Che amassimo gli on the road come modalità di viaggio prediletta, non è più un segreto per nessuno ormai: ma quest’anno direi che ci siamo proprio superati, raggiungendo in macchina perfino la Danimarca, per iniziare ad esplorare con essa l’Europa del Nord che ancora ci mancava completamente. A dire il vero la scelta è stata dettata anche dai prezzi degli aerei su Copenhagen che avevano iniziato a salire in maniera vertiginosa, tuttavia ripiegare sull’auto non è stato per noi un sacrificio, ma una buona occasione per inserire una tappa tedesca sia all’andata che al ritorno, in modo da spezzare il primo e l’ultimo giorno, piuttosto impegnativi in termini di chilometri.
Il nostro giro itinerante è cominciato dalla parte meridionale della nazione, raggiunta dopo aver attraversato Austria e Germania, e alla quale abbiamo dedicato 3 giorni pieni; ecco quindi tutte le tappe che abbiamo seguito nel nostro tour della Danimarca del Sud in macchina, con alcuni consigli e considerazioni su quali inserire e quali invece possono essere saltate se avete meno tempo a disposizione.
Itinerario della Danimarca del Sud in macchina: primo giorno
Abbiamo varcato il confine tedesco-danese subito dopo pranzo, e la prima tappa del nostro itinerario alla scoperta della Danimarca del Sud in macchina è stata il Dybbøl Mølle, il mulino più grande dell’intera zona, divenuto anche simbolo nazionale per essersi trovato al centro delle violenti battaglie del 1848 e del 1864: in entrambi i casi, la struttura è stata completamente distrutta e in seguito ricostruita. Al suo interno, è stato allestito un museo per raccontarne la storia, che però noi non abbiamo visitato, limitandoci ad una passeggiata nelle aree esterne. Noterete comunque che i mulini sono una costruzione assai tipica del paesaggio danese, e questo è stato solo il primo di una lunga serie, anche se probabilmente il più significativo a livello storico.
Il Dybbøl Mølle si trova ad appena tre chilometri da Sønderborg, tranquilla cittadina e nostra seconda tappa della giornata. In realtà in questo paese non ci sono molte attrazioni degne di nota da visitare, così ci siamo limitati ad una passeggiata lungo la riva e a qualche breve incursione nelle sue stradine più interne, fino a raggiungere il castello nella zona del porto, che però abbiamo visitato solo da fuori perché dai resoconti delle guide sembrava essere piuttosto spoglio. Attualmente, ospita solo in certi periodi alcune mostre di arte contemporanea, e al momento del nostro passaggio, alcuni operai stavano allestendo davanti al suo piazzale una piccola sagra gastronomica che si sarebbe tenuta in serata, ma alla quale non abbiamo potuto partecipare per spostarci a Rendbjerg, il paese dove avremmo alloggiato per quella notte.
Itinerario della Danimarca del Sud in macchina: secondo giorno
A livello di Patrimoni Unesco, la Danimarca non è così florida come l’Italia, e all’interno del suo territorio nazionale ne conta soltanto 7, di cui 3 proprio nella parte meridionale, che noi siamo andati a scoprire il secondo ed il terzo giorno del nostro itinerario in macchina delle zone del Sud.
Il primo di questi è il paese di Christiansfeld, fondato nel 1773 dalla minoranza religiosa della Chiesa della Moravia, e rimasto praticamente inalterato da allora. Il centro storico è chiuso al traffico, e dovrete parcheggiare l’auto nelle sue vicinanze, i parcheggi non saranno difficili da trovare e sono tutti gratuiti. Noi siamo arrivati prima delle 9 e l’atmosfera era davvero surreale, la gente in giro era quasi inesistente e la maggior parte di essa erano cittadini del luogo che stavano allestendo anche qui alcuni stand per la serata; di turisti, noi e praticamente nessun’altro.
In questo modo ci siamo goduti con un’atmosfera d’altri tempi questo piccolo paese, progettato per rappresentare l’ideale urbano protestante, e quindi tutto costruito attorno alla piazza centrale con la chiesa. L’architettura è minimalista e disadorna, con edifici a uno o due piani in mattoni gialli e con tetti di tegole rosse; molti di essi sono oggi ancora in uso e sono sempre di proprietà della comunità locale della Chiesa della Moravia. Il giro completo del centro di Christiansfeld vi occuperà all’incirca un’oretta.
