Non ho mai fatto mistero che il viaggio in Portogallo sia stato uno dei più belli degli ultimi anni, e anche Porto, la città più importante del Nord della nazione, non è stata da meno, riuscendo a stregarmi con il suo fascino decadente, che tanto divide le opinioni dei viaggiatori che l’hanno visitata: tale idea dipende dal fatto che in effetti molti edifici sono lasciati in totale stato di abbandono e trasandatezza, ma anche questa caratteristica, a mio parere, ha contribuito a rendere speciale e unica nel suo genere la nostra esperienza qui.
Noi abbiamo tenuto Porto ed il Nord come ultima tappa del nostro itinerario on the road dell’intera nazione, e abbiamo raggiunto la città partendo dalla zona dell’Alentejo con una tratta di circa tre ore e mezza di macchina. Abbiamo soggiornato qui per cinque notti, ma in realtà abbiamo dedicato al centro storico soltanto due giorni, rientrando sempre alla base in serata per mangiare qualcosa in uno dei tanti locali delle vicinanze e goderci un po’ della movimentata vita notturna di questa città.
Due giornate sono comunque a mio avviso sufficienti per visitare le attrazioni più importanti di Porto, e abbiamo utilizzato le restanti due per esplorare i suoi dintorni, dirigendoci una volta verso i paesi a nord (Guimarães, Braga e Barcelos) e l’altra verso quelli ad est (Vila Real ed Amarante).
Ma concentriamoci ora su cosa vedere a Porto in due giorni, seguendo passo per passo l’itinerario a piedi per il centro storico che abbiamo pianificato noi nel corso della nostra vacanza. Un utile strumento per esplorare al meglio questa città è sicuramente la Porto Card, che vi consentirà di risparmiare su ingressi e mezzi pubblici.
Cosa vedere a Porto in due giorni: primo giorno
Il nostro primo giorno alla scoperta di Porto è cominciato a metà pomeriggio da uno dei suoi distretti più esterni, ovvero Vila Nova de Gaia, che abbiamo raggiunto in macchina dopo aver lasciato in camera i bagagli all’Hotel Portas de Santa Rita, albergo a quattro stelle nella periferia est della città, appositamente scelto per risparmiare sugli alloggi alti del centro e poter raggiungere in maniera più agevole i paesi nei dintorni.
Arrivati sulle sponde del fiume Douro, ci siamo accorti subito della posizione particolare di Porto, completamente arroccata sul fianco di una collina e suddivisa come indicato sulle guide fra città alta e città bassa, con un forte dislivello fra le due reso più facilmente praticabile con l’aiuto di tram e ascensori.
A collegare la zona di Vila Nova de Gaia con il centro storico vero e proprio è il Ponte Luis I, la struttura ad arco in ferro lunga oltre 380 metri costruita nel 1881 da Téophile Seyrig, uno degli allievi di Gustave Eiffel; oltre ad essere molto particolare a livello scenografico, questa costruzione suddivide il traffico su due livelli, riservando quello superiore ai treni e quello inferiore a tram, automobili e pedoni.
Appena oltrepassato il ponte, ci si immerge in uno dei quartieri più caratteristici di Porto, ovvero la Ribeira, che si estende lungo il corso del fiume Douro ed è stata inserita per la sua particolarità nell’elenco dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Elementi caratterizzanti di questa zona sono soprattutto i palazzi fatiscenti e colorati, le strette stradine acciottolate e la moltitudine di locali nei quali è possibile cenare o bere qualcosa: è proprio qui infatti che ci siamo fermati alla fine di questa nostra prima giornata alla scoperta di Porto, ed è anche qui che saremmo tornati nelle serate successive!
Cosa vedere a Porto in due giorni: secondo giorno
Il nostro secondo giorno a disposizione l’abbiamo invece dedicato interamente a Porto, andando alla scoperta delle sue attrazioni più importanti, a cominciare dalla Sé, la sua Cattedrale, che domina con le sue torri gemelle la sommità della città alta. Fatta costruire nel 1200 sui resti di un edificio già esistente, rappresenta uno degli esempi più importanti di romanico in Portogallo, e per questo è stata dichiarata Monumento Nazionale.
L’ingresso alla Cattedrale è gratuito, ma vi consiglio di pagare il supplemento di 3 Euro per visitare anche il chiostro decorato da azulejos bianchi e azzurri, il suo tesoro e salire sulla torre (per gli studenti il biglietto è di 2 Euro, mentre i bambini sotto i 10 anni non pagano). Al centro della piazza antistante la Cattedrale non potrete fare a meno di notare una colonna in stile manuelino, che in passato veniva utilizzata come gogna per torturare ed impiccare i criminali.
Oltre alla Cattedrale, esistono in città anche altre chiese importanti, nelle quali siamo entrati liberamente senza dover pagare un biglietto: in particolare, nel nostro itinerario a piedi abbiamo visitato la Chiesa di San Francesco e la Chiesa di Santa Chiara, all’esterno semplici ma riccamente decorate in oro negli interni, la Chiesa di Sant’Ildefonso, in stile barocco, e la Chiesa di Carmo con l’adiacente Chiesa dei Carmelitani, tappezzate di azulejos nella parete laterale esterna.
Un’altra attrazione gratuita e assolutamente imperdibile a Porto è la Stazione di San Benedetto, impreziosita nell’atrio che porta ai binari da più di 20.000 azulejos dipinti in bianco e blu ad inizio ‘900 da Jorge Colaco, il più importante decoratore portoghese; i temi raffigurati sono diversi, in quanto riproducono sia la storia dei mezzi di trasporto in ordine cronologico fino alla comparsa del treno, che scene importanti della storia del Portogallo.
Una tappa che invece non mi sarei persa per nulla al mondo, e che sono sicura soddisferà tutti gli appassionati lettori come me, è la Libreria Lello & Irmao, famosa soprattutto per la massiccia scala in legno a forma di 8 a gradini rossi che porta ai piani superiori, proprio al centro dell’ambiente. Oltre a questo elemento architettonico molto evidente, questa libreria (non per niente classificata come una delle più belle al mondo), è sicuramente affascinante per l’atmosfera quasi sacra che vi regna, e vi verrà automatico camminare in silenzio e quasi in punta di piedi per non intaccare la magia solenne del luogo.
La facciata esterna è in stile neo-gotico, mentre gli interni fondono quest’ultimo con il Liberty, con l’uso preponderante del legno: questa combinazione così particolare ha colpito anche gli scenografi di Harry Potter, che hanno appositamente scelto la libreria come set per alcune riprese ed è anche la tappa finale di un free tour dedicato al mago della saga.
L’unica nota dolente è che all’interno della sala è vietato fare foto, fatta eccezione nell’orario tra le 9 e le 10 del mattino dal lunedì al venerdì: noi ovviamente non eravamo a conoscenza di questa possibilità e abbiamo visitato la libreria ad un’altra ora, quindi ci siamo dovuti accontentare di qualche foto fatta di nascosto e dalle angolazioni alquanto improbabili!
L’ultima attrazione al chiuso del nostro itinerario a piedi per Porto è stato il Palazzo della Borsa, fatto costruire nel 1842 per volontà dei commercianti con lo scopo di rappresentare degnamente la potenza commerciale del Portogallo e accogliere i rappresentanti delle nazioni estere in un luogo imponente.
E devo ammettere che questo palazzo è davvero maestoso, a cominciare dalla Sala delle Nazioni, l’ampio atrio sormontato da una cupola in ferro di 19 metri di altezza, fino ad arrivare alla Sala Araba, in stile neo-moresco, fatta costruire ispirandosi all’Alhambra di Granada. Le visite sono esclusivamente guidate e possono essere comodamente prenotate da Internet scegliendo l’orario che più si preferisce a seconda della disponibilità; il costo del biglietto intero è di 10 Euro, e il tour completo dura all’incirca 45 minuti (non è previsto però in lingua italiana). In questo caso, è per fortuna consentito fare foto negli interni.
Il resto del pomeriggio lo abbiamo trascorso all’esterno, immergendoci il più possibile nella quotidianità degli abitanti di Porto, in particolare con un passaggio al Mercato di Bolhão, per avvicinarci ad una delle parti più vere e meno turistiche della città, e una sosta prima al Giardino di Cordoaria e poi a quelli del Palazzo di Cristallo, per ristorarci dalle lunghe camminate fatte ed ammirare un po’ di statue particolari che si trovano all’interno di entrambi.
