Chi legge questo blog già da un po’ di tempo lo sa, appena possiamo ci piace organizzare un bell’on the road, soprattutto in estate quando abbiamo almeno due settimane di ferie a disposizione: qualche anno fa abbiamo suddiviso i nostri quindici giorni fra due nazioni diverse, dedicando la prima parte del viaggio alla Repubblica Ceca (alla scoperta di Praga e dei suoi dintorni) e la seconda alla zona occidentale della Germania. In questo articolo, mi concentrerò su quest’ultima, raccontandovi nel dettaglio il nostro itinerario della Sassonia in macchina della durata di 6 giorni totali con base Dresda, il suo capoluogo, di cui vi avevo già parlato nel dettaglio in un post precedente.
Pronti a scoprire insieme a me questa zona ancora non troppo turistica della Germania?
Cosa vedere in Sassonia: itinerario in macchina nei dintorni di Dresda
Giorno 1 (15/08): proprio nel giorno di Ferragosto abbiamo lasciato Praga per dirigerci verso Dresda, facendo una tappa intermedia subito dopo il confine tedesco per visitare la Fortezza di Königstein.
Questa roccaforte, conosciuta anche con il nome di Bastiglia sassone, è famosa per essere una delle più grandi fortificazioni costruite in cima a una collina in Europa, in quanto è costituita da ben 50 edifici collegati fra loro, all’interno dei quali vengono oggi allestite le mostre permanenti del museo, tutte visitabili con il biglietto di ingresso cumulativo.
La Fortezza di Königstein è stata per secoli utilizzata come prigione statale, e trasformata dal 1955 in un museo storico e militare all’aperto.
Terminata la visita a questa attrazione, abbiamo raggiunto il nostro alloggio a Dresda in circa 45 minuti di macchina.
Giorno 2 e 3 (16/08 – 17/08): le due giornate successive sono state interamente dedicate al centro storico di Dresda, prima di iniziare ad esplorare l’indomani i suoi immediati dintorni.
Per scoprire le principali attrazioni che abbiamo visitato, vi lascio il mio articolo dettagliato Visitare Dresda in due giorni: itinerario a piedi nella capitale della Sassonia.
Giorno 4 (18/08): il quarto giorno del nostro on the road in Sassonia è cominciato da Meißen, cittadina a nord di Dresda distante poco più di mezz’ora di macchina dal capoluogo e famosa in tutto il mondo per la sua produzione di porcellana.
Già in lontananza, si possono scorgere i suoi due simboli che si stagliano netti sul profilo del centro storico: il Duomo e il Castello di Albrechtsburg.
Il Duomo, costruito tra il 1250 ed il 1410 e dedicato ai Santi Giovanni e Donato, rappresenta una delle cattedrali di stile gotico-germanico più riccamente decorate della nazione, si affaccia sulla Domplatz e conserva al suo interno i sepolcri della dinastia dei Wettin (conti, duchi e principi elettori tedeschi).
Ma la vera sorpresa di questo paese è stato il Castello di Albrechtsburg, assolutamente imperdibile se siete da queste parti: realizzato nel 929 in legno, venne ricostruito come residenza dei principi-elettori fra il 1471 ed il 1524, diventando il primo castello in stile tardo gotico della Germania. Nonostante fosse stato concepito a scopo difensivo, non venne mai utilizzato con questa funzione, e nel 1710 Augusto il Forte installò al suo interno la prima manifattura di porcellana d’Europa. La produzione continuò fino al 1863, anno in cui cominciò un grande restauro di tutte le sale, per riportarle al loro aspetto gotico originale e rimuovere i gravi danni che erano stati causati dalla produzione industriale. Nel 1873, le pareti delle stanze furono ulteriormente impreziosite da murales raffiguranti gli eventi storici del castello, e gli ambienti vennero arredati con mobili, pavimenti e caminetti tipici dell’epoca.
La visita è autonoma, dura all’incirca un’ora e in alcuni punti del percorso vi verrà chiesto di indossare delle grandi ciabatte morbide sopra le vostre scarpe per non rovinare il parquet.
Usciti da qui, abbiamo continuato a passeggiare liberamente per i vicoli di questa graziosa cittadina fino all’ora di pranzo, quando ci siamo spostati verso la seconda tappa della giornata, Moritzburg, a circa una ventina di minuti di auto; questa località è famosa soprattutto per il suo castello, che abbiamo iniziato ad ammirare dall’esterno fermandoci a fare un pic-nic nel parco proprio di fronte, immortalando il suo particolare profilo completamente circondato dalle acque, anche se purtroppo la sua facciata principale era perlopiù in ristrutturazione.
Il Castello di Moritzburg si trova infatti su un isolotto in mezzo ad un laghetto artificiale, e vi si accede percorrendo un lungo viale; eretto nel 1542 e riconvertito nel 1723 in palazzo dedicato alla caccia e ai divertimenti, questo edificio è in stile barocco ed è caratterizzato da 4 torri color ocra di forma cilindrica su ogni angolo.
Noi abbiamo cominciato il nostro tour dalle sfarzose sale interne, nelle quali è stato allestito il Museo del Barocco con mobili e porcellane originali, poi ci siamo dedicati alla visita del parco: all’interno di questo si trova un altro edificio, la Fasanerie (o Castello del Piccolo Fagiano), un grazioso palazzo dagli interni in stile rococò che ospita oggi un museo di ornitologia. In questa zona dei giardini, in fondo ad un piccolo porticciolo, si trova l’unico faro della Sassonia, completamente dipinto di rosa, al quale però non si può accedere internamente a causa di lavori di ristrutturazione.
Da Moritzburg abbiamo ripreso la macchina e in poco più di dieci minuti abbiamo raggiunto l’ultima tappa della giornata nei dintorni di Dresda, il Castello di Wackerbarth, signorile tenuta di campagna composta da un palazzo e da una casa estiva, il Belvedere, circondati entrambi da un giardino barocco ed immersi nelle vigne, dalla cui uva vengono prodotti il vino e lo spumante tipici della Valle dell’Elba. Dal momento della costruzione, questa location è stata utilizzata per celebrare feste sontuose, e ancora oggi è l’ideale per eventi e ricevimenti.
Giorno 5 (19/08): il quinto giorno del nostro itinerario on the road è stato dedicato interamente al Castello di Pillnitz, residenza estiva di molti sovrani sassoni, situata nell’omonimo ex villaggio che divenne poi parte del comune di Dresda, venendo trasformato in un suo distretto; qui i punti di interesse da visitare sono molti, e avendo una giornata completa a disposizione, abbiamo deciso di goderci il giro con una certa calma.
Nel vasto parco esterno si alternano giardini in stile inglese, olandese e cinese, ognuno con i rispettivi padiglioni in cui ammirare ulteriori fioriture: particolarmente degni di nota sono l’Orangerie e il Padiglione delle camelie giapponesi (dove questi fiori possono essere ammirati a partire da febbraio) e la Casa delle Palme, con piante provenienti da Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda. Quest’area così estesa possiede anche un attracco privato sul fiume Elba, e in una delle parti al coperto è possibile ammirare la Elbgondel, l’imbarcazione vermiglia appartenuta a Federico Augusto detto il Giusto.
Il complesso del Castello di Pillnitz è costituito da tre edifici principali: il Wasserpalais situato sul lungofiume, il Bergpalais posto sul fianco della collina e il Neues Palais, che li collega sul lato est. Al loro interno, sono ospitati il Museo delle Arti Decorative e il Museo del Castello, dedicati alle arti e mestieri sassoni ed europei del XVII e XVIII secolo, e allestiti nelle stanze storiche di entrambi i palazzi.
Giorno 6 (20/08): il sesto giorno siamo purtroppo ripartiti per tornare a casa, ma sulla strada del ritorno abbiamo fatto un’ultima tappa in Sassonia, per visitare il Castello di Augustusburg, dimora di caccia costruita fra il 1568 ed il 1572 sopra la collina dell’omonima città.
Al suo interno sono presenti varie esposizioni, come il Museo della Motocicletta, il Museo degli animali da caccia e ornitologico o il Museo delle Carrozze, allestite nelle sale più imponenti del castello; oltre a queste, nel percorso di visita, è possibile accedere anche alle prigioni, con alcuni strumenti di tortura, e alla Casa delle Fontane, struttura del cortile esterno a protezione del pozzo.
Abbiamo dedicato a questa attrazione 2 ore e mezza abbondanti.
Questo nostro itinerario della Sassonia in macchina di sei giorni si è rivelato davvero un ottimo modo per scoprire una parte di Germania non ancora troppo intaccata dal turismo di massa, non pensate anche voi?