Chi mi conosce o legge già da un po’, sa che le vacanze di mare non sono proprio le mie preferite: se posso scegliere, infatti, vado a colpo sicuro con un bell’on the road in qualche nuova nazione europea. Ma ogni tanto è giusto concedersi qualche giorno di meritato relax, cosa che ho fatto durante la mia settimana trascorsa in Sardegna, anche se devo ammettere che, per non annoiarmi troppo, alla classica vacanza di mare ho alternato qualche bella gita nell’entroterra.
Uno dei veri pezzi forti della zona che abbiamo esplorato, ovvero il Nord e la Costa Smeralda, è sicuramente il tour all’Arcipelago della Maddalena, che noi abbiamo conservato proprio per l’ultimo giorno di permanenza in attesa che smettesse di soffiare il Maestrale, nel quale ci siamo purtroppo imbattuti ad inizio settembre. Questa gita infatti, prevede di stare buona parte della giornata in barca, quindi vi consiglio di partire (se ne avete la possibilità) con mare calmo e poco vento, al fine di evitare spiacevoli malesseri. La nostra pazienza è stata per fortuna ripagata, e abbiamo potuto goderci una splendida giornata di sole.
Itinerario dell’Arcipelago della Maddalena: come raggiungerlo e dove imbarcarsi
L’Arcipelago della Maddalena si compone di 7 isole: Maddalena e Caprera sono le due principali e le uniche abitate, collegate tra loro da un istmo artificiale, alle quali si affiancano Santo Stefano, Spargi, Budelli, Razzoli e Santa Maria, più piccole e disabitate.
Il porto principale dal quale imbarcarsi è Palau, da dove ogni giorno partono una serie di imbarcazioni dirette all’Arcipelago della Maddalena: noi siamo arrivati abbastanza presto per scegliere la barca che ci ispirava di più, visto che ognuna ha capienza, orari di partenza e ritorno ed itinerari leggermente diversi. Alla fine abbiamo optato per la motonave e devo dire che siamo stati molto contenti della nostra scelta: si parte alle 10,15 e si ritorna alle 17,30, si mangia a bordo un buon piatto di pennette con i gamberi e la guida era molto simpatica e competente. Abbiamo visto che c’era anche la possibilità di noleggiare gommoni molto più piccoli da 8/10 persone, forse avremmo avuto più libertà di movimento ma il prezzo cresceva notevolmente, e noi ci siamo trovati molto bene anche su una barca con più passeggeri. Se volete potete prenotare qui il vostro tour:
Itinerario dell’Arcipelago della Maddalena: le tappe del nostro tour
La prima parte dell’itinerario dell’Arcipelago della Maddalena si svolge sull’imbarcazione costeggiando l’isola di Santo Stefano, sulla quale si possono ammirare delle belle ville costruite in armonia con la natura che le circonda, contrariamente a quello che è accaduto a Porto Cervo e Porto Rotondo, dove gli elementi naturali sono stati interamente stravolti dal cemento. Anche alcuni vip vengono qui per trascorrere le loro vacanze in tranquillità, come dimostra ad esempio l’imponente residenza fatta costruire da Mia Martini.
Successivamente si fa tappa alla celebre Spiaggia Rosa di Budelli, che però è inaccessibile e si può solo fotografare dalla barca: queste restrizioni si sono rese necessarie in quanto i turisti depredavano la sua sabbia, che stava progressivamente perdendo il tipico colore rosa. Purtroppo, questa colorazione particolare si nota già oggi molto meno rispetto al passato. L’isola è abitata soltanto da una persona, ovvero dal custode.
Abbiamo poi proseguito verso le famose Piscine Naturali, dove l’acqua assume una tonalità incredibile di colori, dall’azzurro turchese al blu acceso. Qui c’era la possibilità di tuffarsi in quelle acque cristalline direttamente dalla barca, ma il bagno era consigliato solo a chi sapeva nuotare molto bene, a causa dei fondali profondi. Peccato, non era il mio caso…
Chi non si era tuffato dalla barca poteva poi recuperare all’isola di Santa Maria, dove è prevista una sosta sulla sua spiaggia di un’ora e mezza. La sabbia qui è bianca e molto fine e l’acqua trasparente invitava a fare un bagno, ma proprio non ce l’ho fatta: vi avevo infatti già accennato di come l’acqua in Sardegna non sia proprio calda, ma qui era davvero ghiacciata! Qualche temerario in barca con noi si è tuffato, ma la maggior parte dei turisti si è accontentata di sdraiarsi e prendere il sole come abbiamo fatto noi.