Visitare Porto in due giorni è stato davvero come fare un salto indietro nel passato. E voi? Ci siete stati? Avete amato, come noi, il suo fascino decadente?
Se volete ottimizzare il tempo da dedicare a questa città, vi consiglio di partecipare ad un free tour di Porto, ovvero un tour guidato della durata di circa 3 ore senza prezzo fisso, al termine del quale è il singolo partecipante che paga l’importo che considera opportuno in base al proprio grado di soddisfazione. Un ottimo modo per scoprire curiosità ed informazioni utili sulle principali attrazioni del centro storico!
Vi lascio qui sotto qualche suggerimento per altre esperienze da fare a Porto:
18 Commenti
Per alcuni aspetti mi ricorda molto Lisbona, città che ho apprezzato molto. Allora non ero riuscita a visitare molto del Portogallo, per cui mi piacerebbe tornare e un viaggio on the road come il tuo sarebbe l’ideale per vedere tante cittadine.
In effetti anche le piccole cittadine del Portogallo meritano molto, nei dintorni di Porto a me sono piaciute molto quelle nella parte nord!
Porto era piaciuta tantissimo anche a me, un giorno vista con la pioggia el’altro Con il sole ma è stata affascinante in ogni caso
E’ vero, anche nel nostro caso il meteo non è stato dei migliori, ma ha contribuito ad aumentare il suo fascino ancora di più!
Che itinerario davvero interessante, non sono mai stata a Porto ma é sulla mia wishlist da tanto tempo ormai! Il chiostro della cattedrale sembra davvero un gioiellino poi
Spero che tu riesca davvero a visitarlo a breve perché ne vale davvero la pena (come del resto tutto il Portogallo)!
Ho amato Lisbona, anche se il suo fascino un po’ fatiscente porta un po’ di malinconia, e mi piacerebbe visitare Porto, soprattutto il colorato quartiere patrimonio Unesco sulle rive del fiume. Bella deve essere anche la stazione con tutte quelle azulejas.
La stazione con gli azulejos merita assolutamente, come tutta Porto del resto!
Porto l’ho trovata davvero incantevole! Ci sono stata solo 24 ore andando verso le Azorre, ma mi ha molto colpito.
Noi abbiamo fatto anche un tour in una cantina in riva al fiume per degustare il vino porto e ci è piaciuto un sacco 🙂
Io non ho assaggiato il vino perché sono praticamente astemia, però concordo che sia una città davvero incantevole!
Che bel racconto, dopo averlo letto la mia voglia di andare a Porto è aumentata ancora di più. Io sono stata a Lisbona e a Sintra, ma non ho ancora avuto modo di andare al nord del Portogallo. Mi fa piacere leggere che in due giorni si riesce a vedere parecchio, pensavo ci volesse più tempo.
Il Portogallo è uno dei viaggi più belli degli ultimi anni, appena riesci ti consiglio davvero di visitare anche il Nord!
E’ tanto che vorrei visitare Porto, ma non riesco mai a trovare buone offerte per prenotare. Il tuo itinerario mi è piaciuto un sacco e sembra davvero perfetto per un weekend e lo terrò a mente non appena prenoterò il volo 🙂 Grazie!
Eh sì, i voli purtroppo non sono proprio a buon mercato…
Io sono stata a Porto a marzo e l’ho semplicemente ADORATA! Credo che il fascino decadente di questa città sia l’aspetto più bello ed affascinante…e poi il cibo!! Quando ho mangiato spendendo una miseria!!! Tutto super buono!!
Effettivamente anche la buona cucina di Porto non è proprio da sottovalutare!
Premetto che non sono mai stata in Portogallo, nonostante non mi dispiace l’idea di andarci. Porto dev’essere davvero carina, io tra l’altro aadoro gli azujejos e non mi perderei il mercato (l’ho visito in ogni città). Grazie per l’idea di viaggio Chiara.
Porto merita davvero, come tutto il Portogallo a mio avviso! Uno dei viaggi più belli di sempre!