A Digione, città situata nella Francia orientale nonché capitale della storica regione della Borgogna, eravamo già passati una volta parecchi anni fa, di ritorno da un lungo on the road in Normandia, e l’avevamo quindi utilizzata soltanto come tappa per spezzare il viaggio. Davvero troppo poco per scoprire i suoi luoghi di interesse al meglio. Quest’anno ci siamo sempre fermati sulla strada del rientro dopo un viaggio di dieci giorni a Parigi, ma stavolta abbiamo deciso di sostare di più per dedicarle il tempo necessario: in questo articolo vi racconto infatti cosa vedere a Digione in un giorno, proponendovi l’itinerario a piedi che abbiamo seguito noi e le principali attrazioni da visitare.
Itinerario a piedi per Digione: cosa vedere in un giorno
Digione è una cittadina molto tranquilla e a misura d’uomo, che si riesce a visitare tranquillamente in un giorno passeggiando, anche se al suo interno sono custodite molte attrazioni interessanti: è questa la primissima impressione che abbiamo avuto della capitale della Borgogna quando, dopo il trasferimento da Parigi, abbiamo fatto una tappa intermedia fermandoci all’Ufficio del Turismo in centro città. Qui abbiamo ritirato i nostri Dijon City Pass, indispensabili strumenti che ci avrebbero consentito di organizzare il nostro on the road all’insegna di cultura e degustazioni, e prenotato le visite guidate per il giorno successivo.
Il nostro itinerario per Digione è quindi iniziato a tutti gli effetti il mattino seguente, quando come veri local abbiamo raggiunto il centro prendendo l’autobus L-5, visto che all’interno del City Pass è anche compreso l’uso illimitato dei mezzi pubblici per tutta la durata della card (che può essere di 24, 48 o 72 ore, noi abbiamo scelto quest’ultima).
Per visitare al meglio Digione a piedi esiste anche il comodo Percorso della Civetta, un tour possibile in completa autonomia che vi consentirà di scoprire i 22 luoghi di interesse del centro storico semplicemente seguendo lungo le strade le frecce con sopra questo animale, simbolo della città. Infatti, in un contrafforte della cappella di Notre Dame si trova una civetta scolpita, che gli abitanti di Digione hanno l’abitudine di accarezzare con la mano sinistra, la parte del cuore, perché secondo la tradizione locale esprimendo un desiderio questo verrà esaudito.
Noi abbiamo appreso di questo percorso soltanto in seguito, quindi abbiamo visitato la città liberamente. Una volta scesi dall’autobus, abbiamo attraversato il Giardino Darcy, all’interno del quale si trova la simpatica Statua dell’orso polare, una riproduzione in stile semplificato dell’animale ad opera dell’artista François Pompon.
Altra statua carina che troverete avvicinandovi al centro è Youth by Max Blondant, dove sono rappresentati tre bambini nella parte alta e tre ranocchie in quella sottostante. Attraversando Porta Guillaume si raggiunge Piazza Grangier dove troneggia il grande globo grigio del Minutaio, sul quale sono indicati i fusi orari di varie città del mondo.
Dopo un passaggio all’interno del mercato centrale alla scoperta delle specialità culinarie del territorio, siamo entrati in un paio di chiese, l’Église Notre-Dame e l’Église Saint-Michel, e nel Museo Rude, anch’esso ad ingresso gratuito, dedicato allo scultore francese François Rude e ospitato in una parte dell’ex Église Saint-Étienne, costruita durante l’XI secolo.
A metà mattinata ci siamo dedicati ad una delle attrazioni più importanti e visitate di Digione, il Palazzo dei Duchi di Borgogna, all’interno del quale è ospitato dal 1787 il Museo delle Belle Arti, che propone una ricca collezione di dipinti, sculture, oggetti di artigianato e antichità. L’esposizione permanente, articolata su 3 piani, è completamente gratuita, mentre per le esposizioni temporanee si ha uno sconto con il Dijon City Pass, che noi però non abbiamo utilizzato. Per visitare tutto abbiamo impiegato circa un’ora e mezza, ma nell’ultima parte siamo andati un po’ di fretta perché avevamo un altro impegno, quindi se volete fare il percorso con calma mettetene in conto almeno un paio.
