Home Europa Cosa vedere a Madrid in 6 giorni: itinerario, informazioni e consigli

Cosa vedere a Madrid in 6 giorni: itinerario, informazioni e consigli

by Chiara
Cosa vedere a Madrid in 6 giorni: itinerario, informazioni e consigli

Di Madrid ho cominciato a parlarvi da una certa prospettiva, quella del risparmio: prima infatti vi ho spiegato qual è il trucco per visitare gratuitamente attrazioni che di solito sono a pagamento, e poi vi ho dato 10 idee su cosa fare nella capitale spagnola completamente gratis. Adesso è arrivato il momento di spiegarvi nel dettaglio cosa vedere a Madrid in 6 giorni, illustrandovi il nostro itinerario in giro per la città.

Itinerario di Madrid: cosa fare e vedere in 6 giorni 

Giorno 1 (08/06): siamo partiti dall’aeroporto di Bologna alle ore 8,35 con un volo acquistato un paio di mesi prima ad un prezzo vantaggioso (150 Euro con compreso anche il bagaglio da stiva) e siamo atterrati all’aeroporto di Madrid alle ore 11,25, in leggero anticipo. Siamo passati dall’Ufficio del Turismo all’interno dell’aeroporto per ritirare le nostre Madrid City Card della durata di 5 giorni perché, anche se avevamo già pianificato il nostro itinerario inserendo tutte le gratuità delle attrazioni, ci servivano per avere accesso illimitato ai mezzi di trasporto (che abbiamo utilizzato parecchio, soprattutto la metro). Giusto il tempo di passare un attimo al nostro alloggio prenotato con Airbnb per lasciare i bagagli e alle 13 siamo ripartiti subito per iniziare ad esplorare la città. 

Per la nostra prima tappa siamo scesi nel sottosuolo per visitare la Stazione di Chamberí, conosciuta anche con l’appellativo di “stazione fantasma” in quanto venne chiusa al pubblico nel 1966. Oggi è possibile accedervi unicamente con visite guidate gratuite in lingua spagnola (con brevi spiegazioni anche in inglese) della durata di 30 minuti, e bisogna prenotare in anticipo i biglietti online sul sito ufficiale, come abbiamo fatto noi scegliendo il tour delle 16.

Cosa vedere a Madrid in 6 giorni:: Stazione di Chamberí

Dopo aver girovagato un po’ per il centro, ci siamo diretti verso la Chiesa di Sant’Antonio degli Alemanni che, grazie ad una “soffiata” dell’addetta alla biglietteria abbiamo scoperto essere gratuita ogni giorno (tranne la chiusura di domenica) dalle 18 alle 18,30 prima della Messa, e visto che mancava poco, abbiamo aspettato e siamo entrati. 

Successivamente, siamo passati davanti ad un’attrazione molto simpatica e particolare, l’Iglesia Patolica, dedicata al culto delle papere di gomma; non abbiamo capito molto bene se l’ingresso era ad offerta libera e c’era un biglietto di 2 Euro, così abbiamo dato un’occhiata da fuori ma non siamo entrati. 

Cosa vedere a Madrid in 6 giorni: Iglesia Patolica

Abbiamo poi concluso il tour del primo giorno al Museo Reina Sofia, importante collezione di arte moderna e contemporanea (per lo più spagnola) che ospita la Guernica di Picasso, dove siamo riusciti ad entrare nella finestra gratuita giornaliera dalle 18 alle 20.

Giorno 2 (09/06): il secondo giorno alla scoperta di Madrid ci siamo diretti senza indugi al Museo Cerralbo, dovendoci scontrare però con la brutta sorpresa di trovarlo chiuso per un evento eccezionale. Abbiamo ripiegato velocemente sulla successiva tappa del nostro itinerario, il Tempio egiziano di Debod, completamente gratuito, dove abbiamo dovuto fare un po’ di fila sotto al sole perché gli ambienti interni sono piccoli e fanno entrare poche persone alla volta.

In tarda mattinata abbiamo raggiunto il Faro de Moncloa, una vecchia torre di illuminazione alta 110 metri costruita nel 1992, alla quale oggi si può accedere tramite ascensore per ammirare il panorama di Madrid dall’alto e molti dei suoi monumenti dalle vetrate del belvedere. Il costo del biglietto di ingresso è di 4 Euro, ma con la Madrid City Card avrete uno sconto di 2. 

Cosa vedere a Madrid in 6 giorni: Faro de Moncloa

La restante parte del pomeriggio è stata dedicata in pratica tutta al Museo del Prado, perché per accedere alla finestra gratuita della domenica dalle 17 alle 19 ci siamo dovuti mettere in fila molto prima, vista la marea di gente in attesa. In due ore siamo riusciti a vedere con un po’ di fretta la maggior parte dell’allestimento, anche se con grande rammarico abbiamo trovato chiuso il secondo piano, regolarmente aperto quando invece si paga il biglietto.

Powered by GetYourGuide

Giorno 3 (10/06): la prima tappa del nostro terzo giorno a Madrid è stato il Palacio de Liria, palazzo anche definito come il “fratello minore di Palazzo Reale”. Noi purtroppo non abbiamo potuto apprezzare la sua atmosfera e i suoi giardini al meglio, in quanto siamo arrivati in una giornata di grande pioggia e ci siamo precipitati al coperto appena hanno aperto la biglietteria. Anche qui è possibile entrare gratuitamente solo con visite guidate i lunedì (non festivi) alle 9,15 e alle 9,45 (quest’ultimo solo per persone di età superiore ai 65 anni), fino al raggiungimento della capienza massima. La vendita dei biglietti avviene esclusivamente online e apre una settimana prima.

