Huelva è sicuramente la provincia meno conosciuta e visitata dell’intera Andalusia, quasi per nulla contaminata dal turismo di massa. Nonostante questo, noi abbiamo scelto di dedicarle due giorni pieni del nostro itinerario di due settimane in terra spagnola, proprio per aver modo di raccontarvi al nostro ritorno qualche destinazione insolita al di fuori dei circuiti turistici più classici. Ecco i nostri consigli su cosa fare e vedere a Huelva, ma soprattutto nei suoi dintorni.
Dove dormire a Huelva, senza spendere troppo
La nostra base di partenza è stato un alloggio nella periferia del capoluogo di provincia Huelva, l’Hostal Don Diego, che si è rivelato una buona sistemazione per una notte. Da qui ci siamo spostati in macchina verso il centro città, per una giro serale alla ricerca di un locale dove cenare. La città di Huelva non mi è piaciuta per niente e, se non dovete cercare beni di primo sostentamento come il cibo, vi consiglio caldamente di escluderla dalla pianificazione di un vostro eventuale on the road da queste parti.
Cosa fare e vedere a Huelva (parte est): itinerario nei luoghi di Colombo
I territori ad est della città di Huelva, anche se poco famosi, rivestono una grande importanza dal punto di vista storico, in quanto è qui che Cristoforo Colombo organizzò il suo viaggio nel 1492.
Il nostro itinerario alla scoperta dei lugares colombinos (i luoghi di Colombo) ha toccato i 3 piccoli centri che hanno acquisito importanza proprio per questo motivo: La Rábida, Palos de la Frontera e Moguer, visitati esattamente in quest’ordine. I paesi sono di piccole dimensioni e molto vicini fra loro, e per un tour completo di tutti impiegherete poco più di mezza giornata.
L’attrazione principale de La Rábida è il Molo delle Caravelle, dove sono state riprodotte fedelmente le tre navi di Colombo, e sulle quali è possibile anche salire. Il percorso prevede inoltre una parte museale al chiuso, nella quale è stata allestita una mostra sulla vita del celebre esploratore.
Il Molo delle Caravelle è aperto tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 10 alle 20 nei mesi tra giugno ed agosto, ed ha un costo di 3,55 Euro. Il parcheggio si trova nei pressi dell’entrata ed è gratuito. Se volete esplorare da un diverso punto di vista questa attrazione vi consiglio un giro in barca.
Nelle sue vicinanze è possibile visitare anche il Monastero di La Rábida, al quale Colombo si recò varie volte intanto che progettava il suo viaggio, e che noi ci siamo limitati ad osservare solamente dall’esterno.
Il secondo paese visitato è stato Palos de la Frontera, dove abbiamo fatto un giro libero sotto un sole infuocato. E’ dal porto di questa piccola cittadina che Colombo salpò, dopo aver attrezzato due delle sue caravelle ed ingaggiato oltre la metà del suo equipaggio.
Le principali attrazioni del centro sono la Chiesa di San Jorge, dove Colombo e i suoi uomini ricevettero l’Eucarestia prima di imbarcarsi, e La Fontanilla, il pozzo (ormai secco) dal quale il condottiero attinse le scorte d’acqua per il viaggio. La Casa Museo Martín Alonso Pinzón era invece l’abitazione del comandante della Pinta.
Anche nel paesino di Moguer abbiamo fatto un giro libero: è qui che Colombo reclutò la restante parte del suo equipaggio, e nel Monastero di Santa Clara vegliò una notte intera dopo essere tornato dal suo viaggio.
Cosa fare e vedere a Huelva (parte ovest): Parco Minerario di Riotinto e Grotta di Aracena
Dopo l’immersione nella storia dei luoghi di Colombo, abbiamo dedicato il nostro secondo giorno nella provincia di Huelva alla natura, che caratterizza buona parte delle zone ad ovest della città.
Le attrazioni inserite nel nostro itinerario sono state due: il Parco Minerario Riotinto (di cui vi avevo parlato in modo approfondito in questo articolo) e la Grotta delle Meraviglie.
La Grotta delle Meraviglie si trova ad Aracena, ed è considerata una delle grotte più spettacolari dell’intera Spagna, soprattutto per via del colore celeste dei suoi laghi. Le stalattiti e stalagmiti si riflettono in maniera particolare nelle acque cristalline e riescono a creare illusioni ottiche tutte da immortalare, in particolar modo nelle sale dalle dimensioni maggiori.
Le visite sono esclusivamente guidate e vengono fatte in piccoli gruppi; il percorso completo dura 45 minuti ed il costo del biglietto è di 8,50 Euro. Potete lasciare senza problemi la macchina in uno dei tanti parcheggi gratuiti lungo i vicoli del paese.
Se i miei consigli su cosa fare e vedere a Huelva vi sono stati utili e anche voi siete appassionati come me di mete un po’ fuori dal comune, vi segnalo un’altra zona dell’Andalusia non ancora intaccata dal turismo di massa: la provincia di Jaen.
Buon viaggio allora alla scoperta di questa Andalusia insolita! Vi lascio qui sotto qualche altro suggerimento:
22 Commenti
Wow fantastica l’Andalusia! Sarebbe bello andarci
Sì, l’Andalusia merita assolutamente di essere scoperta! 🙂
Un posto che non abbiamo mai visto! Ce lo annotiamo grazie!
Infatti Huelva è una delle province più nascoste dell’Andalusia, in pochi la conoscono!
Il vostro itinerario è tutto bello, mi piace l’idea che abbiate usato come filo conduttore, il “viaggio di Colombo”. Tra l’altro da amante quale sono dei piccoli borghi e dei luoghi storici, ho trovato ogni sosta speciale. Ma la Grotta delle Meraviglie, Chiara…che colori, che riflessi! Mi sono innamorata!
Claudia B.
Ciao Claudia, tutto merito delle belle foto di Denis! 🙂
Visiterei sicuramente la grotta perché fin da piccola ho la passione per questi posti bui ma affascinanti. Di recente in Oman mi sono infilata in una grotta senza illuminazione ed ho spinto gli altri a seguirmi! Sei riuscita a fare bellissime fotografie e con poca luce non deve essere facile, a me vengono sempre sfocate 🙁
Ciao Stefania, tutto merito del mio ragazzo che è molto più bravo di me e scatta le foto con la reflex! Io con cellulare e compatta non vado molto lontano! 🙂
Anche io sono stata anni fa a Huelva però ero lì per lavoro e quindi non l’ho potuta visitare bene.. ero stata in un bellissimo hotel (di cui però non ricordo il nome), casa natale di uno scrittore spagnolo. Tipicissime sono anche le fragole (praticamente quelle che arrivano in Italia, arrivano tutte da lì )
Dai Stefania, non sapevo di questa cosa delle fragole, grazie per l’informazione! 🙂
A parte il fatto che l’Andalusia è splendida in tutto e per tutto e che non vedo l’ora di toccare con mano certi luoghi, questa parte non la conoscevo proprio ma sembra così ridente e soleggiata che mi fa venir voglia di sorridere! 😀
Grazie Lucrezia, sono contenta di essere riuscita a trasmetterti queste sensazioni! 🙂
Bellissima l’Andalusia piena di posti da scoprire
E’ vero Mariacarla, la provincia di Huelva è meno conosciuta ma cmq meritevole di essere scoperta!
E infatti non avevo idea dell’esistenza di questa luoghi…mannaggia a me! Sono stata in Andalusia ormai 15 anni fa Ma ho visitato solo le mete maggiori Cordoba Siviglia Malaga e Granada! È ora di tornarci, non trovi anche tu?
Concordo Lucia! 🙂 In effetti se non si ha troppo tempo a disposizione ci si concentra sull’itinerario classico, io avevo quei 2/3 giorni in più da dedicare anche ai luoghi meno noti!
Nemmeno io conoscevo queste zone. Le grotte sembrano davvero bellissime!
Sì Daniela, Grotta delle Meraviglie è davvero un nome azzeccato! 🙂
Salvo il post in attesa di ripartire per l’ Andalusia e grazie ancora per il tuoi consigli che sono sempre preziosi
Grazie Elena, fammi sapere quando deciderai di andare da quelle parti! 🙂
Molto interessanti questi luoghi, non li conoscevo. Quando ero in Erasmus ho conosciuto un ragazzo di Huelva che mi disse: “Non ci andare, non c’è niente” ma come 😀 però se mi confermi che la città in sé non è bellissima, allora posso pure credergli 😛
Sì Giulia, ti confermo che la città di Huelva non mi è piaciuta proprio per niente! 🙁 Però nei dintorni qualcosa si salva! 🙂