Berna era una delle capitali più vicine al confine italiano che ancora non avevamo visitato, e che abbiamo avuto occasione di inserire quest’estate in un tour on the road più ampio della Svizzera: a differenza di altre forse più famose, che richiedono molti giorni per essere viste in maniera approfondita, questa città ha un centro storico piccolo e raccolto, ideale anche per una toccata e fuga di un weekend. Noi abbiamo esplorato Berna in due giorni e siamo riusciti a depennare tutto quello che avevamo in lista, e oltre a questi ne abbiamo aggiunto anche un altro da dedicare esclusivamente ai suoi dintorni.
Ecco quindi la mia guida completa su cosa fare e vedere a Berna in un weekend.
Cosa vedere a Berna in due giorni: primo giorno
Come vi ho appena accennato, due giorni sono a mio parere l’ideale per visitare Berna, e lo dimostra anche il fatto che la Museum Card, indispensabile strumento per chi come noi è interessato anche a scoprire i musei cittadini, è calibrata per 24 o 48 ore (noi ovviamente abbiamo scelto la seconda opzione).
Dopo averla ritirata presso l’Ufficio del Turismo, siamo andati subito alla scoperta della prima attrazione, il Museo Storico di Berna, all’interno del quale è compreso anche il Museo Einstein.
Il Museo Storico di Berna è uno dei più importanti musei di storia culturale della Svizzera e dispone di una collezione storica universale composta da circa 500.000 reperti, che coprono un arco temporale che parte dall’età della pietra fino ai giorni nostri, e rappresentano le civiltà di tutti i continenti. Fra quelli che abbiamo visitato, è stato quello che ho preferito: l’esposizione è molto estesa e suddivisa in dieci mostre permanenti che riguardano vari temi fra i quali la storia, l’archeologia e l’etnografia, quindi mettete in conto almeno due ore abbondanti per vederlo tutto al meglio.
Integrato nella sua struttura è il Museo Einstein, dedicato al celebre fisico che creò la sua formula E=mc² proprio quando abitava a Berna: in un’ala museale di 1.200 metri quadrati circa, vengono illustrate la vita e le teorie rivoluzionarie di Albert Einstein, attraverso filmati, esperimenti ed esposizioni temporanee incentrate su tematiche sempre diverse.
Proprio di fronte al Museo Storico si trova il Museo Alpino, nostra seconda tappa della mattinata: l’esposizione non è molto grande, e si compone principalmente di quadri raffiguranti paesaggi montani, che cercano di avvicinare i visitatori che li osservano a questo mondo affascinante ma talvolta difficoltoso. Sempre sul tema della montagna, il museo allestisce anche varie mostre temporanee e organizza numerosi eventi per gli appassionati del genere.
Adiacente a questi primi due musei se ne trova un terzo, il Museo delle Comunicazioni, proprio dietro a quello di Einstein: l’esposizione si sviluppa su tre piani ed è suddivisa in aree tematiche dedicate ai vari aspetti della comunicazione e alle sue relative tecnologie, rendendolo l’unico museo svizzero concentrato esclusivamente su questa disciplina. Gli allestimenti all’interno delle sale sono in effetti molto interattivi, anche se, nel suo complesso, abbiamo trovato il percorso un po’ troppo caotico.
Terminata la visita a questo triangolo di musei, abbiamo proseguito il nostro giro a piedi per il centro storico fino a raggiungere la Casa di Einstein, al numero 49 della Kramgasse, nella quale il fisico si stabilì nel 1903 con la moglie Mileva in un appartamento al secondo piano. L’abitazione è piccola ma arredata con gusto secondo lo stile di allora, e documenta la vita di Einstein a Berna.
Cosa vedere a Berna in due giorni: secondo giorno
Anche nel nostro secondo giorno alla scoperta di Berna ci siamo dedicati soprattutto alla visita di altri musei, dal momento che non avevamo ancora esaurito quelli che ci interessavano compresi nella Museum Card (anche se vederli tutti era davvero impossibile perché sono una ventina!).
Il primo della giornata è stato il Zentrum Paul Klee, situato piuttosto fuori dal centro e raggiungibile con la combinazione tram più autobus. Questo complesso innovativo è stato inaugurato nel 2005 su iniziativa dei discendenti dell’artista, e la sua modernità si intuisce già prima di entrare, grazie all’infrastruttura esterna realizzata interamente in acciaio e vetro, sormontata da un tetto a forma di onde che richiama il caratteristico paesaggio collinare del luogo. Al suo interno, vengono preservate e curate oltre 4.000 opere di Klee, e una selezione di queste viene presentata a rotazione al pubblico.
Il nostro giro per i musei di Berna si è concluso al Kunstmuseum, il museo d’arte più antico della Svizzera, con una collezione permanente che spazia dal gotico all’arte contemporanea, e che può vantare opere di artisti del calibro di Paul Klee e Pablo Picasso, soltanto per citarne alcuni. La collezione comprende attualmente oltre 4.000 dipinti e sculture, nonché circa 45.000 disegni, stampe, fotografie, video e film, e nelle sue sale vengono allestite anche mostre tematiche e grandi esposizioni personali.
Il resto del pomeriggio lo abbiamo trascorso invece all’aperto, con una bella passeggiata per il centro storico per ammirare chiese e colorate fontane, oltre al suo simbolo indiscusso più famoso, la Torre dell’Orologio, un tempo porta della città e che ancora oggi attira visitatori da tutto il mondo per via del suo carillon del 1530: allo scoccare di ogni ora, infatti, le figure meccaniche che lo compongono si mettono in movimento, in una processione che coinvolge orsi, un giullare, un gallo dorato e Crono, Dio del tempo. La Torre dell’Orologio è accessibile anche all’interno esclusivamente con visite guidate.
Ultima tappa della giornata è stato il Parco Zoologico dell’Orso, conosciuto più comunemente con il nome di Fossa degli Orsi, un’area di circa 6.000 metri quadrati istituita nel 2009 che si estende lungo le rive del fiume Aar, dove è stato ricreato un ambiente nel quale gli orsi bruni hanno la possibilità di vivere in un habitat simile a quello naturale. Attualmente, potrete vedere una coppia di orsi adulti insieme a uno dei loro cuccioli.
Questo è stato il nostro itinerario di due giorni a Berna, ma prima di salutarvi, vi lascio una piccola informazione che potrebbe tornarvi utile se come noi visiterete la capitale svizzera in agosto: in quel mese, tutti i sabati i musei sono gratuiti! Approfittatene!
Vi lascio qui sotto qualche consiglio per altre esperienze da fare a Berna:
8 Commenti
Ammetto che non mi è mai venuto in mente di visitare Berna, ma leggendo il tuo articolo e guardando le foto, un po’ mi hai incuriosito! Ci potrebbe scappare anche un week end a breve! Grazie
Infatti Moira, Berna è davvero l’ideale per un bel weekend oltre il confine!
Ho sempre amato la Svizzera e sono fortunata a vivere al confine. Ma i suoi costi proibitori mi hanno sempre portata a viverla solo in giornata
Eh, in effetti i costi della Svizzera non scherzano…
L’anno scorso sono stata a Zurigo, e a parte i costi alti, che sono propri della Svizzera mi sono trovata davvero bene.
Sto valutando la Svizzera anche per altri weekend. Il parco zoologico dell’orso sembra molto interessante quanto si paga per entrare ?
Ciao Martina, il Parco Zoologico è completamente gratuito…che per una volta, in Svizzera, non è per niente male! Osservi gli orsi passeggiando dall’alto!
Mi ricorderò di andare di sabato nei musei, allora!
Alla Svizzera sono molto legata, una parte della mia storia familiare è legata a questa nazione. Quindi leggo ben volentieri tutto quello che la riguarda. Come questo post. 😉
Esatto Sara, di sabato e soprattutto in agosto! 🙂