Nel nostro itinerario on the road della Valle della Loira, appena concluso, abbiamo come al solito inserito tanta carne al fuoco, ma di una cosa eravamo assolutamente sicuri fin dall’inizio: oltre ai castelli più famosi e visitati e alle città di più grandi dimensioni, avremmo inserito anche alcune delle realtà più piccole che piacciono a noi, quelle meno battute dal turismo di massa per intenderci. E’ così che abbiamo scoperto Saumur.
Questa cittadina bagnata dalla Loira non è di grandi dimensioni ma è ricca di storia, quindi racchiude al suo interno tesori artistici e culturali e attrazioni degne di nota, che vi consentiranno di trascorrere qui una giornata intera senza accorgervi dello scorrere del tempo che passa: ecco quindi i miei consigli su cosa vedere e fare a Saumur in un giorno.
Cosa vedere a Saumur in un giorno: attrazioni ed itinerario
Saumur si trova a metà strada tra Tours ed Angers, ed è proprio durante lo spostamento tra queste due città che l’abbiamo visitata, con tutte le valigie nel bagagliaio per raggiungere il secondo alloggio del nostro viaggio itinerante. Le attrazioni più significative si sviluppano essenzialmente su due livelli, che noi abbiamo raggiunto sempre con la macchina per ottimizzare i tempi di percorrenza, scegliendo di partire dalla parte alta, sulla quale troneggia il suo castello, che domina la città ed il fiume.
L’auto può essere lasciata gratuitamente nel parcheggio adiacente l’ingresso del Castello di Saumur, il costo del biglietto di ingresso è di Euro 8,50 e la visita è autonoma, tranne nel caso in cui si voglia raggiungere il Belvedere, per cui è prevista una visita guidata con tariffa supplementare. Per iniziare si accede al cortile, da dove si può già godere di una bella visuale dall’alto sulla città, poi si sale la scala e comincia il percorso vero e proprio.
Gli oggetti ospitati all’interno delle sale risalgono al 1829, quando tre amici di Saumur riunirono le proprie collezioni di scienze naturali, antichità e numismatica, offrendole alla città per costituire il museo municipale dell’Hotel de Ville, ma che poi vennero trasferite nel castello nel 1912, data la mancanza di spazio; quest’ultimo ha subito così un’opera di restauro dell’ala nord e di quella est per renderle adeguate alla nuova destinazione. Oggi il primo piano del castello è dedicato al Museo delle Arti Decorative, mentre il secondo accoglie il Museo del Cavallo, animale molto importante per questa zona, rinomata anche per il Cadre noir, ovvero la Scuola Nazionale di Equitazione.
Nei mesi estivi di luglio e agosto il castello è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19, e quando siamo stati noi ospitava al suo interno la mostra temporanea “Tolkien – Il Potere dell’Immaginario. Da Aubusson a Saumur, viaggio nella Terra di Mezzo”, per rendere omaggio al celebre scrittore in occasione del 50° anniversario della sua morte (evento previsto dal 3 giugno al 5 novembre 2023). Come conclusione del giro siamo scesi nei sotterranei, e per la visita completa del castello abbiamo impiegato all’incirca un’ora e mezza.
Abbiamo poi ripreso la macchina e l’abbiamo parcheggiata più in basso vicino al centro storico, dove abbiamo fatto una passeggiata a piedi per raggiungere la Cattedrale di Saint Pierre. Visto che si era fatta anche ora di pranzo, abbiamo deciso di approfittarne e di fermarci nel locale L’Annexe-Saumur, dove ci siamo saziati con un hamburger e un Croque madame, specialità francese che consiste in un toast prosciutto e formaggio sormontato da un uovo (variante del Croque monsieur senza uovo).
Con la pancia piena abbiamo di nuovo ripreso la macchina per raggiungere le altre 3 attrazioni che avevamo in programma al di fuori del centro storico, situate tutte nello stesso luogo e note con il nome collettivo di “Saumur TrogloNature”: tale appellativo deriva dalla loro particolare location, in quanto sono state ricavate all’interno di grotte troglodite, scavate nel tufo e nel gesso, cavità caratteristiche proprio di questa zona, molte delle quali sono state oggi riconvertite in cantine rupestri per la conservazione del vino.
