La gita fuoriporta di Pasquetta è già da parecchi anni un rito assolutamente irrinunciabile per noi: il giorno di Pasqua viene trascorso volutamente in famiglia con un pranzo bello abbondante (che si prolunga sempre fino a pomeriggio inoltrato), ma il lunedì è sacro, e ci vede tutte le volte salire in macchina per uscire dalla provincia di Bologna.
Quest’anno abbiamo attraversato il Veneto per sbarcare in Lombardia, alla scoperta di Mantova, una città in cui eravamo già stati e che ci aveva colpito positivamente, ma che non eravamo ancora riusciti a completare in maniera approfondita, vista la mole di attrazioni degne di nota che racchiude: proprio per questo, un giorno solo non ci è bastato, e oltre al lunedì le abbiamo dedicato anche buona parte del martedì, anche per ovviare al problema di Palazzo Ducale rimasto chiuso per Pasquetta (ed inserito nella lista delle cose da non perdere assolutamente).
Ecco quindi i miei consigli su cosa vedere a Mantova in un weekend, con un itinerario completo per muoversi a piedi tra le vie del centro storico.
Cosa vedere a Mantova in un weekend: primo giorno
Consapevoli della vastità delle attrazioni che avremmo dovuto visitare e timorosi del traffico che avremmo potuto trovare in un giorno così particolare, siamo partiti da Bologna di buon’ora, raggiungendo una Mantova ancora sonnolenta e quasi deserta. Questo però ci ha concesso un certo vantaggio sui parcheggi, che sarebbero stati presi d’assalto a metà mattinata: noi abbiamo trovato posto lungo le mura, nei pressi del Castello di San Giorgio, puntando soprattutto sulla comodità piuttosto che sulla convenienza, visto che tutti i parcheggi intorno al centro storico sono a pagamento anche nei giorni festivi (1,70 Euro/l’ora).
In pochi minuti di cammino abbiamo raggiunto l’Infopoint Casa del Rigoletto, in Piazza Sordello, l’ufficio turistico in pieno centro dove abbiamo ritirato le nostre Mantova Card, strumento utilissimo per chi vuole vivere al meglio la città risparmiando.
Appena il tempo di uscire, e ci siamo trovati già di fronte alla prima attrazione da visitare, il Museo Archeologico Nazionale, dall’altro lato della piazza rispetto all’Infopoint. Se devo essere sincera, questa prima visita non mi ha entusiasmato, perché il museo è attualmente in fase di allestimento e buona parte del primo piano è chiusa al pubblico; nel restante percorso, denominato “Archeologia del territorio mantovano”, sono esposti alcuni reperti di questa zona, tra cui l’opera più famosa dell’intero complesso, gli Amanti, ovvero scheletri del Neolitico ritrovati sepolti abbracciati nei pressi della città.
Di più vaste dimensioni è il Museo Diocesano Francesco Gonzaga, nostra seconda tappa della giornata, allestito all’interno del trecentesco Monastero di Sant’Agnese e suddiviso in varie sezioni, dedicate agli arredi liturgici, alla storia della diocesi, e ai gioielli della famiglia sopravvissuti a vendite e furti. Oltre alle esposizioni permanenti, il museo ne allestisce anche alcune temporanee, come quella di questo periodo dedicata a Domenico Pesenti, il padre della pittura mantovana del Novecento, visitabile fino al 13 maggio con un’integrazione al costo del biglietto.
Sempre nelle vicinanze e facilmente raggiungibile a piedi si trova il Museo di Palazzo d’Arco, signorile dimora costruita per questa famiglia che dal Trentino si trasferì a Mantova nel 1470; la residenza fu abitata fino al 1973, anno in cui morì la contessa Giovanna d’Arco, ultima discendente della casata. Le visite qui sono oggi esclusivamente guidate e durano all’incirca un’ora, ma devo ammettere che il tempo è trascorso molto velocemente fra gli ambienti ancora perfettamente conservati ed ammobiliati di una delle residenze più eleganti di Mantova di fine Settecento, tra cui spiccano anche la grande biblioteca e la fornitissima cucina.
Il vero pezzo forte del complesso si trova però in una delle palazzine del giardino, dalla quale si può accedere alla Sala dello Zodiaco, un salone interamente affrescato ad arcate dal pittore veronese Giovan Maria Falconetto, in ognuna delle quali è possibile ammirare i 12 segni zodiacali nella parte in alto.
