Torino, pur essendo una città di grandi dimensioni, non mi ha dato l’idea di essere anche particolarmente trafficata o caotica.
Forse molti torinesi che ci vivono abitualmente potranno non essere d’accordo, ma da turista sono riuscita a spostarmi tranquillamente sia nelle zone del centro storico interdette alle auto, sia lungo i numerosi portici che fiancheggiano molte delle strade principali.
Tuttavia, se siete stanchi del solito andirivieni di macchine e pedoni, una soluzione che fa al caso vostro c’è, e porta il nome di Parco del Valentino.
Il Parco del Valentino è il grande polmone verde di Torino, appena ai margini del centro storico lungo le rive del fiume Po.
Nei suoi 550.000 mq di giardino (delimitati indicativamente dai due ponti Umberto I e Principessa Isabella sul Po), si mescolano tranquillamente turisti e cittadini, i primi traendo beneficio dall’ombra dei viali alberati, i secondi approfittando delle piste ciclabili che percorrono tutta l’area facendo jogging o pedalando.
Progettato nella seconda metà dell’Ottocento dal paesaggista francese Barillet-Deschamps, il Parco del Valentino raggiunge le sue dimensioni attuali nel 1911, e nel 1961 si arricchisce del Giardino Roccioso, realizzato per ospitare la mostra floreale in occasione del centenario dell’Unità d’Italia.
Dal punto di vista scultoreo, di notevole impatto visivo è la Fontana dei Mesi, la grande vasca realizzata alla fine dell’Ottocento sulla quale si affacciano 12 statue raffiguranti i mesi e le stagioni.
All’interno del parco si trovano anche due splendidi tesori del patrimonio artistico di Torino: il Castello del Valentino e la Rocca ed il Borgo medievale.
Cosa vedere al Parco del Valentino: il Castello del Valentino
Il Castello del Valentino fu edificato fra il 1630 ed il 1660, e divenne la dimora preferita di Maria Cristina di Francia, la quale era solita organizzarvi feste, tornei e anche battaglie fluviali. Si devono a lei l’ampliamento dell’antico palazzo e le ricche decorazioni delle sale del piano nobile.
Dopo aver conosciuto varie destinazioni d’uso, il Castello è diventato in epoca recente sede della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Per questo motivo, gli orari di visita agli interni sono davvero molto ridotti, infatti noi ci siamo dovuti limitare ad ammirare la sua bella facciata esterna dalle sbarre della cancellata all’ingresso.
Per chi fosse interessato, il Castello è accessibile unicamente il primo ed il terzo sabato del mese, con due visite guidate alle 10 e alle 11,30; la prenotazione va fatta tramite il sito ufficiale ed è obbligatoria, il giro completo dura un’ora.
Cosa vedere al Parco del Valentino: il Borgo medievale
Altro angolo davvero suggestivo del Parco del Valentino è il Borgo medievale, una fedele ricostruzione di case e botteghe dell’epoca, inaugurata durante l’Esposizione Generale del 1884. Qui sembra davvero di tornare indietro nel tempo, e se siete fortunati potrete anche incontrare dei simpatici scoiattoli che si lasceranno avvicinare in cerca di qualcosa da mangiare.
Tutti gli edifici, le piazze e le chiese del piccolo complesso si ispirano a 40 località piemontesi e valdostane realmente esistenti, tra le quali Alba, Pinerolo o Mondovì, solo per citarne alcune tra le più famose.
L’ingresso al borgo è sempre libero e gratuito.
Cosa vedere al Parco del Valentino: la Rocca medievale
La Rocca medievale, invece, si può visitare solamente con visite guidate, ed ha un costo di 6 Euro (è invece gratuita se siete in possesso della Torino+Piemonte Card).
All’interno di questa fortezza, posta in posizione sopraelevata rispetto al resto del borgo, sono state riprodotte le stanze di una dimora signorile del XV secolo. La cura dei dettagli e dell’arredamento fa sì che non si noti neppure la differenza tra realtà e finzione, e sembra davvero di trovarsi in un castello originale dell’epoca.
Tutti gli utensili e gli arnesi utilizzati nella quotidianità dell’epoca sembrano essere sistemati a regola d’arte per dare l’idea di un castello vivo, ancora abitato nonostante il passare di centinaia di anni.
Il giro comprende almeno una decina di sale sontuosamente decorate e la visita dura poco meno di un’ora.
Il Parco del Valentino è a mio parere una delle mete imperdibili se visitate questa città per la prima volta: su tre volte che sono andata a Torino, sono sempre passata da queste parti. In inverno mostra il suo fascino suggestivo e discreto alle poche persone che lo attraversano, ma è in estate che il parco tira fuori il meglio di sé, con famiglie festanti e gruppi di tutte le età che si perdono allegramente nelle tante attività che questa immensa area verde sa offrire.
Insomma, il Parco del Valentino rappresenta davvero una degna conclusione del mio itinerario a piedi per le vie del centro. Vi lascio qui sotto qualche altra esperienza da fare a Torino:
4 Commenti
Anche a me, spesso e volentieri, parlano male di Torino e invece guarda che meraviglia!
Sarà anche una città caotica ma secondo me nasconde tanta bellezza!
Ciao Elena, ah sì, ti avevano parlato male di Torino? La mia opinione è del tutto diversa, a me è piaciuta davvero molto, anche per le belle Residenze Sabaude nei suoi dintorni di cui parlerò nel prossimo articolo! Io in 3 volte che sono stata non sono ancora riuscita a vedere tutto quello che questo territorio offre! 🙂
Io abito giusto a due passi dal parco del Valentino 🙂 Gli scoiattoli negli anni stanno diventando sempre più aggressivi, praticamente ora ti chiedono il pizzo in noccioline o pezzi di panini per sederti in santa pace! Alla tua completissima descrizione aggiungerei solo che per cogliere il meglio del parco è preferibile visitarlo nei giorni lavorativi perché nel fine settimana è sempre molto affollato, specialmente il Villaggio Medievale
Ciao Paola, non ero a conoscenza di questa mutazione degli scoiattoli! 🙂 Se dovessi tornare mi porterei sicuramente qualcosa per poterli sfamare!