Odense era una di quella mete che non potevano assolutamente mancare nella pianificazione del nostro on the road in Danimarca, in quanto patria di uno degli scrittori di fiabe più celebri al mondo, che per decenni ha affascinato l’immaginario collettivo dei bambini con le sue storie fantasiose: Hans Christian Andersen.
Inizialmente Odense non si è presentata proprio nel migliore dei modi, accogliendoci sotto una pioggia incessante e con grossi lavori di ristrutturazione in buona parte del centro storico, indirizzati alla costruzione di appartamenti e di un nuovo polo museale, come ci ha spiegato la gentilissima Lone dell’Ufficio Turistico VisitOdense.
Questi inconvenienti non ci hanno però impedito di vedere tutto quello che ci eravamo prefissati e di goderci il grazioso centro storico della cittadina, che proprio durante la nostra visita era in fermento per l’allestimento del Festival dei Fiori che si sarebbe tenuto appena un paio di giorni dopo (un vero peccato non poterci trattenere!).
Questa città è la terza della Danimarca in ordine di grandezza, ma le sue attrazioni più importanti sono piuttosto raccolte e per questo è possibile visitarle tutte in un’unica giornata; ecco quindi la mia guida su cosa vedere a Odense in un giorno, seguendo l’itinerario a piedi che abbiamo fatto noi.
Cosa vedere a Odense in un giorno: le orme dello scrittore e il tour delle statue
La nostra giornata alla scoperta del centro storico di Odense è cominciata alle 9 circa, dopo aver lasciato la macchina in un comodo parcheggio gratuito proprio sul limitare della zona pedonale. Fin da subito ci siamo accorti di una scia di impronte che, partendo dalla periferia, conducono in giro per la città: seguitele perché sono le orme di Andersen (che calzava una scarpa numero 47!), e vi condurranno nei 13 luoghi più significativi per lui, quelli che ebbero anche grande importanza nella sua produzione letteraria. Ognuno di essi è segnalato con una targa in granito inserita nei marciapiedi, contrassegnata dalla “Testa di Sole” simbolo del poeta. Per chi visita Odense con bambini, questo tragitto a piedi può anche essere interpretato come una divertente caccia al tesoro per invogliarli a scoprire una tappa dopo l’altra.
Oltre a questi, in tutta la città sorgono poi 15 statue che raffigurano i personaggi più famosi delle fiabe di Andersen (o dell’artista stesso), realizzate secondo diversi stili. Devo ammettere che mi sono divertita molto a cercarle, e con una certa fierezza posso dire che siamo riusciti a scoprirle e ad immortalarle tutte quante! Alcune sono più scenografiche, altre meno, e si trovano tutte nel centro storico e nelle immediate vicinanze, anche se non vi svelo le posizioni esatte per non rovinarvi troppo la sorpresa…l’unica cosa che posso suggerirvi è un percorso per ottimizzare i passi, lungo all’incirca 3,5 Km, e che prevede nell’ordine:
1) La Trinità – 2) H.C. Andersen sulla Panchina – 3) Tommelise – 4) Il Soldatino di Stagno – 5) H.C. Andersen – 6) La Barchetta di Carta – 7) La Farfalla – 8) La Sirenetta – 9) I Cigni Selvatici – 10) Il Cavalluccio Marino – 11) I Vestiti Nuovi dell’Imperatore – 12) La Donna e le Uova – 13) Il Rospo – 14) L’Ago da Rammendo – 15) Il Baule Volante.
Provare per credere!
Cosa vedere a Odense in un giorno: i musei del biglietto cumulativo
Dopo il passaggio all’Ufficio del Turismo, abbiamo raggiunto il Museo H.C. Andersen, perché è qui che è possibile ritirare il Biglietto 5 in 1, ovvero il Pass cumulativo che vi consentirà di accedere nel corso della giornata alle attrazioni più significative della città. Il costo per gli adulti è di poco più di 15 Euro, e vi verrà fatto indossare un braccialetto che dovrete mostrare in tutte le altre biglietterie, quindi dovrete necessariamente passare prima di qua perché negli altri ingressi non è possibile acquistarlo.
Il Museo H.C. Andersen è un luogo incantato, per i bambini soprattutto ma anche per gli adulti: in questa moderna esposizione su due piani, potrete ammirare l’officina dello scrittore, la sua attrezzatura da viaggio e molti dei suoi oggetti personali, il tutto messo in risalto da ambienti dai colori sgargianti e giochi di luce dagli effetti suggestivi. Andersen era anche solito ritagliare simpatiche figurine di carta, che rappresentano l’elemento ricorrente di questa mostra. L’unico mio rimpianto è quello di non essere riuscita a provare la maschera della realtà virtuale, ma c’era una fila di giapponesi in attesa che non finiva più!
A pochi passi dal Museo sorge la Casa Natale di Andersen, una piccola abitazione ad angolo gialla, che all’epoca (all’inizio del 1800) si trovava nella zona più povera di Odense ed era condivisa da ben 5 famiglie. Le origini dello scrittore sono infatti alquanto umili, essendo figlio di un calzolaio e di una lavandaia, ma grazie ai suoi scritti riuscì a cambiare completamente vita, venendo nominato nel 1867 cittadino onorario di Odense, vista la sua grande produzione di opere di valore: nel corso della sua esistenza, diede vita infatti a 156 fiabe, 14 tra romanzi e racconti, 50 testi per il teatro e ben 1000 poesie.