Altra piccola perla compresa nella Mantova Card e da non perdere assolutamente in un itinerario a piedi in città è il Teatro Scientifico Bibiena, costruito fra il 1767 ed il 1769 con la finalità di ospitare principalmente adunanze scientifiche, ma aperto anche a recite e concerti. Essendo di modeste dimensioni, non vi porterà via molto tempo per la visita, e vi consiglio di salire in uno dei palchetti sopraelevati per ammirare l’intero complesso anche dall’alto. Questo teatro viene utilizzato ancora oggi per ospitare rassegne musicali, concerti e convegni di alto livello.
Per visitare uno dei simboli indiscussi di Mantova, Palazzo Te, abbiamo dovuto spostarci dall’altra parte del centro storico: se siete stanchi di camminare, potrete approfittare della linea di autobus gratuiti compresi nella Mantova Card, ma il percorso è fattibile anche con una bella passeggiata a piedi, come abbiamo scelto di fare noi per non essere troppo vincolati agli orari dei mezzi pubblici.
Palazzo Te fu voluto fortemente da Federico II, che si rifugiava qui quando aveva bisogno di ritrovare un po’ di ristoro intellettuale; essendo una delle attrazioni più visitate di Mantova, potrete rischiare di trovare lunghe file per entrare, soprattutto nei giorni festivi, ma con la Mantova Card avrete diritto anche a saltare le code, possibilità che in questo caso si è rivelata davvero provvidenziale per noi!
Il piano terra del palazzo è un susseguirsi di sale affrescate dall’artista Giulio Romano, che tra il 1525 ed il 1535 lo ha reso il suo capolavoro assoluto: tra le più importanti troverete la “Sala dei Cavalli”, dedicata ai cavalli pregiati che i Gonzaga allevavano, la “Camera di Amore e Psiche”, destinata ad accogliere gli ospiti più illustri per banchetti e cene, e la spettacolare “Camera dei Giganti”, realizzata in onore dell’imperatore Carlo V che aveva concesso a Federico II il titolo di duca, e che non potrà che farvi restare letteralmente a bocca aperta.
Questa parte è sicuramente la più consistente dell’intera visita, ma una volta terminato il percorso al piano terra non uscite subito, perché vi manca ancora qualcosa da vedere (anche se l’accesso, vicino ai bagni, passa alquanto inosservato): al piano superiore, infatti, è allestita un’esposizione permanente dedicata all’Egitto, composta da più di 500 reperti sistemati su vari livelli. Oltre a questa, in un’ala separata del palazzo raggiungibile dal cortile, vengono organizzate varie mostre temporanee: nel periodo in cui siamo andati noi (e ancora fino al 27 maggio), era inclusa nel biglietto la rassegna fotografica del maestro russo Alexander Rodchenko.
Poco distante da Palazzo Te si trova Palazzo San Sebastiano, anch’esso nato come dimora di rappresentanza dei Gonzaga e dal 2005 divenuto sede del Museo della Città. La visita completa si compone di due parti (e anche qui ci è stata utilissima la Mantova Card per saltare la fila chilometrica del pomeriggio): una libera al museo, che raccoglie al suo interno interessanti opere che raccontano la storia della civiltà mantovana, e una guidata, della durata di circa 15 minuti, al Tempio di San Sebastiano dall’altra parte della strada rispetto al palazzo.
Per completare il nostro primo giorno alla scoperta di Mantova, siamo entrati anche nel Museo Tazio Nuvolari, mito sportivo dell’automobilismo italiano ed internazionale, che però non ci ha entusiasmati particolarmente.
Cosa vedere a Mantova in un weekend: secondo giorno
Visitare Mantova in un’unica giornata è assolutamente impensabile, pur camminando senza sosta come abbiamo fatto noi: ecco perché abbiamo continuato il giro in città anche il giorno seguente, dedicandole un weekend bello pieno. Per la mattina del martedì, ci siamo conservati due “pezzi da novanta” del centro storico: il Palazzo Ducale ed il Castello di San Giorgio, con quest’ultimo inserito all’interno del primo, in un unico percorso di visita.
Il Palazzo Ducale è la più antica fra le prestigiose residenze in cui i Gonzaga abitarono, ed è anche la più grande, rientrando di diritto fra le regge più estese d’Europa. Occupata dalla famiglia per tutto il Seicento, questa dimora ha subito varie modifiche nel corso dei secoli, per adeguarsi ai cambiamenti del gusto estetico delle varie epoche, ma uscendone sempre più ingrandita ed abbellita. Al suo interno si susseguono sale affrescate una più bella dell’altra, ma il vero capolavoro (nonché l’opera più conosciuta), è la Camera degli Sposi nel Castello di San Giorgio, affrescata dal Mantegna fra il 1465 ed il 1474 in tutte le sue pareti (e per questo soprannominata anche “Camera Dipinta”), e con un oculo sulla volta del soffitto aperto in maniera illusionistica verso il cielo. Preparatevi perché anche all’interno di Palazzo Ducale dovrete camminare tanto, per fortuna abbiamo scelto di visitarlo di mattina quando eravamo ancora riposati!
Da Palazzo Ducale ci siamo incamminati in Piazza delle Erbe per visitare il Palazzo della Ragione, duecentesca costruzione che per secoli ha identificato il luogo cittadino dove si amministrava la giustizia, e l’annessa Torre dell’Orologio, all’interno della quale è stato oggi allestito il Museo del Tempo. Dallo scalone di ingresso della torre si accede al piano nobile di Palazzo della Ragione per salire, da qui, ai piani intermedi della torre stessa: si attraversano così la Sala del Quadrante, la Sala del Meccanismo, la Sala degli Ingranaggi e la Sala del Tempo, fino a raggiungere il punto panoramico sulla cima.
Terminate le attrazioni a pagamento comprese nella Mantova Card, abbiamo utilizzato il restante tempo a nostra disposizione per un ultimo giro libero della città, recuperando quelle gratuite che dovevamo ancora visitare, fra le quali la Rotonda di San Lorenzo, piccola chiesa a pianta circolare, o la Basilica di Sant’Andrea, di dimensioni notevolmente maggiori. Dopo un veloce passaggio alla Casa del Mantegna, oggi utilizzata per mostre d’arte contemporanea, abbiamo concluso il nostro weekend a Mantova con una visita al Museo Storico Nazionale dei Vigili del Fuoco, unico in Italia, che ospita mezzi di servizio operativi dal XVIII al XX secolo: non troppo conosciuto ma consigliatissimo (anche se aperto al pubblico soltanto nei weekend e nei giorni festivi)!
Consigli per visitare Mantova: come risparmiare con la Mantova Card
Come sempre, quando utilizzo una City Card, mi piace compilare uno specchietto per mettere a confronto quanto avrei speso e quanto sono riuscita a risparmiare; considerando che la Mantova Card ha un costo di 20 Euro, ecco il riepilogo completo di quello che siamo riusciti a mettere da parte nel nostro weekend a Mantova:
Museo Archeologico Nazionale € 4,00
Museo Diocesano Francesco Gonzaga € 6,00
Museo di Palazzo d’Arco € 7,00
Teatro Scientifico Bibiena € 2,00
Palazzo Te + Palazzo San Sebastiano € 12,00
Museo Tazio Nuvolari € 5,00
Palazzo Ducale € 6,50
Palazzo della Ragione e Torre dell’Orologio € 3,00
Totale € 45,50
Costo Mantova Card € 20,00
Soldi risparmiati € 25,50
La Mantova Card ha una validità di 72 ore dalla prima convalida e consente un solo ingresso in ciascun museo o monumento. Per la Camera degli Sposi del Castello di San Giorgio è prevista una maggiorazione di € 5,50 (se la si vuole visitare), e bisogna pagare un’aggiunta nel caso in cui alcune mostre temporanee vengano inserite nel percorso di visita ordinario (nel nostro caso, € 4,00 per la mostra di Domenico Pesenti al Museo Diocesano).
Compresi nella Card, ci sono anche i trasporti sui mezzi pubblici e la possibilità di prendere a noleggio una bicicletta per tutta la durata delle 72 ore.
Se avete a disposizione un giorno in più rispetto a noi, vi consiglio di abbinare alla visita di Mantova quella della vicina Sabbioneta, dal momento che anche tutti i suoi musei sono compresi nella Card; noi per questo weekend non siamo riusciti, ma restate collegati perché contiamo di rimediare al più presto…
44 Commenti
Da un po’ di tempo sto pensando di organizzare un bel weekend primaverile a Mantova, e ora con questo tuo post, sono ancora più propensa a farlo Grazie per le utilissime info 🙂
Sono contenta di esserti stata utile Valentina, i prossimi ponti primaverili potrebbero essere davvero una buona occasione per visitare questa città!
Molto utile, grazie! Vorrei tornare a Mantova anche solo per rivedere Palazzo Te 🙂
Anch’io c’ero già stata e devo ammettere che ci sono tornata molto volentieri! Palazzo Te è sempre bellissimo! 🙂
Mantova è bellissima, me la ricordo con un panorama strepitoso, arrivando dal ponte! Le tue foto sono molto belle, brava!
Grazie Francesca, anche se un po’ di merito va anche al fidanzato fotografo ufficiale del blog! 😉
Ci sono stata con i miei genitori da ragazzina, ma mi piacerebbe molto tornarci. Se non sbaglio è anche possibile percorrerne i canali in barca. ❤️
Esatto Alessandra, volendo c’è anche il percorso in barca che noi però non abbiamo fatto!
Quante belle info. Mi segno il tuo itinerario per un weekend fuori porta.
Grazie Dani, sono contenta che ti sia stato utile!
Sono stata a Mantova ma per ragioni di tempo e costi ho dovuto fare delle scelte. Questa cosa delle Mantova card è molto interessante… potrei pensare di tornarci!
Infatti Roberta, è interessante e fa davvero risparmiare un bel po’ di soldi! Che non fa mai male… 🙂
Mantova è davvero bellissima.. l’ho vista di sfuggita durante un evento a cui partecipavo..
Ma penso proprio che tornerò per darle più tempo 🙂
Grazie per l’itinerario e i preziosi consigli 😉
Esatto Federica, Mantova merita davvero un weekend bello pieno! 🙂
Anche noi a Mantova ci siamo stati solo un giorno come tappa intermedia per andare in montagna.. e non ci è bastato! Voglio tornare e gustarmela con calma.
In effetti un giorno è un po’ poco per riuscirla a scoprire in maniera adeguata!
Che bell’itinerario dettagliato con un sacco di informazioni utili
Grazie Julia, sono contenta di esserti stata utile!
Mantova, città che adoro e che conosco bene perché ci ho lavorato. Grazie per l’articolo, l’hai descritta molto molto bene e con bellissime foto
Sono contenta allora che il mio racconto sia piaciuto anche a te che l’hai vissuta sulla tua pelle!
Informazioni utili e preziose. Ho voglia di tornare a Mantova e mi mancano almeno 5 dei luoghi che hai elencato. La Mantova Card sarà imprescindibile. Grazie
La Mantova Card è davvero uno strumento prezioso per visitare al meglio questa città!
Che meraviglia, mi hai fatto venire una gran voglia di passare un bel weekend a Mantova! La tengo sicuramente in considerazione per una gita fuoriporta qui in Italia! : )
Con tutti gli imminenti ponti primaverili Mantova è davvero l’ideale!
Stavo giusto pensando di visitare presto Mantova e il tuo post mi sarà utilissimo!
Allora sono contenta di esserti stata utile Giulia!
Mantova è letteralmente dietro casa per me ed è una di quelle città dove amo tornare appena posso.
Anche per noi da Bologna è comunque relativamente comoda, in un’ora e mezza circa siamo lì!
A Mantova sono stata tantissime volte. Prima con la scuola perché essendo della provincia di Cremona era una destinazione comoda. Poi anche da sola. E ci torno sempre volentieri
Allora direi che la conosci anche tu molto bene!
Sono dell’idea che acquistare la card della città è sempre una buona idea ma solo se si ha tempo a disposizione per visitare abbastanza attrazioni.
Ad ogni modo Mantova per me è ancora sconosciuta e dopo il tuo articolo non nascono l’idea di farci un salto 🙂
Secondo me faresti proprio bene!
A casa è un po’ che parliamo di Mantova, ci sono davvero tante cose da vedere! Grazie per gli spunti, li sfrutterò sicuramente!
E’ vero, Mantova ha davvero molto da offrire! Fammi sapere se riuscirai ad andare! 🙂
Che bella Mantova! Il mio luogo del cuore è il Palazzo Te, ma ho un debole anche per la camera degli sposi a Palazzo Ducale.
Infatti sono entrambi molto belli Raffaella!
Ottimo articolo… penso che ci andrò per il Primo maggio quindi mi segno tutti questi consigli.. Girare le città a piedi mi piace tantissimo!
Perfetto Martina, allora direi che il mio articolo arriva proprio al momento giusto! 🙂
Sono stata a Mantova da bambina in camper e mi ricordo che ne avevo adorato i palazzi. E’ da un po’ che penso che mi piacerebbe tantissimo tornarci ora e vederla da una nuova prospettiva 😀
Anch’io c’ero stata qualche anni fa, ma un ripasso ogni tanto fa sempre bene! 🙂
Un programma ricchissimo e soprattutto quello del primo giorno, bello. Adoro visitare le case d’epoca perfettamente arredate e m’incuriosiscono sempre i musei dedicati alla storia di una persona!
Ester
Grazie Ester! 🙂
Ma la bellezza di palazzo te??? Io ne sono rimasta davvero ammaliata
E’ davvero spettacolare Silvia, concordo in pieno! 🙂