La cittadina di Bamberga è stata l’ultima tappa del nostro piccolo on the road di 5 giorni in Baviera a Capodanno, e devo dire che è stata una degna conclusione, se si esclude la pioggia che ci ha accompagnati quasi ininterrottamente nelle giornate che avevamo a disposizione per esplorarla. Noi non abbiamo soggiornato nel suo centro storico, ma l’abbiamo raggiunta facendo avanti e indietro in macchina dal nostro alloggio di Norimberga, che avevamo prenotato per tutta la durata del viaggio. In questo articolo vi racconto cosa vedere a Bamberga in due giorni, itinerario che noi abbiamo fatto in inverno ma che può essere adattato a qualsiasi stagione vogliate.
Bamberga in 2 giorni, cosa vedere: primo giorno
Prima di partire a raccontarvi il nostro itinerario, faccio una doverosa premessa: 2 giorni a Bamberga sono per me l’ideale per visitare questa cittadina al meglio, uno sarebbe troppo poco, anche se pensate di scoprirla con calma. Per il nostro viaggio noi ci siamo muniti del comodo strumento della Bamberga Card, che vi consente al costo di soli 22 Euro totali di accedere ai singoli luoghi di interesse risparmiando; la card ha una validità effettiva di 3 giorni, ma nei mesi invernali alcune delle attrazioni comprese sono chiuse, quindi 2 vi basteranno.
Bamberga dista da Norimberga all’incirca 40 minuti di macchina, che noi il primo giorno abbiamo lasciato nel comodo parcheggio coperto vicino all’Ufficio del Turismo, visto che dovevamo essere lì alle 9,30 (orario di apertura) per ritirare i nostri pass e farceli attivare sul posto. Il parcheggio ci è costato 11 Euro per circa 6 ore, ma è davvero comodo se si vuole visitare la parte storica della città.
Sotto una pioggia fastidiosa, abbiamo raggiunto in breve tempo Piazza della Cattedrale, fulcro del centro storico e caratterizzata da stili architettonici di varie epoche, sulla quale si affacciano alcuni degli edifici più importanti di Bamberga. Noi abbiamo iniziato con la visita al Museo Diocesano, proprio accanto al Duomo, che dal 1966 ospita molti oggetti preziosi del passato episcopale di Bamberga.
La visita è autonoma e si compone di una parte al primo piano, dove l’attrazione principale è la vasta collezione di tessuti medievali di fama internazionale, e una al piano terra nel chiostro del Duomo, in cui sono stati raccolti i resti dell’interno barocco della cattedrale e testimonianze della pietà popolare. Il costo del biglietto di ingresso è di 7 Euro.
Preferendo dare la priorità alle attrazioni a pagamento comprese nella Bamberga Card, non siamo entrati direttamente nel Duomo pur essendo il suo ingresso limitrofo al Museo Diocesano, e abbiamo proseguito verso il Museo di Storia nella Corte Vecchia, che espone le preziose collezioni della città patrimonio dell’umanità.
La visita è autonoma ed è strutturata su due piani, anche se purtroppo alcune parti nei mesi invernali non sono accessibili; noi abbiamo potuto visitare la mostra temporanea “Nel flusso della storia – L’ancora di salvezza di Bamberga Regnitz”, che racconta un esempio dello sviluppo storico urbano e l’importanza di una città sul fiume (allestita fino all’inizio di aprile 2024) e la mostra di Natale (fino al 28 gennaio 2024), incentrata sulle decorazioni natalizie in vetro di Lauscha, paese che ha visto nascere questi ornamenti.
Una piccola curiosità (che ci ha fatto scoprire una guida gentilissima che ci ha anche dato una brochure in lingua inglese per seguire meglio il percorso): una volta scesa la scala a spirale per raggiungere l’uscita, voltatevi indietro ed infilatevi nella tromba delle scale, potrete così scorgere il volto in pietra che dall’alto protegge l’intera struttura.
Il costo del biglietto per il Museo di Storia è di 8 Euro.
Una volta usciti, abbiamo attraversato Piazza della Cattedrale e sul lato opposto siamo entrati nella Nuova Residenza, che stavolta non è inclusa nella Bamberga Card (ma se l’avete, potrete usufruire di 1 Euro di sconto sul prezzo del biglietto, che pagherete 5 Euro anziché 6).
La visita è autonoma e al primo piano si trova la Galleria di Stato, con sale molto semplici che ospitano una collezione di dipinti antichi tedeschi e barocchi appartenenti alle collezioni d’arte dello Stato bavarese e della città di Bamberga.
Di tutt’altro aspetto è il secondo piano, che con le sue splendide stanze e i suoi sontuosi arredi è uno specchio molto più veritiero della vita dei principi-vescovi dell’epoca; di grande impatto è soprattutto la Sala Imperiale, che vi introduce al piano nobile con i suoi stucchi e le sue pareti completamente dipinte.
Un consiglio, se venite come noi in inverno tenetevi addosso le giacche durante il percorso, i piani non sono riscaldati e fa davvero un gran freddo!
Una volta usciti abbiamo fatto un breve giro nell’adiacente Giardino delle Rose, ad accesso libero, che però in inverno è alquanto spoglio.
Come ultima attrazione di questa zona della giornata, siamo infine entrati nel Duomo, la Cattedrale Imperiale di San Pietro e Paolo, fondata originariamente da Enrico II, che nel 1007 istituì la diocesi di Bamberga, in cima a uno dei sette colli della città; con le sue quattro alte guglie costituisce oggi il cuore del centro storico e l’edificio più significativo della regione. Il suo interno è famoso soprattutto per la tomba papale di Clemente II, l’unica al nord delle Alpi ad essere riconosciuta dal Vaticano e dal Cavaliere di Bamberga; nonostante le ricerche approfondite, l’identità del cavaliere e dello scultore rimangono ancora oggi un mistero.
Cosa vedere nei dintorni di Bamberga, con un breve spostamento
Nel primo pomeriggio, vista anche la pioggia insistente, abbiamo ripreso la macchina e ci siamo spostati nel vicino paese di Buttenheim, a circa 15 minuti di strada, per visitare il Museo Levi Strauss, compreso anch’esso nella Bamberga Card.
L’esposizione è allestita all’interno della piccola casa a graticcio dove nacque Levi Strauss, ed è incentrata sulla sua vita e sulla creazione del suo celebre prodotto, i Jeans Levi’s. Il percorso è su vari piani e può essere seguito con un’audioguida in inglese e con una brochure scritta in italiano; al termine del giro, si entra anche in uno store dove è possibile acquistare alcuni prodotti del marchio.
L’allestimento è interattivo ma molto semplice, e personalmente non ci ha entusiasmati; il costo del biglietto senza la Bamberga Card è di 5 Euro.
Bamberga in 2 giorni, cosa vedere: secondo giorno
Il nostro secondo giorno a Bamberga, avendo già la Card e potendo così usufruire dei mezzi pubblici gratuitamente (autobus e treni in città e nei dintorni), abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio P+R, nei quali si può posteggiare senza pagare nei giorni feriali, mentre è richiesto un pagamento di 1,20 Euro in quelli festivi. Ricordatevi però che dovete mettere comunque il biglietto del parcometro con indicato il giorno in cui sostate!
L’autobus ci ha condotto in poche fermate nel centro città, così ne abbiamo approfittato per tornare nella zona del Vecchio Municipio, che il giorno prima avevamo attraversato di fretta sempre a causa della pioggia.
Il Vecchio Municipio è molto particolare ed è uno dei simboli indiscussi del centro storico in quanto, oltre ad essere completamente affrescato, sorge anche in una posizione molto particolare, tra due ponti e sopra al fiume. Secondo la leggenda infatti, il vescovo di Bamberga non concesse ai cittadini alcun terreno per la costruzione dell’edificio, e questo li spinse a conficcare dei pali nel fiume Regnitz per creare un’isola artificiale, sulla quale costruirono il municipio che tanto desideravano. Inoltre, osservando per bene i dipinti, non perdetevi un piccolo dettaglio curioso: sul lato destro, la gamba di un cherubino sporge dal muro come una scultura.
Dopo aver approfittato del meteo più clemente della mattinata per immortalare il Municipio della Città Vecchia, abbiamo fatto arrivare le 10 per poter accedere al suo interno, dal momento che oggi ospita la Collezione Ludwig, composta di preziose porcellane e maioliche barocche. A livello artistico, è da non perdere la Sala Rococò, dove vengono celebrati anche matrimoni.
Fino ad aprile 2024 è inoltre allestita all’interno del Museo del Municipio la mostra temporanea “Fake Food: Mangiare tra apparenza e realtà”, che affronta le questioni di autenticità, sostenibilità e impronta culturale della nostra dieta, denunciando gli attuali metodi di “falsificazione” del cibo.
Sempre in mattinata abbiamo raggiunto il Museo di Storia Naturale, che ospita mostre permanenti dedicate a vari campi dalla geologia alla zoologia. Su tutto il percorso spicca la Sala Ornitologica, con i suoi arredi classici e la straordinaria collezione di animali imbalsamati di tutte le specie esposti nelle teche, ristrutturata nel 2010.
Al piano terra viene proiettato ogni ora nella sala multimediale un film sulla biosfera, e quando siamo stati noi era stata allestita una mostra temporanea sugli agenti atmosferici.
Alle 14 avevamo appuntamento davanti all’Ufficio Turistico per la visita guidata del centro storico, dal costo di 11 Euro e sempre inclusa nella Bamberga Card, della durata di 2 ore. Purtroppo la visita non è disponibile in inglese ma soltanto in tedesco, quindi abbiamo seguito la guida per la prima ora ma poi abbiamo abbandonato il gruppo, sia per il fatto che non riuscivamo a capire una parola, sia perché stava ricominciando a piovere.
A posteriori, avremmo scelto di non fare la visita in tedesco ma di anticipare il giro successivo, perché il centro di Bamberga è disseminato da statue ed opere d’arte moderna e, a causa della pioggia ormai divenuta torrenziale, non siamo riusciti a scoprirle tutte.
Dove mangiare (bene) a Bamberga: alcuni consigli
Durante i nostri due giorni a Bamberga, ci siamo trattati bene e siamo andati a mangiare in due posti tipici, che mi sento assolutamente di consigliarvi; tenete conto che in Germania si spende mediamente di meno che in Italia, perché non è presente il coperto e ci sono molti piatti unici tra cui scegliere, quindi si è ben sazi anche con una sola portata. La maggior parte dei piatti sono a base di carne, ma anch’io che non sono troppo amante del genere alla fine ho sempre trovato qualche alternativa interessante.
I ristoranti in questione sono:
– Schlenkerla: è uno dei pub più famosi della città, collocato in un edificio tipico dalla facciata bianca e nera. Oltre al locale, è presente anche una taverna dove prendere da bere, ed è sempre molto affollato (noi abbiamo trovato posto aspettando un po’ e inizialmente al tavolo con un altro cliente). Io ho optato per il piatto vegetariano composto da una specie di calzone alle verdure. Spesa in 2: 34 Euro
– Wilde Rose: è sia un ristornate che un hotel, ho mangiato dei deliziosi canederli agli spinaci e al formaggio fuso. Spesa in 2: 40 Euro
Bamberga Card: quanto si risparmia
Come sempre, terminato un viaggio, mi piace fare uno specchietto di quanto effettivamente si risparmia utilizzando la card del posto: facciamo allora due conti insieme sulla Bamberga Card!
Museo Diocesano – 7 Euro
Museo di Storia – 8 Euro
Museo Levi Strauss – 5 Euro
Collezione Ludwig nel Municipio della Città Vecchia – 6 Euro
Museo di Storia Naturale – 3,50 Euro
Visita guidata centro storico – 11 Euro
Trasporti: illimitati e gratuiti
Totale: Euro 40,5
Bamberga Card 72h: Euro 22
Risparmio: Euro 18,5
Anche in questo caso, direi che la Bamberga Card è ampiamente consigliata (ed ancora più conveniente nel periodo primaverile/estivo con tutte le attrazioni aperte)!