Lo ammetto, fino a poco tempo fa avevo del tutto sottovalutato la provincia di Cesena, dal momento che non viene molto spesso nominata fra le mete turistiche più gettonate: intendiamoci, non rientra a mio parere fra le zone nei dintorni di Bologna che più ho amato, ma complice l’ausilio della Romagna Visit Card e la poca distanza da casa (appena un’ora e un quarto di macchina), sono riuscita a trascorrere comunque in questa terra due giornate piacevoli fra cultura e natura.
Ecco quindi i miei consigli su cosa vedere a Cesena e dintorni, proponendovi due itinerari distinti, che noi abbiamo testato in due domeniche successive, uno esclusivamente alla scoperta della città e uno nelle sue immediate vicinanze.
Itinerario 1: cosa vedere a Cesena in un giorno
Forse non ci sarebbe neppure bisogno di farvelo presente, ma il centro storico di Cesena è piccolo e raccolto, ed è l’ideale per essere scoperto con una bella camminata rilassante.
Il nostro itinerario a piedi è partito dalla Pinacoteca Comunale, una piccola esposizione in cui sono racchiusi alcuni dipinti su tavola e su tela, oltre a sculture dal tardo medioevo all’età contemporanea, prevalentemente della zona emiliano-romagnola. Questa attrazione rimane aperta soltanto dal giovedì alla domenica (con orari 9-12 e 15-18) ed ha un costo di 2 Euro, ma noi siamo entrati gratuitamente con la Romagna Visit Card.
Abbiamo poi proseguito per Piazza della Libertà, nei pressi della quale si trova il Duomo di Cesena, la Cattedrale di San Giovanni Battista, per poi passare accanto a Palazzo del Ridotto, il maggiore tra i palazzi civici della città, divenuto sede delle rappresentanze municipali. Altro punto interessante del centro storico è inoltre Piazza del Popolo, al centro della quale sorge la Fontana Masini, realizzata in pietra d’Istria riccamente decorata e considerata uno dei simboli di Cesena.
Ma la vera attrazione del centro storico della città è la sua Biblioteca Malatestiana, prima biblioteca civica d’Italia e d’Europa ed unico esempio al mondo di biblioteca umanistica perfettamente conservata nell’edificio, negli arredi e nella dotazione libraria, caratteristiche che hanno fatto sì che venisse inserita nella Lista dei Patrimoni dell’UNESCO. La biblioteca ha custodito, aggiornandola, la raccolta dei libri del convento di San Francesco, che è stata in seguito ampliata da collezioni storiche sempre maggiori. Il costo del biglietto di ingresso è di 5 Euro, ma è anch’esso gratuito se siete in possesso della Romagna Visit Card.
Itinerario 2: cosa vedere nei dintorni di Cesena
Dopo la prima domenica alla scoperta dei tesori più culturali di Cesena, ne è seguita una seconda dove abbiamo voluto approfondire i suoi dintorni, dedicandoci ad un’escursione di tipo più naturalistico, così ci siamo diretti alla Diga di Ridracoli, a circa un’ora di macchina da Cesena e ad un paio per noi che partivamo da Bologna.
Questa diga è situata all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, vasta area verde proprio a ridosso del confine toscano. La visita è cominciata all’interno di Idro, l’Ecomuseo delle Acque di Ridracoli, dove si possono scoprire tutti i segreti dell’acqua e della foresta attraverso visite libere ed individuali. Tutte le sale sono molto interattive, e questo lo rende particolarmente adatto anche per chi viaggia con bambini.
Dall’Ecomuseo parte il giro in esterno, che vi condurrà alla diga vera e propria, attraverso una tranquilla passeggiata prevalentemente in piano; i lavori di costruzione hanno avuto inizio nel 1975 e si sono conclusi nel 1982, e sono stati fatti soprattutto per fornire acqua potabile ai comuni della Romagna, che necessitavano di una maggiore quantità di risorse idriche per via del progresso economico, turistico e sociale della zona.
Dalla Diga di Ridracoli partono poi diverse possibilità di sentieri naturalistici, che possono essere percorsi a piedi o in bicicletta, oltre a varie escursioni in battello o in canoa, con orari e tempistiche variabili a seconda dei periodi. Noi abbiamo scelto di muoverci a piedi, optando per l’itinerario classico di chi visita questa attrazione per la prima volta, ovvero quello che conduce al rifugio Ca’ di Sopra.
Non essendo troppo allenata, è questa la parte del percorso che ho trovato più difficoltosa, in quando si snoda in leggera salita secondo un dislivello di 150 metri e per una lunghezza di 5 chilometri totali (quindi sia andata che ritorno); dalla cima si gode comunque di un panorama mozzafiato sull’intero lago, quindi la fatica è stata almeno in parte ricompensata, e la discesa è stata meno impegnativa. Il rifugio Ca’ di Sopra è un delizioso punto di ristoro avvolto nella natura, dove ci si può riposare e rifocillare o addirittura dormire, esperienza che però noi non abbiamo testato in quanto siamo rientrati a Bologna in giornata.
L’ingresso alla sola Diga di Ridracoli è di 5 Euro (gratuito con la Romagna Visit Card), al quale bisogna aggiungere i costi di eventuali servizi aggiuntivi come trasporti o visite guidate.
Questi sono i miei consigli su cosa vedere a Cesena e dintorni, e voi? Avevate mai preso in considerazione queste zone per una bella gita fuoriporta?