La città di Nantes è stata l’ultima tappa del nostro itinerario on the road di due settimane nella Valle della Loira: degna conclusione, mi sento di dire, seppure questa meta ci abbia accolto in modo non troppo piacevole con una giornata di pioggia scrosciante, che ha limitato non di poco i nostri programmi iniziali, recuperati per fortuna nelle giornate successive. In questo articolo vi racconto cosa vedere a Nantes in 3 giorni, periodo ideale a mio parere se volete scoprire al meglio il centro storico del capoluogo del Dipartimento della Loira Atlantica, che per lunghi secoli è stato il porto principale della Francia, da cui partivano i vascelli diretti in Africa e nelle Indie occidentali.
Prima di pianificare il vostro itinerario, vi sarà utile sapere che lungo le strade e i marciapiedi di questa cittadina è stata tracciata la “Linea verde di Nantes”, un percorso che unisce oltre 100 luoghi di arte, cultura o di rilevanza sociale, utile supporto per i visitatori interessati a non perdersi nulla dell’ampia offerta culturale della città.
Cosa vedere a Nantes in 3 giorni: primo giorno
11/08: il primo giorno alla scoperta di Nantes siamo partiti dal nostro alloggio di Aurelie (nella zona a sud della città e molto comodo alla fermata del tram) e abbiamo acquistato una corsa singola dello stesso per raggiungere l’Ufficio del Turismo, situato proprio di fronte al Castello. Qui abbiamo ritirato le nostre Nantes City Card, indispensabile strumento per visitare le attrazioni della città risparmiando, e ne abbiamo anche approfittato per prenotare 2 crociere comprese nel pass per le giornate successive, cosa che non riuscivamo a fare online.
Appena entrati in possesso della vostra City Card, non dimenticatevi di segnarvi sopra manualmente data e ora per i controllori di autobus e tram, perché non hanno lo scanner e potreste rischiare la multa. Ovviamente tutti i mezzi pubblici sono inclusi nel Pass, ma la buona notizia è che a Nantes nei fine settimana sono gratuiti per tutti.
Una volta prese dall’operatore dell’Ufficio del Turismo tutte le informazioni necessarie, siamo usciti per cominciare l’esplorazione della città con un meteo avverso che ci avrebbe accompagnato per tutta la giornata.
Avremmo voluto iniziare il nostro itinerario per Nantes dal Museo Atelier della Stampa, purtroppo chiuso per ferie nel mese di agosto, così ci siamo diretti al Museo di Storia Naturale, in cui è custodito un importante patrimonio scientifico, che lo colloca tra i primi in Francia per numero di esemplari.
Le collezioni del museo coprono tutti gli ambiti della storia naturale, e a noi sono piaciute soprattutto le sezioni relative agli animali immaginari, i minerali ed il rettilario; la visita è autonoma e dura all’incirca 1 ora, il costo del biglietto di ingresso è di 5 Euro.
Seconda attrazione della mattinata è stata il Museo Jules Verne, di piccole dimensioni ma imperdibile se vi interessa scoprire la vita e le opere di questo celebre scrittore. Inaugurato nel 1978 su due piani, in questa abitazione in cui l’autore non ha probabilmente mai vissuto ma che lo ispirò fortemente sono raccolti manoscritti, libri e documenti, estratti di opere e illustrazioni, manifesti e giochi; la visita è autonoma ed il costo del biglietto è di 4 Euro.
Una volta usciti si era ormai fatta ora di pranzo, e ci siamo fermati a mangiare in una boulangerie lì vicino. Nel pomeriggio saremmo voluti andare al Planetario per lo spettacolo delle 14, ma purtroppo abbiamo trovato tutto pieno e abbiamo prenotato per il giorno successivo (sul sito non abbiamo capito dove inserire l’opzione del Nantes Pass quindi abbiamo mandato una mail).
Abbiamo allora optato per il Museo delle Belle Arti, nel quale siamo rimasti buona parte del pomeriggio dedicandogli una visita autonoma di 2 ore e mezza. La superficie espositiva si sviluppa infatti in due parti distinte, per un totale di 13.000 opere: il palazzo antico, organizzato attorno ad un cortile centrale, il Patio, dal quale si accede ad un doppio circuito di gallerie che lo circondano al piano terra e al primo piano tramite una scala monumentale, e che racchiude collezioni dal XIII al XIX secolo; il Cubo su 3 piani, inaugurato nel 2017 ed interamente dedicato all’arte contemporanea. Il costo del biglietto di ingresso è di 8 Euro.
Quando siamo stati noi era allestita la mostra temporanea “Ipersensibile” (dal 7 aprile al 3 settembre 2023), dedicata alla scultura iperrealistica, forma artistica nata negli Stati Uniti negli anni ’60 ma poco diffusa in Francia e che ha conosciuto un rinnovato interesse a partire dagli anni ’90. Undici scultori internazionali hanno infatti realizzato ed esposto qui più di 30 opere, che ci sono piaciute particolarmente perché raffigurano persone che sembrano incredibilmente reali.
Una volta usciti dal museo, siamo rientrati prima del previsto nel nostro alloggio per colpa della troppa pioggia.
Cosa vedere a Nantes in 3 giorni: secondo giorno
12/08: il secondo giorno alla scoperta di Nantes abbiamo preso nuovamente il tram scendendo alla fermata Gare Maritime, per imbarcarci sulla nave con la quale avremmo fatto la crociera lungo l’Estuario della Loira fra Nantes e Saint-Nazaire prenotata il giorno prima: l’imbarcazione partiva alle 10 ma, su consiglio dell’addetto dell’Ufficio del Turismo, ci siamo ritrovati al punto di incontro 20 minuti prima.
Questo tipo di crociera viene proposta da aprile ad ottobre ed ha una durata di circa 1 ora e mezza per un costo di 16,50 Euro. Il tragitto è commentato da una guida e va alla scoperta di 30 opere di artisti contemporanei situate lungo il percorso o di siti importanti o atipici dell’estuario. Sulla barca è possibile stare all’esterno godendosi il vento nelle giornate più calde oppure seduti all’interno.
Terminata la crociera abbiamo fatto un giro libero della città per ammirare le tante statue particolari ed opere d’arte contemporanea disseminate nel suo centro storico grazie al progetto di Le Voyage à Nantes, che ogni anno arricchisce la collezione permanente attraverso installazioni, temporanee o permanenti.
In particolare, abbiamo raggiunto Place Royale, progettata dall’architetto Crucy nel 1790, al centro della quale sorge una spettacolare e decoratissima fontana costruita nel 1865 e che rappresenta Nantes, la Loira e i suoi affluenti (Cher, Loiret e Sévre) e da lì abbiamo proseguito verso la Basilica di San Nicola, importante chiesa in stile gotico.
Per pranzo ci siamo fermati a mangiare nel vicino Café Royale scegliendo il piatto del giorno, che cambia ogni volta.
Alle 14 siamo ritornati al Planetario per vedere il filmato che avevamo prenotato il giorno prima, che ci ha tenuti impegnati per un’ora; gli spettacoli sono tutti accompagnati da una guida ed è consigliabile arrivare con 15 minuti di anticipo perché poi non è più possibile entrare a spettacolo iniziato.
A metà pomeriggio siamo ritornati vicino all’imbarco della crociera per salire a bordo della Maillé Brézé, una nave da guerra della Marina Militare che è stata disarmata e trasformata in un museo. Questo cacciatorpediniere classe T 47 fu costruito dall’Arsenal de Lorient, commissionato il 4 maggio 1957 e intitolato all’ammiraglio francese Jean Armand de Maillé-Brézé; oggi vi si può accedere unicamente con visite guidate dalla durata di 1 ora e mezza-due, a partire dalle 14,30 con ultimo ingresso alle 16,30. Noi abbiamo scelto quella intermedia alle 15,30 ed il percorso si è snodato tra il pontile ed i macchinari sottocoperta; il costo del biglietto è di 12 Euro.
Terminata la visita abbiamo preso il tram per una sola fermata e siamo scesi a Chantiers Navals, poi a piedi abbiamo attraversato il ponte e in appena 2 minuti abbiamo raggiunto le Macchine dell’Isola di Nantes, l’attrazione a mio parere più spettacolare di tutta la città. Si tratta infatti di un progetto artistico totalmente inedito, nato dall’immaginazione dell’art director François Delarozière e di Pierre Orefice, che si colloca nel crocevia tra i mondi inventati di Giulio Verne, l’universo meccanico di Leonardo da Vinci e la storia industriale di Nantes. L’area degli antichi cantieri navali si è andata così popolando di strutture meccaniche monumentali in movimento, che si integrano perfettamente con il tessuto urbano circostante.
Noi abbiamo iniziato la nostra visita dalla Galleria delle Macchine, spazio concepito sia come laboratorio che come luogo di spettacolo dal vivo: al suo interno sono racchiusi una dozzina di macchinari collocati nei loro ecosistemi forestali, che vengono animati a rotazione dai macchinisti e sui quali vengono fatte salire anche alcune persone del pubblico a campione, che così possono provare l’emozione di azionarne i comandi.
Il costo del biglietto di ingresso per la Galleria delle Macchine è di 9,50 Euro, e con lo stesso è possibile salire la scalinata e accedere anche alle terrazze del laboratorio, per osservare da 7,5 metri di altezza il lavoro dei costruttori, perché è qui che dalle mani delle squadre dell’azienda La Machine nascono le creature fantastiche fatte di acciaio. Dopo aver visto su una delle terrazze la proiezione di un film di 14 minuti riguardante la storia del progetto, siamo ridiscesi dal ramo prototipo dell’Arbre aux Hérons, prima parte di un albero monumentale con 17 ramificazioni, che attraversa la facciata dell’Atelier e conduce fino al piazzale di fronte ai magazzini.
