tutto sotto al sole, nel nostro caso di luglio. Anche con la macchina a noleggio non abbiamo avuto nessun tipo di problema, la fila per i controlli potrebbe essere un po’ lunga e lenta, ma basterà mostrare la vostra carta di identità all’ufficiale di turno.
Sia che passiate la frontiera a piedi o in macchina, ricordatevi che dovrete attraversare l’aeroporto di Gibilterra, e se qualche aereo deve atterrare o decollare la strada verrà chiusa! A noi però, non è capitato.
Prima di accedere alla riserva naturale vera e propria abbiamo raggiunto sempre in macchina l’Europa Point, ovvero la punta più meridionale di questo territorio. Qui potete parcheggiare gratuitamente di fronte al centro commerciale, e godervi con tutta calma il panorama, spaziando con lo sguardo fino alle coste del continente africano. Le attrazioni principali da immortalare sono il faro e la candida Moschea dei Custodi delle Sante Moschee, considerata la più grande struttura di questo tipo sul suolo non islamico. Fate attenzione perché qui, essendo una zona per nulla protetta, tira sempre un vento piuttosto forte (che mi ha ricordato la mia esperienza a Cabo da Roca, in Portogallo)!
Sempre in macchina, ci siamo avviati verso l’Upper Rock, trovando con fortuna un parcheggio gratuito proprio sotto la funivia che porta fino in cima alla riserva naturale (e che compie oltre 400 metri in soli 6 minuti).
La salita non è per nulla a buon mercato, ben 12,75 £ solo per l’andata e il ritorno e 20 £ per il biglietto cumulativo, in cui sono comprese tutte le attrazioni a pagamento della riserva; noi abbiamo optato per la prima tipologia, riservandoci di entrare nei vari siti al momento, qualora ne avessimo avuto voglia (cosa che poi non abbiamo fatto). Ricordatevi che qui tutto si compra in sterline, ma potete evitare di scambiare i soldi in anticipo pagando tranquillamente con la carta di credito.
Una volta scesi dalla funicolare, si entra subito in contatto con le protagoniste indiscusse della zona, ovvero le simpatiche bertucce che vivono qui nella più totale libertà. Troverete esemplari dalle più svariate dimensioni, e noterete come nessuna di loro sia minimamente intimidita dalla presenza umana: potete avvicinarvi e fare foto, anche se nei vari cartelli presenti vi viene ricordato che è severamente vietato dar loro da mangiare. Entrare in contatto con questo micro sistema dove gli animali vivono allo stato selvaggio è sicuramente da provare, tuttavia l’ambiente in generale mi è sembrato non troppo curato né pulito, soprattutto rispetto a quando l’ho visitato per la prima volta nel 2004.
Dalla funicolare più alta, il percorso per ammirare le scimmie e raggiungere le principali attrazioni è tutto in discesa, il problema si presenterà quando sarete esattamente a metà strada e dovrete decidere il da farsi: con mio grande disappunto, infatti, ho trovato chiusa la stazione intermedia della funicolare che avevo in mente di prendere, senza nessun tipo di segnalazione in biglietteria o in quella superiore. Siccome ero già parecchio stanca e la giornata era alquanto calda, ho escluso di rifare il percorso a ritroso in salita (piuttosto faticoso), ma ho optato per ridiscendere a piedi, anche se non sapevo quanto tempo avrei impiegato.
Nel corso della discesa, meriterebbero una breve sosta le Colonne d’Ercole, punto di interesse dal quale potrete godere di un ottimo panorama, anche se la strada per raggiungerle è alquanto difficoltosa, dovendo lasciare la via principale asfaltata per immergervi in un sentiero scosceso…consigliato soltanto ai più avventurosi!
La discesa a piedi si è rivelata alquanto faticosa, in quanto assai più lunga del previsto, senza un minimo di indicazioni (una volta abbiamo anche sbagliato strada) e tutta sotto al sole senza neppure un punto di ristoro dove rifocillarsi; la mia riserva d’acqua si è esaurita durante il tragitto, e anche trovare un bar una volta arrivati in paese non è stato così immediato. Nell’ultimo tratto prima di raggiungere il piano è possibile scorgere i resti del Castello arabo.