Alle 12,15 avevamo infatti appuntamento davanti all’Ufficio del Turismo per la salita alla torre Philippe le Bon, prenotata il giorno prima; a questa attrazione è possibile accedere unicamente con visite guidate ed il biglietto ha un costo di 6 Euro (oppure è gratuito con il Dijon City Pass). La torre ha un’altezza di 46 metri ed i gradini da percorrere sono 316, ma sono bassi e regolari quindi la difficoltà non è molta, inoltre la guida fa varie soste per le spiegazioni. Una volta raggiunta la terrazza, vi verrà lasciato un po’ di tempo per ammirare il panorama sulla città dall’alto e scattare le vostre foto; il tour completo dura all’incirca 45/50 minuti.
Una volta ridiscesi non avevamo troppo tempo e ci siamo fermati in uno dei tanti locali del centro per mangiare una galette salata, una specialità francese molto simile ad una crêpe; una volta rifocillati avevamo di nuovo appuntamento alle 14,45 davanti all’Ufficio del Turismo per una visita guidata del centro storico, attività anch’essa gratuita con la card (altrimenti ha un costo di 12 Euro) e che avevamo sempre prenotato il giorno prima.
Il tour si svolge a piedi ed ha una durata di circa 2 ore; noi siamo stati sfortunati perché durante il tragitto siamo stati sorpresi da un temporale improvviso, quindi siamo stati costretti a ripararci e non abbiamo potuto girare liberamente per le vie della città. Non sappiamo se è stato questo il motivo, però ci aspettavamo di scoprire più luoghi di interesse, invece il giro è stato abbastanza statico, ma questo potrebbe essere dipeso nel nostro caso dalle condizioni meteo. La visita che abbiamo fatto noi è stata in francese (come pure quella della torre), ma è possibile scegliere anche altre lingue (però non in italiano). Terminata la visita guidata ci siamo poi diretti in autonomia verso la Cattedrale Saint-Bénigne.
Durante tutto il nostro itinerario alla scoperta delle attrazioni culturali di Digione, siamo anche entrati grazie alla card in vari negozi dove ci sono state omaggiate degustazioni di vini o liquori o piccoli regali, tra i quali un vasetto della celebre senape, molto popolare in questa zona.
Nel tardo pomeriggio abbiamo ripreso l’autobus e abbiamo raggiunto un po’ fuori dal centro la Città Internazionale della Gastronomia e del Vino, aperta nel 2022, punto di incontro a libero accesso per tutti gli amanti dei prodotti culinari della zona. Con il Dijon City Pass è possibile accedere gratuitamente alle 3 installazioni a pagamento (che altrimenti avrebbero un costo di 9 Euro) e si ha diritto a 10 Euro di degustazione a La Cave de la Cité, cantina d’eccellenza con una vasta scelta di vini, che si trova nella parte all’aperto all’interno del villaggio gastronomico.
Per concludere la giornata in bellezza siamo ritornati nel centro storico e, dopo aver girovagato indecisi fra i vari locali (molti dei quali già pieni se non si aveva una prenotazione) ci siamo fermati al Ristorante Gustave, che ci ha molto soddisfatti e nel quale abbiamo optato per due menù tipici, spendendo una cifra ragionevole.
Al ritorno si era fatto ormai abbastanza tardi, quindi abbiamo dovuto aspettare parecchio perché passasse l’autobus L-5 che ci avrebbe riportato al nostro alloggio.
Dove dormire a Digione: il mio suggerimento
Quella di fermarci a Digione è stata un’idea abbastanza improvvisa, maturata durante il nostro soggiorno a Parigi quando abbiamo deciso di allungare di qualche giorno la nostra vacanza, quindi l’alloggio è stato fermato un po’ di corsa. Tuttavia, ci siamo trovati davvero bene a Villa Medicis, un residence prenotato su Booking inserito nella tranquillità di un parco, fuori dal centro storico ma a cinque minuti a piedi dal supermercato e da qualche locale.
La camera era essenziale ma spaziosa, e l’abbiamo scelto perché dotato di angolo cottura, indispensabile per le nostre cene; all’interno è anche disponibile un ristorante, che però noi non abbiamo mai provato.
Questi sono tutti i miei suggerimenti su cosa fare e vedere a Digione in un giorno, conoscevate già la capitale della Borgogna? Ovviamente le attrazioni da non perdere nei dintorni sono molte altre, ma di queste vi parlerò nel prossimo articolo!