Quando la pioggia si era un po’ diradata, siamo andati a cercare (trovandola) la piccola Teledisko, una cabina telefonica trasformata in un locale notturno di un metro quadrato di superficie dove ci siamo scatenati per qualche minuto.

Per l’ora di pranzo avevamo già appuntamento al Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza per gli ingressi gratuiti del lunedì dalle 12 alle 16, al quale abbiamo dedicato anche buona parte del primo pomeriggio pranzando nella caffetteria interna (dove la scelta non è molta ma ci siamo accontentati per un pasto veloce). Anche qui la fila per entrare gratuitamente è stata piuttosto lunga, ma non ai livelli del Prado e abbastanza scorrevole.

Cosa vedere a Madrid in 6 giorni: Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza

Dopo una visita libera e gratuita alla Cattedrale dell’Almudena e alla sua cripta, siamo entrati nella Galleria delle Collezioni Reali proprio lì accanto, ultima attrazione con finestra ad accesso gratuito dal lunedì al giovedì dalle 18 alle 20.

Giorno 4 (11/06): il quarto giorno a Madrid è cominciato all’aperto e staccando un po’ dai musei con il Giardino Botanico Reale, dichiarato anche Giardino artistico, che però non ci ha entusiasmati più di tanto perché quando siamo stati noi non abbiamo trovato fioriture particolari.

Ci siamo allora consolati andando a trovare la simpatica Statua dell’Orso e del Corbezzolo, simbolo di Madrid situata oggi in Puerta del Sol adiacente a Plaza Mayor, che non vedevo l’ora di ammirare personalmente. Mettete in conto che questa attrazione è una delle più fotografate della città, quindi potreste trovare un po’ di fila per immortalarla, o anche solo per toccare il tallone o la coda dell’orso, che dicono portare fortuna (noi non abbiamo provato).

Cosa vedere a Madrid in 6 giorni: Statua dell'Orso e del Corbezzolo

Nel pomeriggio abbiamo fatto un breve giro per trovare il camerino segreto di Bershka in Calle de Preciados e abbiamo di nuovo ammirato il panorama di Madrid dall’alto dal nono piano del Centro commerciale El Corte Inglés, poi ci siamo dedicati all’ultima attrazione con finestra gratuita della giornata, il Palazzo Reale, che è riuscito ad affascinarci con la magnificenza delle sue stanze. 

Giorno 5 (12/06): nella prima mattinata del nostro quinto giorno a Madrid siamo di nuovo tornati alla carica con il Museo Cerralbo e stavolta siamo riusciti ad entrare, non con la finestra gratuita ma ne è valsa assolutamente la pena, perché le stanze di questa casa museo sono molto belle ed il costo del biglietto è soltanto di 3 Euro, quindi il rapporto qualità/prezzo è davvero ottimo.

Il resto della mattinata ce lo siamo preso per girare a piedi per la città, raggiungendo Plaza de Colón, famosa per il monumento dedicato a Cristoforo Colombo ma ricca anche di altre opere d’arte come la Donna allo Specchio di Botero, la testa di donna che gira (Julia) e la Ranocchia gigante della Fortuna

Cosa vedere a Madrid in 6 giorni: Plaza de Colón

Per pranzo ci siamo fermati a mangiare in un locale molto tipico del centro storico, la Bodega de la Ardosa, dove abbiamo pranzato da veri local a base di tapas. 

Il pomeriggio lo abbiamo quasi del tutto dedicato ad un giro in bicicletta per il Parco del Retiro, il polmone verde di Madrid dove, tra uno scroscio d’acqua e una rischiarita, siamo andati alla scoperta dei suoi luoghi di interesse più caratteristici, come il monumento ad Alfonso XII, il Palazzo di Velázquez, il Palazzo di Cristallo e la Statua di Lucifero, unico esempio al mondo presente in un luogo pubblico.

Come ultima tappa della giornata, siamo scesi dalle nostre biciclette per dirigerci alla Stazione di Atocha, dove abbiamo visitato il giardino botanico al suo interno e la Statua del Giorno e della Notte sul suo piazzale. 

Cosa vedere a Madrid in 6 giorni: Stazione di Atocha

Giorno 6 (13/06): il nostro sesto giorno a Madrid è stato quello in cui siamo riusciti a visitare meno attrazioni, perché in serata ci aspettava anche il volo del rientro. 

Abbiamo cominciato la mattinata con la visita alla Basilica Reale di San Francesco il Grande, con la sua imponente cupola, e abbiamo proseguito con un giro lungo la Gran Via, la celebre strada di Madrid dedicata allo shopping (ma senza comprare niente!). Per pranzo siamo stati in due locali tipici del centro, La Casa de lo Abuelo e Tapa Tapa, provando in ognuno tapas differenti. 

Cosa vedere a Madrid in 6 giorni: Gran Via

Nel pomeriggio ci siamo dedicati al Museo Lázaro Galdiano, altra casa museo meno spettacolare di quella di Cerralbo, poi ci siamo incamminati verso l’aeroporto, dove abbiamo anche cenato, prendendo il volo delle 21,55 e atterrando a Bologna intorno a mezzanotte. 

Questo è stato il nostro itinerario di 6 giorni a Madrid, piacerebbe anche a voi visitare la movimentata capitale spagnola?



Booking.com

Potrebbero interessarti

Lascia un commento