In questi ultimi fine settimana, abbiamo avuto varie occasioni per esplorare in maniera più approfondita il centro storico della nostra città, Bologna, grazie soprattutto all’ausilio della Bologna Welcome Card, indispensabile strumento per scoprire le sue attrazioni più importanti risparmiando. Fra queste, è compresa anche la visita a Palazzo Fava, che in questo periodo ospita la mostra dedicata a Vivaldi, celebre compositore e violinista italiano di fama mondiale.
Devo ammettere che noi non siamo grandi intenditori o appassionati di musica classica, ma cercando qualche immagine su Internet non ho potuto fare a meno di rimanere colpita dai colori e dalle tecniche innovative utilizzate per allestire la mostra e, visto che ci stiamo ormai avviando alla sua conclusione, non ho perso tempo e sono andata a visitarla non appena ho avuto una domenica libera.
Eventi a Bologna: visita alla mostra di Vivaldi a Palazzo Fava
“Vivaldi. La mia vita, la mia musica” è il titolo completo della mostra dedicata al grande compositore, allestita nelle sale di Palazzo Fava dal 24 maggio al 3 novembre 2019 e prodotta da Emotional Experiences S.r.l. e da Genus Bononiae – Musei nella città.
L’allestimento vuole raccontare in maniera inedita la vita e le opere del “Prete Rosso”, così chiamato per via della sua chioma fulva, raccontando il grande compositore non solo a chi è già appassionato di musica classica, ma cercando di raggiungere un pubblico più vasto e variegato, che magari si avvicina a questo genere per la prima volta: per fare questo, la narrazione non si limita al lato professionale del compositore, ma sviscera il suo lato più umano e personale, ancora oggi non troppo conosciuto.
Si comincia dall’infanzia e si passa attraverso la fase del sacerdozio, per continuare con gli anni di insegnamento di musica presso l’Ospedale della Pietà di Venezia (dove erano ospitati gli orfani della città) e con i successi internazionali, fino ad arrivare all’oblio che coprì per quasi due secoli la sua musica e alla riscoperta della sua opera da parte di Ezra Pound, saggista e traduttore statunitense: un vero e proprio vortice di emozioni nel quale arte e vita si intrecciano inestricabilmente. La dimensione profondamente umana con cui si racconta in questa mostra spettacolo mette in risalto l’uomo piuttosto che l’artista, e riesce ad avvicinarlo davvero a tutti.
Alla dimensione intima del racconto, si contrappongono, anche se in maniera omogenea, le moderne tecniche di videomapping, che sembrano quasi sfondare le pareti oltrepassando i singoli ambienti, trasportando i visitatori all’interno di un grande spettacolo immersivo fatto di luci, colori e musica. Proprio come è successo a noi, non si potrà non restare affascinati dalla capacità che la tecnologia ha di mostrare la musica di Vivaldi attraverso le immagini.
La mostra può essere visitata autonomamente, e nel biglietto di ingresso è compresa l’audioguida gratuita, che alterna momenti di voce narrante ad altri di pura musica: nella parte iniziale del percorso, è la voce di Anna Maria, piccola orfanella dell’Ospedale della Pietà, ad introdurre il visitatore alla vita di Vivaldi, mentre nelle sale del Piano Nobile viene sostituita da quella inconfondibile di Giancarlo Giannini, celebre attore e doppiatore italiano. Quest’ultimo interpreta un Vivaldi ormai anziano, giunto al termine delle stagioni della sua vita, che ci regala una confessione amicale ed intima nella quale trapela un’appassionata dichiarazione d’amore verso la musica, per la quale ha combattuto per tutta la sua esistenza con una seria forma di asma.
Il percorso si snoda attraverso le sale più importanti del Piano Nobile di Palazzo Fava: la Sala Carracci, dove vengono proposte le immagini di un Vivaldi bambino; la Sala Rubianesca, che ospita la ricostruzione di un teatro d’epoca, durante l’esecuzione delle opere; a seguire, la Sala Giasone, ultima tappa della mostra, che lascia spazio ad un trionfo di musiche ed immagini spettacolari, che si muovono in crescendo fino all’acme finale.
Durante la nostra visita, abbiamo visto anche alcune coppie con figli, in quanto il percorso è reso fruibile anche per i più piccoli: sono infatti a disposizione audioguide ad hoc per i bambini, con testi adattati, che permetteranno anche a loro di intraprendere il viaggio alla scoperta delle musiche immortali di uno dei più grandi compositori di tutti i tempi.
Il costo per il biglietto di ingresso alla mostra di Vivaldi è di 15 Euro, ed è scontato al 50% con la Bologna Welcome Card. Io ve la consiglio assolutamente, ma affrettatevi: avete ancora tempo fino al 3 novembre 2019!
Vi lascio qui sotto anche qualche consiglio per altre esperienze da fare a Bologna: