Ci penso spesso, e la provincia di Ferrara, a mio avviso, non è troppo conosciuta per chi viene da lontano: chi proviene al di fuori dell’Emilia Romagna, si sofferma prevalentemente sul centro storico del capoluogo ferrarese, dedicandole una giornata intera o qualche ora a seconda della disponibilità, senza lasciarsi distrarre dalle immediate vicinanze. Questa premessa non vale invece per noi, che abitiamo quasi equidistanti tra questo territorio e la città di Bologna, e i dintorni di Ferrara rappresentano una buona occasione per gite in giornata, quando non abbiamo troppa voglia di allontanarci o di guidare a lungo. Ecco quindi i consigli di una quasi local su cosa vedere in provincia di Ferrara, alla scoperta di luoghi ancora lontani dal turismo di massa.
Visitare i dintorni di Ferrara: consigli su cosa vedere
1) Comacchio
Comacchio è probabilmente il luogo di interesse più conosciuto della provincia di Ferrara, distante poco più di mezz’ora di macchina dal capoluogo. Questo paese è famoso per essere una città lagunare, e la sua fitta rete di canali gli hanno valso l’appellativo di “Piccola Venezia”, vista la somiglianza in scala ridotta con la Serenissima.
Il suo centro storico ha origini antichissime e conserva ancora intatto l’aspetto originario: il suo monumento più importante è il complesso architettonico dei Trepponti, con le sue imponenti scalinate e crocevia di quattro canali, che una volta costituiva la porta fortificata della città per chi proveniva dal mare lungo il canale navigabile.
Comacchio si presta molto bene per un piacevole giro di domenica pomeriggio, ma quello che in molti forse non sanno è che sul suo territorio si trovano anche alcuni interessanti musei da visitare, come il Museo del Delta Antico, in pieno centro storico, o la Manifattura dei Marinati, nell’immediata periferia. Spostandovi verso i suoi dintorni, potreste aggiungere al vostro itinerario anche la Casa Museo Remo Brindisi, dedicata al celebre pittore italiano, a Lido di Spina.
Per ammirare il suo dedalo di ponti da una prospettiva diversa, vi consiglio di venire qui di sera per la Festa di Halloween, manifestazione molto sentita da parte di tutto il borgo, in occasione della quale i canali si riempiono di persone mascherate e decorazioni a tema horror.
Se volete scoprire le principali attrazioni di Comacchio nel dettaglio, vi lascio il mio articolo Cosa vedere a Comacchio e dintorni in un giorno: visita ai suoi musei.
2) Delizie Estensi
Le Delizie Estensi sono il vero tesoro nascosto della provincia di Ferrara, residenze una volta sfarzose fatte costruire dalla casata d’Este, che risalgono soprattutto al periodo del Ducato di Ferrara, quando comprendeva anche i territori di Modena e Reggio Emilia. Queste dimore hanno simboleggiato il principale collegamento tra Ferrara e il suo Delta del Po, imponendosi non solo come luoghi di divertimento e di svago, ma rivestendo anche un ruolo di fondamentale importanza in quanto sedi decentrate del governo.
Purtroppo, ai nostri giorni, di tutto questo sfarzo non rimane che un lontano ricordo: delle 53 residenze originarie, la maggior parte sono oggi scomparse o in rovina, abbandonate nelle campagne ferraresi senza essere adeguatamente messe in risalto a livello turistico, pur essendo state inserite dall’Unesco nella lista dei patrimoni dell’umanità. Altre ancora sono di proprietà privata o visitabili soltanto in rare occasioni.
Le Delizie Estensi in provincia di Ferrara meglio conservate ed accessibili anche all’interno sono attualmente solo 4, e noi le abbiamo visitate tutte con varie gite fuoriporta domenicali: il Castello Estense della Mesola nell’omonimo paese, la Delizia di Belriguardo a Voghiera, la Delizia del Verginese a Gambulaga di Portomaggiore e Palazzo Schifanoia, l’unica a trovarsi nel centro storico di Ferrara.
Se non avevate mai sentito parlare di queste dimore, vi lascio da leggere il mio articolo dettagliato Delizie Estensi da visitare: itinerario in provincia di Ferrara.
3) Abbazia di Pomposa
L’Abbazia di Pomposa ed il Museo Pomposiano sono un complesso monastico che si trova a Codigoro, piccolo centro distante all’incirca 45 minuti da Ferrara in direzione dei lidi ferraresi. Entrambe queste attrazioni rientrano nell’elenco dei musei statali dell’Emilia Romagna visitabili gratuitamente la prima domenica del mese, ed è proprio in questa occasione che ne abbiamo approfittato per visitarli.
L’origine dell’Abbazia risale ai secoli VI-VII, quando sorse un insediamento benedettino sull’Insula Pomposia, un’isola boscosa circondata da due rami del fiume e protetta dal mare, da cui deriva il suo nome. Dopo l’anno Mille cominciò la sua stagione di maggior splendore e divenne un centro monastico fiorente, votato ad una vita di preghiera e lavoro, pur accogliendo anche illustri personaggi dell’epoca. Dal punto di vista artistico, all’interno della chiesa spiccano uno dei cicli di affreschi di ispirazione giottesca più preziosi di tutta la provincia ed il bellissimo pavimento a mosaico con intarsi di preziosi marmi collocati tra il VI e il XII secolo, mentre all’esterno rimarrete sicuramente colpiti dallo svettante campanile a fianco della stessa.
Se volete conoscere la nostra visita nel dettaglio, vi invito a leggere l’articolo completo Musei statali gratuiti a Ferrara: Abbazia di Pomposa e Museo Pomposiano.
4) Cento
Cento è un comune in provincia di Ferrara famoso soprattutto per il suo carnevale, che avevamo già avuto modo di conoscere qualche anno fa in quell’occasione, rimanendo colpiti soprattutto per i grandi carri di cartapesta che al loro passaggio sembrano sfiorare i balconi delle strette vie del centro.
Siamo però ritornati in una domenica primaverile per visitare il Giardino dei Giganti, bel parco artistico unico nel suo genere, creato dall’artista Marco Pellizzola grazie alla collaborazione di numerosi studenti dell’Accademia delle Belle Arti.
L’idea innovativa è stata l’installazione di grandi sculture a mosaico, concepite sia come opere d’arte da ammirare che come aree gioco da poter vivere ed utilizzare, tra le quali spicca il merlo di 13 metri adagiato su una piccola collina, sicuramente il più fotografato. Dal 2006 il parco è liberamente fruibile da tutti senza limiti di orario.
Cento è anche soprannominata “la piccola Bologna” grazie ai suoi portici e al suo centro storico che ricordano tanto il capoluogo dell’Emilia Romagna.
5) Tresigallo
Tresigallo è una località nota anche con l’appellativo di Città Metafisica, che forse ad un primo impatto non amerete troppo come è capitato a noi, ma che secondo me almeno una volta nella vita andrebbe visitata per le sue particolarità architettoniche.
La cittadina godette di una particolare notorietà durante il fascismo, e tra le due guerre venne attuata la sua trasformazione su impulso dell’allora Ministro dell’Agricoltura e Foreste Edmondo Rossoni, che la portò ad essere completamente progettata a tavolino e ricostruita con architetture razionaliste, che la resero una delle città di fondazione tipiche dell’epoca, come Predappio Nuova o alcune zone di Forlì.
Oggi Tresigallo è uno dei pochi esempi rimasti di “città ideale” del XX secolo, e da allora l’aspetto urbanistico e architettonico non ha subìto alterazioni particolari nel tempo; nel 2004 la Regione Emilia Romagna l’ha inserito nel circuito delle Città d’Arte d’Italia.
Queste sono le mie idee su cosa vedere in provincia di Ferrara per una gita fuori porta o anche un bel weekend lungo da quelle parti, voi ne conoscevate già qualcuna o ne avete altre da propormi?