Insomma, la mia esperienza a Gibilterra non è stata tra le più positive in assoluto: il mio consiglio per vivervela un po’ meglio e per non commettere i miei stessi errori è quello di prendere la funicolare dallo stesso punto in cui siete scesi (stazione superiore), oppure di affrontare la discesa a piedi ben muniti di liquidi e generi alimentari (fate eventualmente la scorta nelle parti più turistiche dove sono ancora presenti i bar).
Un’alternativa sicuramente più comoda potrebbe essere quella dei pulmini privati (ne abbiamo visti parecchi in giro!) che al prezzo di all’incirca 28 sterline consentono di fare il giro completo del parco, fermandosi nei pressi delle attrazioni principali.
Per il resto non mi sento di sconsigliarvi del tutto questa esperienza, perché è una delle più conosciute dell’Andalusia e almeno una volta nella vita credo vada fatta: il prezzo eccessivamente alto del biglietto rispetto a quello che c’è da visitare e la fatica del ritorno hanno di sicuro influito parecchio sui miei parametri di valutazione!
E voi, siete mai stati a Gibilterra? Avete avuto le mie stesse impressioni o invece l’avete vissuta in maniera completamente diversa? Fatemi sapere la vostra opinione nei commenti!
18 Commenti
In verità Gibilterra ha altre attrazioni interessanti! Ci sono stato a maghio scorso. Sul mio sito puoi leggere il diario.
Ciao Carlo, grazie per la dritta, non conoscevo il tuo sito e vado subito a curiosare! 🙂
Non ho mai visitato Gibilterra, ma mi affascina molto. Non tanto per quello che c’è da vedere, ma per l’idea: un piccolo territorio inglese nel bel mezzo dell’Andalusia e l’antica “fine del mondo”. In ogni caso grazie per i suggerimenti, me ne ricorderò di sicuro! 🙂
Ciao Martina, in effetti l’idea di questo piccolo lembo di terra inglese in territorio spagnolo è davvero affascinante! Grazie per essere passata di qua! 🙂
Pensa che Gibilterra mi incuriosisce tantissimo, credo che farò tesoro dei tuoi “errori” per visitarla al meglio 🙂
Grazie Federica, infatti io non consiglio di non andarci, ma di visitarla il più preparati possibile! 🙂
Davvero bisogna attraversare l’aeroporto per arrivare? Che cosa strana!!
Sì Stefania, è davvero una cosa particolarissima!
Non sono mai stata a Gibilterra, l’ho vista solamente una volta dal finestrino dell’aereo in direzione Tenerife. Devo dire che mi piacerebbe molto visitarla, magari abbinandola ad un on-the-road per l’Andalusia.
Esatto Cassandra, solitamente è fra le mete imperdibili per chi fa un on the road in Andalusia!
Bella guida, io ci andrò la settimana prossima in giornata con un bus da Malaga che ho trovato! Non credo che salirò fino in cima perchè ho 6 ore di tempo ma ho visto che anche al “piano terra” ci sono parecchie cose interessanti da vedere! 🙂
Ciao Fabio, sono davvero contenta che il mio articolo ti sia stato comunque utile!
Ci sono stato oggi. La discesa dalla rocca non mi è sembrata per niente faticosa. Sarà perché sono giovane avendo solo 54 anni
Beato te Alberto, sarai di sicuro più allenato di me! ☺☺☺
Ciao, puoi aiutarmi con una cosa che non riesco a capire? Dal punto di arrivo della funivia, posso raggiungere le colonne d’Ercole senza pagare il biglietto d’ingresso alla riserva? E poi, per scendere a Main street è fattibile ritornare indietro al punto più altro della funivia o alla fermata intermedia (ho controllato ed è aperta)? Grazie mille.
Ciao Alessandra, sì le colonne d’Ercole sono visitabili liberamente anche senza biglietto e per arrivare a Main Street si può scendere dalla fermata più alta o dall’intermedia (che quando siamo stati noi era chiusa)
È sufficiente la carta d’identità per entrare a Gibilterra o serve per forza il passaporto?
Ciao Luca, noi siamo andati con la sola carta d’identità, è sufficiente quella.