Gubbio è un grazioso centro di media grandezza dell’Umbria settentrionale, situato proprio ai piedi del Monte Ingino, meta assolutamente imperdibile che abbiamo inserito in uno dei tanti itinerari on the road fatti in questa regione, non troppo distante dalla nostra Emilia Romagna. Questo borgo ha la capacità di racchiudere fra le sue mura e nei suoi vicoli tutta la bellezza tipica e discreta del Medioevo, ed il suo aspetto così caratteristico è rimasto pressoché immutato nel corso degli anni. In questo articolo vi racconto del nostro itinerario a piedi per Gubbio, ideale per chi ha un giorno o mezza giornata da dedicarle, ma adattabile anche a chi ha poche ore a disposizione.
Cosa vedere a Gubbio in un giorno: itinerario a piedi
Il nostro itinerario di Gubbio è cominciato da Piazza Quaranta Martiri, ampio piazzale in cui abbiamo lasciato la nostra auto, dedicato alle 40 vittime eugubine uccise dai tedeschi nel 1944. Questa zona è uno dei punti più bassi della città, e da qui si può avere già una prima visuale di insieme del borgo che si distende verso l’alto sulle pendici del Monte Ingino.
Sulla piazza si affaccia la duecentesca Chiesa di San Francesco, dove il Santo andò a rifugiarsi dopo essere scappato da casa, anche se bisogna evidenziare il fatto che nel borgo esiste un secondo edificio con un nome molto simile, la Chiesa di San Francesco dei Muratori (o della Pace), collegata ad un celebre episodio in cui San Francesco venne a patti con un lupo che terrorizzava la cittadina di Gubbio. Noi siamo entrati nella prima chiesa, che è gratuita, mentre la seconda ha un biglietto di ingresso e orari e giorni di visita più ristretti rispetto alla precedente.
Non lontano dal parcheggio si trova anche un’area archeologica perfettamente conservata, nella quale spiccano i resti del Teatro Romano, risalente al I secolo e che poteva contenere fino a 6.000 spettatori, e il vicino Antiquarium, dove sono esposti vari reperti provenienti da una domus romana e alcuni mosaici facenti parte dell’antica muratura e della pavimentazione. L’ingresso è a pagamento.
Dalla Chiesa di San Francesco si inizia a salire fino alla Piazza Grande, che si intravede già sullo sfondo ed è ritenuta uno dei punti d’interesse principali del paese, cuore pulsante del centro storico e diventata famosa anche sul piccolo schermo perché sono state girate qui molte scene delle celebre fiction Don Matteo. Nel corso della salita, lungo via XX Settembre, fermatevi anche per una breve visita alla Chiesa di San Giovanni Battista, caratterizzata da una facciata gotica accompagnata da una torre campanaria romanica.
Ai lati di Piazza Grande si fronteggiano due edifici molto importanti per la storia del borgo: il primo è il bel Palazzo dei Consoli, imponente costruzione dalla facciata squadrata fondata nel 1332. Il suo portale di ingresso, preceduto da una scalinata a ventaglio, è un maestoso esempio di stile gotico, e le sale interne sono oggi sede del Museo Civico di Gubbio e della Pinacoteca.
Proprio dall’altro lato della piazza si trova il Palazzo Pretorio (o del Podestà), edificato verso la metà del Trecento e di dimensioni molto più ridotte, oggi sede degli uffici del Comune.
E’ interessante sapere che tra i due palazzi si svolge, nell’ultima domenica di maggio, il tradizionale Palio della Balestra tra i balestrieri di Gubbio e della città toscana di Sansepolcro, che continua ininterrottamente dal XV secolo, evento a cui noi abbiamo preso parte proprio in questo borgo in terra toscana.
Se l’argomento e la manifestazione vi interessano particolarmente, non perdetevi l’Esposizione Permanente della Balestra situata all’interno di Palazzo del Bargello, edificio trecentesco importante esempio di architettura gotica umbra, oggi sede della Società dei Balestrieri.
Di fronte a questo palazzo si trova anche la Fontana dei Matti, piccola opera scultorea in pietra legata ad una curiosa tradizione: si narra infatti che si possa prendere la “patente di matto” girando per tre volte intorno alla vasca, bagnandosi con la sua acqua. Il procedimento deve essere fatto alla presenza di un eugubino se non siete del posto, e la patente ufficiale si richiede all’Associazione Maggio Eugubino, impegnata nella salvaguardia delle tradizioni della cittadina umbra (anche se i negozi di souvenir circostanti ne vendono delle copie). Da qui, Gubbio si è aggiudicata l’appellativo di “Città dei Matti“.
Questa simpatica consuetudine sembra derivare dall’ancora più celebre Festa dei Ceri, l’evento folkloristico più popolare di Gubbio: chi vi partecipava per 3 volte consecutive, infatti, poteva richiedere una sorta di cittadinanza onoraria. La manifestazione si svolge il 15 maggio di ogni anno, e prevede che tre imponenti ceri (pesanti strutture in legno e cartapesta a forma di prismi sovrapposti) siano trasportati di corsa fino alla Chiesa di Sant’Ubaldo, traguardo in salita della processione. In questa giornata migliaia di turisti si radunano in città, affollando le vie del centro storico.
Per arrivare ad un altro monumento imperdibile di Gubbio, il Duomo, bisogna salire ancora: da Piazza Grande ci si inerpica per la salita di via Galeotti lungo una serie di gradini, oppure si può prendere il comodo ascensore gratuito che conduce fino in cima. L’edificio, dedicato ai Santi Giacomo e Mariano, venne fatto costruire nel 1229 e poi ingrandito un secolo più tardi; la sua facciata è molto semplice, ma l’interno, in stile gotico, è riccamente decorato e custodisce parecchi dipinti di alcuni autori del Cinquecento. L’ingresso è libero e gratuito.
Durante la discesa potrete godere di una bella vista panoramica di Gubbio, nonché di un notevole scorcio sulla parte alta di Palazzo dei Consoli.
Ma oltre ai monumenti principali non perdetevi neppure una passeggiata libera tra i vicoli del borgo, con i suoi caratteristici sali e scendi; in particolare vi consiglio di percorrere via XX Settembre, che dal centro vi condurrà fino alla medievale Porta Romana, attraversando la quale vi troverete di fronte alla piccola Chiesa di Sant’Agostino, che conserva ancora tracce di affreschi risalenti alla fine del 1200.
Cosa vedere a Gubbio in inverno: un paio di proposte
Questo itinerario di Gubbio è stato fatto in estate, ma siamo ritornati in questo suggestivo borgo per ammirarlo anche con l’atmosfera del periodo natalizio, quando viene allestito sulle pendici del Monte Ingino l’Albero di Natale più grande del mondo: di questo, e dell’affascinante percorso de “Le vie del Presepe” vi avevo già parlato in maniera dettagliata nel mio articolo precedente su cosa vedere a Gubbio in inverno.
E voi? Avevate giù visitato questo borgo dell’Umbria?