La nostra visita è iniziata da Pierre et Lumière, dove ci stava aspettando il manager del sito che ci ha gentilmente accompagnato facendoci fare una visita guidata. Questa attrazione è assolutamente unica nel suo genere, in quanto è l’unico parco al mondo collocato sotto terra dove le miniature di monumenti della zona sono stati scolpite direttamente nei blocchi di tufo o nella roccia.
Questo sito è stato aperto nel 2000 e nasce dall’incontro e dalla passione di due uomini, Yann Bouchard, nativo di Saumur e appassionato di costruzioni, e Philippe Cormand, originario della Bretagna e che inizia a scolpire dall’età di 7 anni. Il percorso presenta una ventina di opere, che nella realtà sono stanziate su un territorio di circa 200 chilometri, ed ha richiesto 3 anni di lavoro, con più di 200 tonnellate di pietra scolpite da un solo uomo.
Nel complesso la location è veramente affascinante, ed è resa ancora più suggestiva da un sistema di illuminazione che sottolinea le opere al meglio. Alcune di esse sono più note, altre sono meno conosciute dal turismo di massa, infatti noi, nella strada successiva per raggiungere Angers, ci siamo fermati in un paio di chiesette che avevamo visto rappresentate nelle scene e che non conoscevamo.
Pierre et Lumière è aperto tutti i giorni da metà febbraio a metà novembre e nelle vacanze natalizie con orario 10-19, e sono possibili visite libere o guidate su prenotazione.
Senza spostare la macchina potrete visitare anche la seconda attrazione di quest’area, i Giardini di Puygirault, proprio adiacenti al sito precedente e realizzati nel 2018 dal giardiniere paesaggista Patrick Genty.
L’itinerario si suddivide in 14 orti e giardini, dove sono state piantate più di 1.000 tipi di coltivazioni tra verdure e piante aromatiche, in un percorso sensoriale che parte da 10.000 anni fa fino a raggiungere i giorni nostri.
I Giardini di Puygirault sono aperti tutti i giorni da inizio aprile fino a fine ottobre con orario 10-19, e si possono visitare autonomamente, con audioguida sul cellulare o con visite guidate su prenotazione.
Per accedere all’ultima delle 3 attrazioni vi conviene invece spostare la macchina nel parcheggio adiacente, perché nonostante disti soltanto 300 metri dalle precedenti, non è previsto un passaggio pedonale e la strada potrebbe risultare pericolosa. Anche il Museo del Fungo è davvero unico nel suo genere, e come Pierre et Lumière l’intero suo percorso si articola all’interno delle grotte di tufo.
Inaugurata nel 1978, rappresenta la più grande collezione di funghi selvatici in Europa con oltre 250 specie da scoprire e la prima coltivazione di funghi aperta al pubblico. Camminando nelle gallerie sotterranee, si scoprono tutte le tappe dell’evoluzione della coltura del fungo, e in alcune aree è anche possibile assaggiarne qualcuno al naturale, semplicemente cogliendolo; viene fatta anche la vendita di funghi freschi a seconda della raccolta. Il percorso termina in una vera casa troglodita che espone una collezione di oggetti tutti a forma di fungo, provenienti da più di 50 paesi diversi.
Il Museo del Fungo è aperto tutti i giorni da metà febbraio a metà novembre con orario 10-19, e sono possibili visite libere o guidate su prenotazione.
Se avete intenzione di visitare tutte e tre queste attrazioni (opzione a mio parere consigliata in quanto ognuna è unica nel suo genere), vi consiglio il biglietto cumulativo al costo di 20 Euro, che vi consentirà di risparmiare sui singoli ingressi. A livello di tempo, mettete in conto almeno 3 ore per poter vedere tutto senza troppa fretta.
Come avete potuto notare, le cose da vedere e fare a Saumur sono davvero tante, e una giornata passerà davvero velocemente! E voi? Conoscevate già questa cittadina della Valle della Loira così ricca di storia?
Vi lascio qui sotto qualche altra esperienza da fare nei dintorni: