Zurigo è stata una delle città svizzere di maggiori dimensioni che abbiamo visitato quest’estate nel corso del nostro on the road di una settimana alla scoperta della nazione: nonostante fossimo consapevoli che è famosa soprattutto come centro bancario e finanziario internazionale, abbiamo voluto ugualmente darle una possibilità provando ad esplorarla da un punto di vista più storico e culturale, indirizzandoci così principalmente verso i suoi musei. Ecco quindi i miei consigli su cosa vedere a Zurigo in due giorni, con l’indicazione di tutte le principali attrazioni da non perdere in un weekend in città.
Cosa vedere a Zurigo in due giorni: primo giorno
Il primo giorno siamo arrivati a Zurigo verso le 8,30, dopo essere partiti alle 7 da Berna in macchina: in effetti l’approccio con la città non è stato dei migliori, in quanto il traffico automobilistico era abbondante, e questo ha fatto sì che l’abbiamo subito percepita come molto popolata e caotica. Il meteo grigio e la giornata di pioggia di certo non hanno aiutato, e quello che ci è immediatamente saltato agli occhi sono stati gli alti palazzi ed i negozi costosi.
Abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio gratuito molto esterno e da lì abbiamo raggiunto con il tram la stazione, dove abbiamo ritirato la Zurigo Card, indispensabile strumento per poter visitare la città risparmiando, dal momento che vi sono inclusi i principali musei e tutti i mezzi pubblici, ottimali per spostarsi più velocemente e con meno traffico. Le card sono disponibili in due versioni, da 24 ore al costo di CHF 27 (circa 25 euro) e da 72 ore a CHF 53 (circa 46 Euro), e noi abbiamo scelto la seconda opzione dal momento che ci saremmo fermati più giorni.
La prima attrazione dove abbiamo utilizzato la Zurigo Card è stata il Museo Nazionale Svizzero, situato vicino alla stazione centrale e che ospita la più ampia raccolta sulla storia culturale della Svizzera. Già l’edificio esterno, costruito più di 100 anni fa e che ricorda un castello vero e proprio, meriterebbe di per sé una visita, ma anche le collezioni all’interno sono molto interessanti, e vi consiglio di mettere in conto almeno 2 ore piene per vederlo tutto con calma: oltre alle varie mostre permanenti, se ne affiancano periodicamente altre temporanee sempre sui temi della storia culturale.
Il nostro itinerario di Zurigo in due giorni è proseguito al Museo Rietberg, l’unico della città ad essere dedicato alle culture extraeuropee, con una raccolta di fama internazionale di opere provenienti dall’Asia, dall’Africa, dall’America e dall’Oceania. La collezione si sviluppa sui 2 piani dell’edificio principale, mentre un’altra piccola parte è ospitata nel villino all’interno dei giardini; quando siamo stati noi, era inoltre stata allestita una mostra temporanea dedicata agli specchi. Prima di lasciare il museo, ci siamo fermati a pranzare al bar del parco, con un menù a base di pollo.
La terza ed ultima attrazione della giornata è stata il Pavillon Le Corbusier, museo d’arte contemporanea ed opera finale dell’architetto svizzero Le Corbusier, riaperto ai visitatori l’11 maggio dopo essere stato recentemente ristrutturato. Da quella data, il padiglione è stato gestito come museo pubblico ed ha inaugurato con la mostra “Mon univers”, dedicata alla passione personale di Le Corbusier per il collezionismo. Solitamente, l’arte contemporanea non è il nostro genere favorito, ma questo edificio è sicuramente particolare e curioso da visitare, il giro completo si può fare in maniera autonoma e non richiede molto tempo.
Cosa vedere a Zurigo in due giorni: secondo giorno
Anche nel secondo giorno alla scoperta di Zurigo abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio gratuito sul limitare del centro storico, da dove ci siamo spostati verso la periferia del quartiere Fluntern in direzione dello Zoo che, essendo piuttosto fuori, necessita di 2 tram per essere raggiunto, con uno dei quali bisogna arrivare fino al capolinea. Lo zoo è davvero molto grande ed ospita oltre 380 specie animali da tutto il mondo in habitat semi-naturali; noi siamo arrivati alle 10 e abbiamo impiegato almeno 4 ore per riuscire a visitarlo tutto, e dal momento che si era fatta anche ora di pranzo, ci siamo fermati a mangiare nella caffetteria all’ingresso.
Nel primo pomeriggio ci siamo spostati al FIFA World Football Museum, realizzato nel 2016 e nel quale sono esposti oltre 1.000 oggetti provenienti dal mondo del calcio. Se devo essere sincera, non siamo due grandi appassionati di questo sport, ma il museo è così interattivo e tecnologico che non potevamo lasciarcelo scappare: la mostra è strutturata su due piani, si visita per prima la parte interrata dove viene proposto un filmato nel piccolo cinema, poi si sale a quello superiore con l’ascensore. Numerosi giochi per ragazzi e uno spazio dedicato ai più piccoli rendono l’intero complesso particolarmente adatto alle famiglie.
Per terminare la nostra seconda giornata alla scoperta di Zurigo, ci siamo dedicati ad un suo tesoro nascosto, il Museo dell’Orologio, uno dei principali musei privati al mondo dedicati all’orologeria che si trova in Bahnhofstrasse 31, il rinomato viale dello shopping, al di sotto di una gioielleria di lusso. Il museo è stato creato nel 1971 quando Theodor Beyer decise di aprire al pubblico la sua collezione privata, che vanta circa 300 reperti che spaziano dal 1400 fino ai giorni nostri: l’esposizione è di piccole dimensioni, ma gli orologi sono davvero di pregio e molto particolari.
Dedicare due giorni alla scoperta di Zurigo ci ha così consentito di rivalutare questa città che ad un primo impatto può sembrare fredda ed asettica: considerate inoltre che i suoi musei sono veramente tanti (soltanto nella Zurigo Card ne sono compresi ben 42!), quindi sono sicura che non faticherete a trovarne parecchi di vostro gradimento! Oppure potreste decidere di visitarla da un punto di vista diverso, scegliendo un tour con crociera sul lago.
Vi lascio qui sotto qualche consiglio per altre esperienze da fare a Zurigo:
2 Commenti
Molto interessante questo post su Zurigo, una città che visito abbastanza spesso visto che il mio ragazzo vive proprio lì, tra l’altro vicino allo zoo, ma non l’ho ancora visitato. Non conoscevo, invece, il padiglione de Le Corbusier, quindi me lo segno per visitarlo a dicembre quando tornerò su in Svizzera per l’Immacolata 🙂
Allora sono contenta di averti dato qualche nuovo spunto, visto che sarai a Zurigo abbastanza spesso!