Ronda è una piccola cittadina della provincia di Malaga, in Andalusia. Nonostante disti da quest’ultima appena un’ora verso l’entroterra, differisce di parecchio dagli altri centri più mondani e movimentati che si trovano sulla vicina Costa del Sol. Durante la ricerca delle mete da inserire nel mio itinerario in terra spagnola, sono rimasta subito affascinata dalle foto che ritraevano questo paese, abbarbicato su una profonda gola di circa 100 metri, denominata El Tajo. Nonostante le dimensioni ridotte di questo suggestivo centro, le attrazioni da vedere al suo interno sono parecchie, quindi ho pensato di darvi qualche indicazione suggerendovi quelle a mio parere da non perdere e quelle che invece potreste anche evitare, stilando un itinerario di cosa vedere a Ronda in un giorno.
Pronti a partire con me?
Cosa vedere a Ronda in un giorno: attrazioni principali
Dopo esserci concessi qualche foto all’esterno delle mura di Ronda, per prima cosa abbiamo abbandonato la nostra macchina a noleggio nel comodo parcheggio centrale (non proprio a buon mercato con i suoi 2,20 € la prima ora e 1,45 le successive), e in pochi passi siamo stati catapultati nel cuore del centro storico. Ci siamo ritrovati immediatamente in Plaza Duquesa de Parcent, sulla quale si affacciano l’Ayuntamiento (ovvero il Comune) e l’Iglesia de Santa María la Mayor.
In pochi minuti abbiamo raggiunto il punto più mozzafiato dell’intero paese, ovvero il Puente Nuevo, che divide la città in due parti e vi consentirà di attraversare direttamente lo strapiombo sul quale è adagiata Ronda: io che soffro di vertigini facevo le foto da una certa distanza, ma devo ammettere che il panorama visto da qui è assolutamente unico e suggestivo (anche per i deboli di cuore!).
La prima attrazione che abbiamo visitato è stata la Casa del Rey Moro, che è stata anche quella che mi è piaciuta meno e che, se fossi in voi, escluderei dall’organizzazione del vostro itinerario: il palazzo è chiuso al pubblico ed è possibile vedere soltanto i giardini (che detto fra noi non sono neppure un granché, nonostante vengano inseriti nei monumenti nazionali…). Da qui è possibile accedere alla seconda parte del percorso, la discesa nella Mina Secreta, ovvero una vecchia scalinata scavata nella roccia dagli schiavi e che scende fino al fiume Guadalevín. I gradini piuttosto alti rendono sia la salita che la discesa abbastanza faticosi, lo scorcio finale è interessante ma non imperdibile (basti pensare che quasi nessuno degli altri turisti è sceso insieme a noi!). Il costo del biglietto non è elevato (5 Euro), ma vi consiglio di utilizzarli da altre parti!
A mio parere molto più caratteristica rispetto alla precedente è la meno conosciuta Casa di Don Bosco, che non avevo trovato su nessuna guida ma che ho scoperto per caso girovagando tra i vicoletti di Ronda. Qui è possibile visitare il piano terra e i giardini di una tipica casa spagnola, senza contare che dall’esterno si può godere di un ottimo punto di osservazione sul Puente Nuevo e la città antica. Il costo simbolico del biglietto è di soli 2 Euro.
Altra interessante costruzione è il Palacio de Mondragón, che ospita al suo interno il Museo Civico, con una sezione abbastanza vasta dedicata alla vita preistorica. La caratteristica più particolare dell’edificio è quella di presentare stili architettonici di diverse epoche, cosicché, oltre ai reperti archeologici conservati al suo interno, è interessante anche visitare gli ambienti nei quali sono collocati. Il costo del biglietto è qui di 3 Euro.
Una volta usciti dal palazzo ci siamo accorti che era ormai pomeriggio inoltrato e, anche per fare una sosta nelle ore più calde di luglio, ci siamo fermati in un bar poco più avanti, il “Café Mondragón”: con i suoi tavolini sistemati all’ombra ai lati di una grande piazza richiamava in pieno lo stile tipico andaluso, e i piatti che abbiamo mangiato erano semplici, ma gustosi ed economici.
Dopo esserci rifocillati, abbiamo fatto ancora un breve tratto a piedi per ammirare le mura esterne perfettamente conservate e, una volta recuperata la macchina dal parcheggio, abbiamo seguito una piccola stradina di campagna che ci ha portato ad un punto panoramico perfetto per immortalare il profilo di Ronda in tutta la sua imponenza. Sinceramente non saprei darvi indicazioni esatte su come trovarlo perché l’abbiamo scoperto un po’ per caso, però le strade qui non sono tante e sono sicura che con un po’ di intuito riuscirete ad arrivarci anche voi!
Nel pomeriggio ci siamo spostati nei dintorni di Ronda, all’incirca a mezz’ora di distanza, per visitare la Cueva de la Pileta, una grande grotta che conserva ancora alcune pitture rupestri risalenti al paleolitico. La visita alla grotta è esclusivamente guidata e molto particolare, in quanto si svolge nel buio più completo, tenendo in mano soltanto una piccola lampada ad olio portatile; il percorso non è particolarmente difficoltoso e la guida si ferma spesso nei punti più significativi della caverna. Il giro completo dura all’incirca un’ora e mezza e il biglietto d’ingresso ha un costo di 8 Euro; ovviamente qui è vietato fare foto, ma d’altronde con la poca luce che c’è sarebbe stata una missione impossibile!
Termina così il mio itinerario di Ronda in un giorno: se volete percorrerlo anche voi scoprendo la storia di questo meraviglioso paese potete affidarvi ad un tour guidato oppure partecipare ad un free tour, ovvero un giro guidato della durata di circa 2 ore senza prezzo fisso, al termine del quale è il singolo partecipante che paga l’importo che considera opportuno in base al proprio grado di soddisfazione. Altre due attrazioni della città a pagamento dove noi abbiamo scelto di non entrare sono i Bagni Arabi e la Plaza de Toros. Se questa cittadina vi è piaciuta e volete organizzare il vostro viaggio on the road, date un’occhiata al mio archivio dell’Andalusia, potreste trovare qualche altra ispirazione per la vostra vacanza!
10 Commenti
Veramente bella! In questi ultimi tempi sto sentendo molto parlare di on the road in Andalusia ed inizia a piacermi 😉
Se ne parlano tutti bene ci sarà un motivo, giusto? 🙂
Come sempre suggerimenti interessanti e ottimi spunti!
Anche se confesso che la visita della grotta al buio mi creerebbe non pochi problemi, con o senza lampada!!!
Infatti Elena quella è molto particolare! Un signore del nostro gruppo non si è sentito bene e si è fermato, l’abbiamo ripreso nel giro di ritorno!
Mi sarebbe piaciuto visitarla lo scorso anno ma senza auto era improponibile arrivarci da Siviglia 🙁
Sì da Siviglia senza auto è decisamente troppo scomodo! 🙂
Ho sempre sentito parlare bene di Ronda e ho visto foto spettacolari (come le tue d’altronde)! Anche io non amo i paesini a strapiombo, ma questo mi ispira proprio! Grazie anche per i consigli di cosa NON vedere ehhehe sempre utili! 🙂
Infatti Stefania, così si risparmia tempo sapendo già quali sono le attrazioni meno interessanti! 🙂
Ciao, ti volevo chiedere se parcheggiando in centro si attraversano zone a traffico limitato con telecamere.
Grazie
Ciao Alice, no non credo, quando siamo andati noi non abbiamo trovato zone a traffico limitato!