Il secondo sito Unesco della giornata si trova invece a Jelling, dove ci siamo spostati per vedere le pietre runiche incise risalenti all’epoca dei Vichinghi, custodite in due teche di vetro nel cimitero davanti alla chiesa. La visita a questo sito non vi porterà via molto tempo, ma volendo potrete integrarla con una breve passeggiata intorno alla chiesa, seguendo il percorso della moderna installazione che, attraverso l’uso di sottili pilastri di cemento bianchi, è nata con lo scopo di riprodurre il perimetro della palizzata di legno originale.
Da qui ci siamo poi spostati a Kolding, il nucleo più importante della zona a circa una trentina di chilometri, per visitarne l’attrazione più conosciuta, il Koldinghus, il suo spettacolare castello situato proprio nel centro del paese.
Portato a termine nel lontano 1268 da Christoffer I, venne più volte ampliato e ricostruito, soprattutto in seguito al catastrofico incendio del 1808 che lo ridusse in macerie; è grazie all’apporto della gente locale, che nel 1890 decise di risanarlo e di adibirlo a museo, che noi siamo ancora in grado di visitarlo oggi. Su tutta la struttura spicca il massiccio torrione, dove è possibile salire per ammirare dall’alto il panorama del lago su cui affaccia il castello.
Molti degli ambienti della fortezza sono oggi stati restaurati secondo un’ottica più moderna, adibendoli anche a laboratori o sale conferenze; quando l’abbiamo visitato noi, abbiamo avuto la fortuna di poter ammirare anche la mostra temporanea “Lo Splendore del Potere” (dal 6 maggio al 21 ottobre 2018), dove erano esposti i gioielli più preziosi indossati dalla famiglia reale.
Il costo del biglietto per il Koldinghus è di 125 DKK in alta stagione (poco meno di 17 Euro), ed il castello è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17; i ragazzi fino ai 18 anni entrano gratis.
Itinerario della Danimarca del Sud in macchina: terzo giorno
Il terzo giorno alla scoperta della Danimarca del Sud in macchina è iniziato con un’attrazione naturalistica alquanto particolare, il Parco Nazionale del Mare dei Wadden, sito Unesco famoso per l’alternanza delle maree. Noi in realtà abbiamo fatto soltanto una piccola incursione in quest’area immensa, perché non avevamo tempo per le gite giornaliere sui trattori, utilizzati appositamente per contrastare il mutare del livello delle acque; abbiamo così lasciato la macchina nell’ultimo parcheggio disponibile e abbiamo percorso un tratto di strada a piedi, tornando indietro quando abbiamo visto che il terreno cominciava a a bagnarsi.
Verso ora di pranzo ci siamo diretti al centro storico di Ribe, ridente cittadina piena di negozietti e turisti, dove abbiamo ricominciato a sentire parlare italiano dopo alcuni giorni; il motivo principale della nostra visita era in realtà la Cattedrale, conosciuta anche come Chiesa di Nostra Signora, l’unica di ordine romanico in tutta la Danimarca.
Questo edificio si presenta molto particolare al suo esterno, con stili e colori assai differenziati fra loro; è interessante notare come anche le due torri non siano simmetriche, dal momento che una delle due, dopo essere crollata la notte di Natale del 1283 uccidendo molte persone all’interno della chiesa, è stata poi ricostruita in mattoni.
L’ingresso alla Cattedrale è libero, mentre è a pagamento il museo del piano superiore (che noi non abbiamo visitato); i parcheggi del centro storico sono gratuiti per le prime due ore.
Per terminare la giornata abbiamo fatto un giro per la cittadina di Esbjerg, che però non vi consiglio in quanto piuttosto anonima; il punto di interesse maggiore si trova invece sul mare, nelle sue immediate vicinanze, e consiste in un’installazione moderna di quattro enormi giganti bianchi seduti a contemplare l’orizzonte (e per questo conosciuta con il nome di “Men At Sea”). Sedendovi sui piedi di uno di questi, vi garantisco che vi sentirete davvero minuscoli!
Poco lontano da Esbjerg potrete visitare anche il Faro di Blavand (ingresso a pagamento a poco più di 5 Euro), costruito vicino una bella spiaggia bianca lungo la quale si può anche intraprendere un percorso alla scoperta di alcuni bunker risalenti al periodo della guerra (noi ci siamo fermati al primo).
Itinerario della Danimarca del Sud in macchina: consigli su dove alloggiare
Durante i nostri tre giorni in giro per la Danimarca del Sud in macchina, abbiamo cambiato alloggio praticamente ogni volta, provando varie tipologie di sistemazione, ma la seconda sera abbiamo deciso di trattarci particolarmente bene all’Hotel Koldingfjord, un signorile 4 stelle di Kolding.
L’imponente edificio, suddiviso oggi in svariate dépendances, venne costruito fra il 1907 ed il 1911 con la finalità di sanatorio per i bambini affetti da tubercolosi, e per i successivi 50 anni la struttura ha svolto un ruolo fondamentale nella lotta contro questa terribile malattia. In epoca moderna, è stato invece riadattato e ha modificato la sua destinazione, trasformandosi in uno dei migliori hotel e centri congressuali della Danimarca.
Inutile dire che la nostra camera era grande e spaziosa, il letto ultra comodo ed il bagno ampio e pulitissimo, dal momento che tutte le 132 stanze dislocate nelle varie strutture sono dotate di tutti i comfort moderni affinché agli ospiti non manchi davvero nulla. L’albergo si trova al termine di una strada chiusa che confluisce in un piccolo molo privato, lungo il quale i clienti possono passeggiare, correre, o adagiarsi comodamente sugli sdrai a godersi un po’ di meritato relax (che è poi quello che ho fatto io!).
Anche all’interno dell’albergo non manca davvero nulla, e sarete davvero indecisi se dedicarvi ad un tuffo in piscina, un’immersione nel caldo della sauna, leggere un buon libro in biblioteca o disputare una bella partita di biliardino con gli amici. In realtà le cose da fare sarebbero talmente tante che ci si potrebbe rifugiare qui almeno una settimana, un vero peccato averci trascorso una notte soltanto!
L’Hotel Koldingfjord è provvisto anche di ristorante interno, che noi però non abbiamo provato, e la mattina vi propone un’abbondante colazione che sono sicura riuscirà a soddisfare i gusti di tutti.
Se anche voi volete prenotare un soggiorno da sogno, i contatti di riferimento per l’hotel sono i seguenti:
Hotel Koldingfjord
Fjordvej 154
DK-6000 Kolding
Telefono: +45 7551 0000
Email: hotel@koldingfjord.dk
Per prenotazioni: clicca qui
In questo itinerario di 3 giorni della Danimarca del Sud in macchina non abbiamo visitato le attrazioni più importanti della nazione, ma di sicuro siamo riusciti ad entrare in contatto con la sua parte meno turistica. Assolutamente consigliato se anche voi volete raggiungere le zone meno battute dalla folla, e se per un po’ non volete incontrare altri italiani!
6 Commenti
Quanto sono belli questi paesini danesi con stili molto diversi, adoro sia le casette colorate di Sønderborg sia le case in mattoni di Ribe 🙂 Io avrei fatto la gita giornaliera sui trattori nel parco ma capisco che non si ha tempo per fare tutto.
In effetti quando li ho visti ci sarei anche salita volentieri, ma non ce la facevamo proprio! 🙁
Che meraviglia, io amo l’Europa del Nord! In Danimarca sono stata solo a Copenhagen per adesso…
Noi, visto che avevamo un bel po’ di tempo a disposizione, abbiamo pensato di girarcela tutta! 🙂
Che posti meravigliosi avete visitato !! Il Nord Europa mi attira tantissimo. Ho visitato le capitale del Baltico in crociera e ci ho lasciato un pezzettino di cuore. I giganti sono veramente un’attrazione in cui devo portare mio figlio !!
Anche a me questa prima incursione nell’Europa del Nord è piaciuta davvero molto…vedremo se riuscirò a farne qualcun’altra senza far passare troppo tempo! 🙂