Jerez de la Frontera è, a mio parere, uno dei paesi più interessanti da visitare nella provincia di Cadice, in Andalusia: e, nonostante nella guida di viaggio che ho consultato per l’itinerario non venisse messo in risalto più di tanto, io l’ho inserito nelle mete assolutamente consigliate. In questo articolo, vi racconto il nostro itinerario a piedi e tutte le attrazioni da vedere in una giornata in questa cittadina.
Cosa vedere a Jerez de la Frontera in un giorno: itinerario a piedi per il centro storico
L’attrazione che mi ha colpito da subito più di tutte e che mi ha fatto aggiungere Jerez de la Frontera tra le destinazioni da non perdere in un on the road in questa zona, è stato il Palazzo del Tempo, che dal nome ha da subito stuzzicato la mia fantasia (anche se in rete potreste trovarlo sotto la categoria “Musei di La Atalaya”, nome meno evocativo ma che indica la proprietà sulla quale sorge questo edificio).
Il Palazzo del Tempo è un museo di orologi unico al mondo, dove sono conservati ben 300 pezzi unici databili tra il XVII e il XIX secolo, tutti perfettamente funzionanti. L’esposizione si snoda in dieci ambienti sviluppati su due piani: l’atmosfera suggestiva è sapientemente creata attraverso alternanze di luci e colori e musica d’altri tempi in sottofondo, il tutto accompagnato dal ticchettio degli orologi lungo tutto il percorso di visita. Tali elementi vi porteranno ad aggirarvi per le sale con una sorta di reverenziale silenzio, come se non voleste disturbare questa realtà che sembra riportarvi davvero indietro nel tempo.
L’alone di mistero che avvolge questo palazzo è dato anche dal fatto che non è molto conosciuto dal turismo di massa, anzi sembra voler rimanere un po’ defilato nel secolare parco che lo circonda: insieme a noi, infatti, c’era solamente un’altra coppia di stranieri, e nessuno si è presentato per il turno successivo.
Al Palazzo del Tempo si può accedere soltanto con visite guidate, ed il costo del biglietto è di 6 Euro; fate attenzione perché gli orari sono piuttosto ristretti (soltanto fino in tarda mattinata con orari 9,30-10,30-11,30-12,30 e 13,15, dal lunedì al venerdì), nel pomeriggio e nei weekend rimane chiuso. Trovandosi al di fuori del centro è semplice arrivarci con la macchina, che potrete lasciare nell’adiacente parcheggio gratuito.
Sempre in macchina raggiungiamo il centro storico vero e proprio, e da qui il nostro giro prosegue a piedi, con prima tappa alla Cattedrale del paese, affiancata dalla sottile torre campanaria.
La Cattedrale del Salvatore, imponente sia nella facciata esterna che nelle colonne dell’interno, risale al XVIII secolo ed è stata costruita su una preesistente moschea. Il costo del biglietto è di 5 Euro ed è consentito fare foto soltanto lungo le navate: oltrepassata la porta dietro l’altare, scatta invece il divieto!
Poco distante dalla Cattedrale sorge l’Alcázar, risalente all’XI secolo e considerato l’edificio più antico di Jerez de la Frontera. Noi abbiamo però scelto di visitarne soltanto l’esterno, per mancanza di tempo, ma se ne avete di più a disposizione vi consiglio una visita guidata che comprende anche la Cattedrale del Salvatore.
Abbiamo optato invece per la visita interna del vicino Palazzo del Virrey Laserna, di cui non avevo trovato informazioni approfondite su Internet ma che ci è stato segnalato da un manifesto appena fuori dall’Ufficio del Turismo. La gestione dell’intero palazzo è nelle mani di due dei fratelli a cui appartiene oggi, che si occupano delle visite guidate e della biglietteria. Le sale interne dell’edificio sono riccamente decorate in stile neoclassico, e le origini aristocratiche della famiglia vengono messe in risalto nei numerosi quadri raffiguranti personaggi di spicco del passato. Il biglietto di ingresso costa 7 Euro ed è vietato fare foto negli ambienti interni, mentre è consentito nel piccolo giardino.
Altro punto della città che vi consiglio di raggiungere (anche se dovrete fare un percorso abbastanza lungo a piedi) è Piazza Mamelon, per ammirare l’imponente gruppo scultoreo che sorge al suo centro: io sono particolarmente appassionata di statue, ma se avete poco tempo a disposizione potete provare a raggiungere questa tappa in macchina!
La nostra visita della città è stata svolta in completa autonomia, ma se volete avere maggiori informazioni potreste affidarvi ad un tour guidato, acquistabile comodamente online. Se l’itinerario per Jerez de la Frontera vi è piaciuto e amate queste piccole realtà andaluse in cui il tempo sembra essersi fermato, ve ne consiglio un’altra imperdibile, questa volta nella provincia di Malaga: Cosa vedere a Ronda in un giorno, la cittadina a strapiombo dell’Andalusia.
Vi lascio qui sotto qualche suggerimento per altre esperienze da fare a Jerez de la Frontera:
2 Commenti
Mi piace molto leggere i tuoi articoli perché raccontano di viaggi particolari e luoghi insoliti che, come scrivi tu appunto, molte volte nelle guide sono scartati e di cui non si conosce nulla.
Adoro la Spagna e questa Andalusia insolita mi piace molto! 🙂
Grazie mille Camilla, sono contenta che tu apprezzi questi itinerari un po’ alternativi e meno noti, ne ho in programma ancora altri sull’Andalusia! 🙂