La Casa dell’Infanzia dello scrittore si trova invece in via Munkemølle, e oggi è stata adibita a museo; Andersen abitò qui dai 2 ai 14 anni, quando si trasferì a Copenhagen e, nonostante fosse anch’essa assai modesta, la ricorda nei suoi racconti usando toni alquanto nostalgici, descrivendola come un luogo caratterizzato da gioia e amore. Il giardino pieno di piante nel suo retro compare anche in molte sue fiabe, e sulla facciata della casa è esposta una targa che ricorda il settantesimo compleanno del poeta.
Tratta invece di altri temi il Museo di Storia della Cultura Møntergården, suddiviso in diverse aree, alcune appositamente pensate per i bambini: nella prima parte, in una struttura al chiuso su due piani, si possono visitare un’esposizione sulla Fionia dall’antichità a oggi e una mostra su Odense nel Medioevo, oltre ad una temporanea sul Giappone (almeno nel periodo in cui siamo andati noi!). Di grande impatto visivo è la gigantesca mela rossa che vi accoglierà subito all’ingresso al piano terra.
Il resto del museo si sviluppa invece all’esterno, dove è stato allestito un ambiente urbano dell’Ottocento, nel quale è possibile accedere ad alcune abitazioni, come la Dimora di Pernille Lykke o il Laboratorio di marionette; in altre, espressamente per bambini, non siamo invece entrati. Grazie al biglietto cumulativo potrete visitare la Casa della cultura dei bambini “L’Acciarino”, particolarmente adatta alle famiglie con figli piccoli.
Una giornata intera da dedicare al paese fatato di Odense è secondo me l’ideale per riuscire a visitare con calma e senza fretta tutte le sue attrazioni principali, però fate attenzione: quando si entra nel mondo delle fiabe è poi difficile volerlo abbandonare!
Scoprire i dintorni di Odense: il Castello di Egeskov
Se oltre ad un giorno da dedicare al centro storico di Odense ne avete invece anche un altro a disposizione, vi consiglio di non perdervi assolutamente il Castello di Egeskov, ad appena una mezz’ora di macchina dalla cittadina.
Questo antico maniero gode di un’affascinante posizione al centro di uno specchio d’acqua, ed è definito “il castello vivente di Funen”, in quanto è ancora oggi abitato dalla famiglia nobile degli Ahlefeldt.
Noi siamo arrivati alla biglietteria proprio all’orario di apertura, ovvero alle 10, ma le porte del castello si aprono soltanto alle 11, quindi prima di accedervi abbiamo fatto un giro nelle altre dépendances esterne, nelle quali sono ospitate esposizioni di macchine, moto e biciclette, oltre ad un museo dedicato ai vigili del fuoco.
Il castello vero e proprio si sviluppa su due piani, in un susseguirsi di sale raffinate, che lo hanno collocato ai primi posti della mia personale classifica fra tutti quelli che abbiamo visitato nel corso del nostro on the road in Danimarca. Assolutamente particolare è poi la soffitta, nella quale, oltre ad una colorata esposizione di giocattoli storici, si trova l’Uomo di Legno di Egeskov, adagiato sotto la guglia della torre: a questa scultura è legata una leggenda secondo la quale, se viene spostata dal suo cuscino, il castello sprofonderà nel fossato la notte di Natale.
Terminato il tour del castello, ci siamo poi dedicati alla visita dei suoi giardini, dove si trovano varie statue particolari e anche un piccolo labirinto, nel quale abbiamo potuto addentrarci approfittando di una tregua dalla pioggia; dal momento che il giro completo dell’intero complesso è alquanto impegnativo (noi abbiamo impiegato all’incirca 4 ore e mezza), ci siamo poi fermati a mangiare nel café ristorante della proprietà, non male ma dai prezzi decisamente non economici!
6 Commenti
Ma non conoscevo questo posto!
Che bellino! Per ora in Danimarca siamo stati solo a Copenhagen per un weekend.. ma non ti nascondo che sogno un bel on the road danese..
Mi segno questa cittadina per le future tappe 😉
Te la consiglio davvero Federica, sembra proprio di entrare in un mondo fatato!
Bellissimo questo itinerario che segue le orme del 47 di piede di Andersen! Molto originale.. seguire l’itinerario alla scoperta delle statue dei protagonisti delle fiabe, dev’essere molto divertente! Mi piacerebbe seguire un itinerario così
Anche noi ci siamo davvero divertiti molto a seguire questo itinerario!
Aveva un bel piedone!! La città è molto carina e vedo tutta incentrata sul celebre scrittore noto da noi soprattutto per le fiabe, l’idea dell’impronta da seguire è molto carina e divertente non solo per i bambini.
Infatti Stefania, noi ci siamo divertiti molto anche se non siamo più bambini da un po’! 🙂