Ad un certo punto ha fatto il suo ingresso trionfale la macchina meccanica più famosa fra tutte, ovvero l’Elefante Gigante: costruito nel 2007, è veramente maestoso con i suoi 12 metri di altezza e 48 tonnellate di peso, e oltre a camminare barrisce e spruzza acqua dalla proboscide. Durante i suoi spostamenti, imbarca nel suo ventre e in groppa 50 persone per una passeggiata insolita di 30 minuti, il costo del biglietto è di altri 9,50 Euro, ma quando siamo arrivati noi era già tutto pieno per il pomeriggio e anche per i giorni successivi (essendo molto richiesto, bisogna prenotare con largo anticipo).
Dopo aver immortalato l’elefante con svariate foto e video, abbiamo raggiunto l’ultima parte del progetto delle Macchine dell’Isola, ovvero il Carosello dei Mondi Marini, costruito nel 2012, una giostra gigante di 25 metri di altezza e 22 di diametro popolata da creature sottomarine, composta da 36 elementi mobili su tre giostre: fondali marini, abissi e superficie del mare. Per fare un giro su questa attrazione, il costo del biglietto è di 9 Euro (con uno sconto di 1,80 Euro dal biglietto della Galleria).
Le Macchine dell’Isola di Nantes sono aperte tutti i giorni dalle 10 alle 20, noi siamo arrivati intorno alle 17,30 e siamo usciti verso le 19,30, ma in realtà non saremmo mai voluti andare via!
Cosa vedere a Nantes in 3 giorni: terzo giorno
13/08: il terzo ed ultimo giorno alla scoperta di Nantes siamo partiti per un nuovo giro della città, per recuperare le installazioni di Le Voyage à Nantes che ancora ci mancavano, facendo una marea di foto perché le abbiamo trovate tutte davvero particolari e molto originali.
Alle 10 puntuali siamo arrivati davanti al Castello dei duchi di Bretagna, proprio di fronte all’Ufficio del Turismo, che apriva a quell’ora: fatto costruire alla fine del XV secolo da Francesco II e sua figlia Anna di Bretagna nel cuore del quartiere medievale, al suo interno è stato allestito il Museo di Storia, che dipinge un quadro della città dalle sue origini fino ai giorni nostri, attraverso un percorso in 32 sale su vari piani e più di 1.150 oggetti da collezione.
Noi abbiamo impiegato all’incirca 2 ore per la visita autonoma completa, se però avete meno tempo a disposizione, vi vengono suggeriti vari percorsi tematici per strutturare una visita personalizzata in base alle vostre preferenze, senza perdervi le sale e gli oggetti più importanti. Se invece, al contrario, ne avete di più, potete optare anche per una visita guidata o di utilizzare l’audioguida.
All’interno di alcuni ambienti vengono allestite anche mostre temporanee, e quando siamo stati noi abbiamo trovato l’esposizione Espressioni decoloniali #3 dell’artista camerunese Barthélémy Toguo, impegnato a livello mondiale nell’affrontare le grandi questioni del nostro tempo (accessibile dal 13 maggio al 12 novembre 2023).
Il biglietto di ingresso al Castello di Nantes ha un costo di 9 Euro, invece la corte ed il giro esterno delle mura sono liberi e gratuiti (con orario 9,30-18).
Per pranzo ci siamo fermati a mangiare nella via dei ristoranti etnici alla Creperie Fleur de Sel provando la galletta salata, una specialità del posto, e abbiamo visitato il Giardino Giapponese, perfetta ricostruzione naturalistica e architettonica dei giardini del Sol Levante, con piccoli templi, laghetti di ninfee e ogni genere di arbusto proveniente dall’Estremo Oriente.
Poco più avanti rispetto a questa attrazione ci siamo imbarcati per la nostra seconda crociera panoramica a Nantes, stavolta alla scoperta delle ville e dei castelli situati sulle rive del fiume Erdre, in un percorso lungo 12 chilometri. La barca ha tutti i posti al coperto e l’itinerario completo dura all’incirca 1 ora e 45, il costo del biglietto è di 15,50 Euro. Noi abbiamo scelto la corsa delle 15,30 e anche qui è consigliato arrivare almeno una mezz’ora prima per potersi imbarcare con un po’ di anticipo. Oltre alle dimore storiche, potrete vedere tantissime persone che si rilassano tranquillamente ai bordi del fiume.
Potete anche prenotare online qui il vostro giro in barca sul fiume Erdre.
Terminata la crociera siamo tornati in centro per concludere la nostra giornata con la visita ai Jardin des Plantes, sette ettari di verde realizzati nel 1865, dove potrete passeggiare tra prati all’inglese, stagni e corsi d’acqua, oltre ad ammirare una vasta collezione di piante rare e medicinali ed installazioni molto simpatiche e particolari.
Questi sono i miei consigli su cosa vedere a Nantes in 3 giorni, città che mi ha davvero piacevolmente stupita soprattutto per la creatività delle opere d’arte moderna che si possono scoprire in ogni via o piazza del centro storico. E voi? L’avete mai presa in considerazione per una visita?
Vi lascio qui sotto qualche altra esperienza da fare a Nantes: