Qualche anno fa, per il viaggio on the road estivo, abbiamo scelto di fare un itinerario della Tuscia in macchina essenzialmente per due motivi: innanzitutto, volevamo esplorare una zona del centro Italia che ancora non conoscevamo (e il Lazio ci è sembrato l’ideale per non passare in auto troppe ore) e, oltre a questo, eravamo alla ricerca di una meta low cost, e anche questa seconda caratteristica è stata ampiamente soddisfatta, soprattutto considerando il fatto che non abbiamo prenotato con largo anticipo. In questo post, vi illustro nel dettaglio tutte le nostre tappe, e vi racconto cosa non perdervi nella Tuscia viterbese in una settimana.
Cosa vedere nella Tuscia: itinerario di una settimana in macchina
Giorno 1 (17/08): partiti da Bologna di buon’ora come al solito, abbiamo raggiunto in appena 3 ore la prima tappa della giornata e del nostro viaggio, che coincideva anche con uno dei luoghi più particolari ed insoliti dell’intera Tuscia: il Parco dei Mostri di Bomarzo, conosciuto anche come Sacro Bosco.
La caratteristica di questo grande giardino è quella di essere ornato da numerose sculture in basalto raffiguranti animali mitologici, divinità e mostri; l’intera opera venne commissionata dal principe Pier Francesco Orsini nel corso del XVI secolo, ed è dedicata alla compianta moglie Giulia Farnese.
Il giro completo del parco ci ha tenuti impegnati almeno un’ora e mezza, e da lì ci siamo spostati nel vicino borgo di Vitorchiano, raggiungibile in appena un quarto d’ora di macchina. Questo raccolto agglomerato di case si erge tranquillo sulla cima di uno sperone di tufo, protetto da una cinta muraria con un unico ingresso in corrispondenza di Porta Romana, che rappresenta il solo accesso al centro medievale del paese. Passeggiando tranquillamente, abbiamo trascorso un’oretta nell’esplorazione dei suoi vicoli.
Da Vitorchiano abbiamo poi raggiunto le sponde del Lago di Vico, dove avremmo alloggiato per l’intera settimana.
Giorno 2 (18/08): la nostra seconda giornata alla scoperta della Tuscia è stata interamente dedicata al suo capoluogo di provincia, Viterbo, che necessita di più tempo rispetto ai piccoli borghi limitrofi per essere scoperto in maniera approfondita, oltre al fatto che alla visita del suo centro storico abbiamo aggiunto anche quella al Santuario della Madonna della Quercia, che dista da questo un paio di chilometri.
Per maggiori approfondimenti, vi lascio il mio articolo completo Cosa vedere a Viterbo in un giorno: le 5 attrazioni da non perdere.
Giorno 3 (19/08): il terzo giorno del nostro on the road in Tuscia è stato invece dedicato, al contrario del precedente, unicamente ai suoi borghi più caratteristici, riuscendo ad inserirne tre nella nostra tabella di marcia.
Il primo di questi è stato Bagnaia, dove non ci siamo soffermati sul suo centro storico ma ci siamo concentrati su una delle attrazioni più spettacolari di tutta la zona, ovvero Villa Lante, famosa soprattutto per i suoi curatissimi giardini all’italiana, abbelliti in ogni loro angolo da fontane e giochi d’acqua, e di cui vi avevo già parlato in maniera più approfondita nell’articolo Visita a Villa Lante di Bagnaia: alla scoperta dei dintorni di Viterbo.
Da Bagnaia ci siamo spostati al secondo borgo della giornata, Soriano nel Cimino, ad un quarto d’ora di macchina, suggestivo paese dai vicoli abbelliti con murales colorati; tutti i percorsi convergono nella parte più alta del centro storico, sul quale svetta l’imponente Castello Orsini, principale luogo di interesse di questo comune.
La nostra giornata si è poi conclusa a Vignanello, piccolo borgo distante meno di 15 minuti di macchina da Soriano nel Cimino, sviluppato intorno a Castello Ruspoli, l’attrazione più importante del centro storico.
Giorno 4 (20/08): anche il nostro quarto giorno in Tuscia è cominciato come il precedente da una delle attrattive più importanti della zona, il Palazzo Farnese nel comune di Caprarola, considerato una delle più prestigiose opere del tardo Rinascimento italiano, di cui vi avevo già parlato in maniera approfondita nel mio precedente articolo Visita al Palazzo Farnese di Caprarola, una delle meraviglie del Lazio.
Nel primo pomeriggio ci siamo spostati e in appena 10 minuti di auto abbiamo raggiunto e visitato il piccolo borgo di Ronciglione, mentre sul finire della giornata ci siamo rilassati sulle sponde del Lago di Vico.
Giorno 5 (21/08): anche il giorno successivo è stato dedicato ai borghi medievali della Tuscia, partendo da San Martino al Cimino, famoso soprattutto per la sua Abbazia Cistercense, che lo domina dall’alto ed è situata sulla cima di una significativa salita, ma anche per il Palazzo Doria-Pamphili, dai sontuosi ambienti interni ma aperto soltanto in rare occasioni.
In tarda mattinata abbiamo raggiunto Tuscania, a mio parere uno dei luoghi imperdibili se state scoprendo la Tuscia on the road: la visita all’intero paese si estende su due livelli, uno più basso sul quale si sviluppa il centro abitato vero e proprio, e uno più alto, il colle San Pietro, dove si stagliano in tutta la loro bellezza le chiese di San Pietro e di Santa Maria Maggiore, i veri tesori medievali di questo territorio.
Nel pomeriggio, abbiamo approfittato ancora una volta della vicinanza al Lago di Vico per qualche ora di relax.
Giorno 6 (22/08): il sesto giorno è quello in cui abbiamo macinato più chilometri in auto, visto che abbiamo raggiunto in quasi un’ora Tarquinia, spostandoci verso la zona del litorale, per visitare la sua celebre Necropoli etrusca, alla quale abbiamo dedicato un paio d’ore; incluso nel biglietto cumulativo (al costo di € 10,00 per due siti), è anche il Museo Archeologico in centro città.
Da Tarquinia ci siamo spostati al di fuori della Tuscia vera e propria, sconfinando nella provincia di Roma per continuare il nostro itinerario e raggiungere la Necropoli della Banditaccia di Cerveteri; anche qui esiste un biglietto cumulativo, che al costo di € 8,00 consente l’accesso anche al Museo Archeologico nel centro storico del paese. Il giro della necropoli è libero con audioguida gratuita, mentre le due tombe sono accessibili con visita guidata ed introdotte da un filmato.
Giorno 7 (23/08): nell’ultimo giorno intero a nostra disposizione, abbiamo esplorato altri due borghi dei dintorni di Viterbo, ovvero Sutri, famoso anch’esso per la sua necropoli e per i percorsi naturalistici che si possono fare nei suoi dintorni, e Nepi, conosciuto soprattutto per le sue “case torri”, massicce costruzioni a pianta quadrata realizzate con blocchi di tufo.
E nel pomeriggio, ultima mezza giornata di svago sulle sponde del lago!
Giorno 8 (24/08): viaggio di ritorno
Questo è stato il nostro itinerario della Tuscia in macchina di una settimana, ma se siete da queste parti vi consiglio di inserire assolutamente anche il borgo di Civita di Bagnoregio, conosciuto come il Paese che muore, che noi abbiamo visitato in un’altra occasione, sulla strada di ritorno da un viaggio a Napoli.
E voi? Conoscevate già questa zona ancora non troppo turistica nei dintorni di Viterbo?