Il Canton Ticino è una delle zone più a sud della Svizzera, situata appena a nord di Como, e famosa perché qui si parla principalmente italiano pur trovandosi al di là del confine; per la sua posizione geografica, ha rappresentato il primo approccio che abbiamo avuto con questa nazione, oltre alla conclusione del nostro on the road di una settimana. Siamo così riusciti a dedicarle due giorni all’andata, soggiornando una notte a Bellinzona, la sua capitale, e uno al ritorno, fermandoci per una tappa intermedia prima di ripartire alla volta di Bologna. Ecco quindi tutti i miei consigli per un itinerario del Canton Ticino di 3 giorni, nei quali siamo riusciti a mescolare natura, cultura e parchi tematici.
Pronti a scoprire cosa fare in questa verdissima terra?
Itinerario del Canton Ticino: un’escursione immersi nella natura
La mattina del primo giorno siamo partiti come al solito da Bologna di buon’ora, per riuscire ad arrivare a Bellinzona verso le 10, perché ci aspettava una giornata piena ma un po’ diversa rispetto ai miei soliti standard o a quello di cui scrivo abitualmente sul blog: avremmo infatti affrontato un trekking in mezzo alla natura, il cui scopo era raggiungere un Ponte Tibetano sospeso nel vuoto. Noi abbiamo cercato di approcciarci ad uno dei percorsi più semplici, ma il Bellinzonese, nella parte compresa fra la città e il fiume Ticino, è una terra ricca di itinerari escursionistici, alcuni dei quali anche impegnativi o da dividere in più giornate.
Abbiamo lasciato la macchina direttamente nel parcheggio del Ponte Tibetano, che da esso dista all’incirca 45 minuti di camminata in mezzo ai boschi; il percorso non è particolarmente faticoso, ma vi consiglio di prendervela con calma se siete poco allenati come me, perché è caratterizzato da un continuo sali e scendi.
Il Ponte Tibetano è di recente costruzione, infatti risale soltanto al 2015, ed ha una lunghezza di 270 metri ed un’altezza di 130 dal fondovalle: riuscire a raggiungerlo è stata per me una grande soddisfazione, così come quella di attraversarlo senza soffrire di vertigini, anzi godendomi l’esperienza e facendo foto e video al panorama circostante!
Proseguendo lungo il Ponte Tibetano si accede ad altri luoghi di interesse della zona, ma noi abbiamo scelto di tornare indietro e di riprendere la macchina per spezzare le tappe, onde evitare di dover fare un ritorno a piedi troppo lungo, anche se abbiamo incontrato varie persone che invece facevano il percorso per intero, in quanto tutte le attrazioni visitate in questo nostro itinerario sono collegate fra loro.
Lasciata l’auto nel parcheggio dell’acquedotto, siamo saliti lungo il sentiero “El Löri”, per raggiungere la Chiesa di San Bernardo, inserita fra i 5 monumenti d’importanza nazionale presenti nel Bellinzonese. Alla meta si arriva in circa 25 minuti di cammino, ma devo ammettere che in questo caso la salita è stata piuttosto impegnativa per me, perché alquanto ripida e con gradini molto alti. La fatica è stata però ricompensata dalla bellezza della piccola chiesa, le cui pareti interne sono quasi interamente decorate con affreschi perfettamente conservati e dai colori ancora brillanti.
Dalla Chiesa di San Bernardo abbiamo proseguito a piedi per altri 10 minuti per raggiungere Curzútt, un piccolo paese montano che testimonia l’unico nucleo dell’antico comune di Monte Carasso sopravvissuto allo scorrere del tempo. Da qui, abbiamo fatto il percorso a ritroso per andare a recuperare la macchina, ma volendo è possibile raggiungere questo luogo comodamente con la teleferica, che dal fondovalle prevede tre fermate: Curzùtt (605 m), Pientina (1’000 m) e Mornera (1’380 m).
Itinerario del Canton Ticino: visita a Bellinzona e ai suoi 3 castelli
Dopo aver completamente dedicato il primo giorno ad attività all’aperto ed in mezzo alla natura (con grande gioia dei miei muscoli che hanno continuato a farmi male per tutta la parte iniziale del viaggio!), siamo ritornati per il secondo ad un itinerario più culturale e un po’ meno faticoso, con un giro a piedi per il centro storico di Bellinzona e una visita ai suoi 3 castelli, che rappresentano anche le attrazioni più importanti della cittadina stessa. Importante strumento per scoprirli al meglio è il Bellinzona Pass, di cui ci siamo muniti subito all’Ufficio del Turismo, e che consente di avere buone riduzioni sui biglietti acquistati singolarmente, oltre che includere anche l’accesso al Museo Villa dei Cedri (solo in determinate occasioni).
Come primo castello della giornata abbiamo inserito Castelgrande, visto che è proprio in centro e quindi il più comodo come posizione, e siamo arrivati all’ingresso puntuali alle 10, orario della sua apertura. Abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio coperto e da Piazzetta della Valle siamo saliti con un comodo ascensore, visitando per prima la parte museale all’interno del castello, dopo aver assistito ad un breve filmato introduttivo.
Il giro delle mura esterne, su cui svettano la Torre Nera e la Torre Bianca, può invece essere fatto anche senza biglietto: si accede dalla Torre Nera (sulla quale però non si sale perché è adibita ad Escape Room) e da un breve camminamento si arriva a quella Bianca, sulla quale invece si può salire per ammirare il panorama che da qui è veramente mozzafiato.
Per la visita completa di Castelgrande abbiamo impiegato all’incirca un’ora e mezza.
Da qui ci siamo spostati al Castello di Montebello, che sorge sull’omonimo colle ad una novantina di metri sopra il livello della città, dominando dall’alto Castelgrande; noi l’abbiamo raggiunto a piedi, con una passeggiata di circa 15/20 minuti in salita.
Per prima abbiamo visitato la mostra del museo all’interno della torre, dalla quale si arriva al Belvedere in alto, e da quest’ultimo si ammira uno splendido panorama nonostante sia chiuso da finestre. Ridiscesi, abbiamo fatto il giro del camminamento delle mura, che una volta chiudevano l’antico borgo sino ad incontrare quelle che scendevano dal colle di S. Michele, e che, ancora oggi, rimangono quasi intatte sui due rami che proteggevano i fianchi del fortilizio.
Il terzo ed ultimo castello della giornata è quello di Sasso Corbaro, raggiungibile in circa 30/40 minuti di cammino dal precedente, anche se noi abbiamo scelto di ridiscendere verso il centro di Bellinzona e raggiungerlo più comodamente in macchina, che abbiamo lasciato in un parcheggio gratuito proprio di fronte all’ingresso.
Fra tutti, il Castello di Sasso Corbaro è quello dalla forma più geometrica e compatta, secondo i canoni della tipica fortezza sforzesca in cui le masse murarie sono ridotte all’essenziale. Anche qui il pezzo forte è il panorama, visto che la struttura si trova a 230 metri sopra al livello della città, e il nostro tour è consistito come per le attrazioni precedenti in una visita alla piccola mostra interna e ad una passeggiata successiva lungo le mura.
Terminato l’itinerario dei 3 castelli, ci siamo avviati a Villa dei Cedri, che ospita il Museo Civico ed è compresa anch’essa nel Bellinzona Pass, pur sapendo che l’avremmo trovata chiusa, in quanto apre soltanto in alcune date e in occasione di mostre temporanee: ci siamo così limitati ad un giro nel suo parco esterno.
Itinerario del Canton Ticino: tour della Svizzera alla Swissminiatur
Non contenti di aver esplorato il Canton Ticino dal punto di vista sia naturalistico che culturale, abbiamo trovato un’altra idea per il terzo giorno, ovvero quella dei parchi a tema: in particolare, nel nostro viaggio di ritorno verso Bologna, ne abbiamo visitato uno fra i più conosciuti di questa zona, la Swissminiatur, fermandoci per una tappa intermedia nella località di Melide, sulle rive del Lago Ceresio.
Swissminiatur è stata inaugurata il 6 giugno 1959 e quest’anno festeggia i suoi primi 60 anni: da allora, si è ampliata fino ad occupare una superficie di 14.000 mq, dove i visitatori possono ammirare oltre 120 modelli in scala 1:25 dei più famosi edifici e monumenti della Svizzera, animati da ferrovie, battelli e funicolari in movimento.
Questa attrazione è sicuramente imperdibile per chi viaggia con bambini, ma anche a noi adulti è piaciuta molto, e ci ha ricordato molto la nostrana Italia in Miniatura; inoltre ci siamo molto divertiti a segnare sulla guida con l’elenco di tutti i modellini i luoghi svizzeri che abbiamo già visitato e quelli che ancora ci mancano, come promemoria per i nostri viaggi futuri in questa verdissima nazione! Se siete interessati a visitare questa meraviglia potete acquistare i biglietti online qui.
Si conclude così il nostro itinerario del Canton Ticino in 3 giorni, ma non quello nel resto della Svizzera di cui ho già iniziato a parlarvi e che completerò con i prossimi articoli!
2 Commenti
E’ da tempo che ho in mente di visitare il Canton Ticino e i castelli di Bellinzona, adesso mi hai fatto venire ancora più voglia!
E’ un itinerario che merita davvero Sara! Spero che tu riesca ad andarci al più presto!