Verso l’una si pranza a bordo della barca con un piatto di pennette ai gamberi e volendo si possono anche comprare secondi piatti (cozze a 10 Euro e gamberoni al sale a 15) e bibite e gelati di ogni tipo. Ad ogni modo, con le pennette passano a fare il bis e vi assicuro che con quelle ci si riempie abbondantemente! Il nostro pranzo è stato ulteriormente rallegrato da uno spettacolo simpatico, in quanto abbiamo assistito ad uno stormo di gabbiani che ha iniziato a seguirci volando a bassa quota e a mangiare direttamente dalle mani di alcuni turisti: impossibile non immortalare l’esperienza con alcune foto!
Nel pomeriggio abbiamo fatto la seconda tappa a Cala Corsara sull’isola di Spargi, anche qui di circa un’ora e mezza; prima di attraccare la guida ci ha mostrato alcune rocce dalle forme particolari, come la roccia del Bulldog, il profilo della Strega e Lo Stivale, detto anche piccola Italia.
Cala Corsara è una bella spiaggia mista di sabbia bianca e sassi, dove ci si può fermare a prendere il sole o immergersi nelle sue acque cristalline: per chi vuole c’è anche un percorso da fare a piedi che consente di ammirare la cala dall’alto in tutto il suo splendore. Al porticciolo si trova inoltre un piccolo banchetto di souvenir che vende conchiglie lucidate portafortuna e animaletti come gufi o tartarughe realizzati unicamente con queste. Non sono riuscita a resistere e una piccola tartaruga è venuta a casa con me ad alimentare la mia personale collezione!
Risaliti in barca abbiamo costeggiato l’isola della Maddalena e Caprera: per chi vuole visitare queste due isole anche all’interno c’è la possibilità di caricare la macchina su appositi traghetti sempre a Palau ed accedere con tranquillità alle loro spiagge. Nell’ultimo tratto della navigazione siamo riusciti anche a vedere la particolare roccia dell’Orso.
Siamo infine rientrati al porto di Palau alle 17,30, puntualissimi.
Devo proprio ammetterlo, questo itinerario dell’Arcipelago della Maddalena è piaciuto moltissimo anche a me, nonostante non sia una grande appassionata di mare e vita da spiaggia: proprio per questo motivo, mi sento di consigliarlo assolutamente a chiunque venga in Sardegna!
26 Commenti
Ma che paradiso è l’arcipelago della Maddalena? Tutta la Sardegna ha panorami e paesaggi meravigliosi, che non possono lasciare indifferenti, nemmeno chi ama poco la vita di mare
Ester
Non hanno lasciato indifferente neppure me che non sono proprio per la vita da spiaggia! 🙂
Che mare meraviglioso! Quanto è bella la nostra Italia 🙂 Neppure le vacanze di solo mare sono le mie preferite ma offrono l’occasione anche per fare escursioni in barca oppure passeggiate nelle natura perciò mi fare volentieri una settimana in Sardegna proprio in questa zona.
Ti posso assicurare che alla fine una settimana in quella parte della Sardegna passa davvero in fretta! 🙂
Sempre bella la Sardegna, direi un ever green, la Maddalena è stupefacente.
Peccato invece che Budelli abbia perso il suo meraviglioso tocco di rosa.. A certa gente taglierei le manine..
Infatti, un vero e proprio reato… 🙁
son stata in Sardegna anni fa ma non nella zona della Maddalena… assolutamente da tornarci
La Maddalena è stata una delle escursioni che ho preferito nel corso della mia settimana al nord!
Mi vergogno a dirlo ma la Sardegna è l’unica regione italiana che non ho ancora visitato. Devo assolutamente rimediare. Grazie per questo articolo dettagliato
Anche a me mancano del tutto bellissime regioni del Sud Italia e me ne vergogno un po’! 🙂
che voglia di fare un bagno in quelle bellissime piscine naturali, l’acqua è splendida!
L’acqua è davvero cristallina, anche se un po’ troppo fresca! 🙂
il mare della Maddalena, uno spettacolo difficile da spiegare, bellissimo il vostro giro!
Uno spettacolo anche per me che non amo troppo la vita da mare!
Quel mare è pazzesco. Non sono ancora stata in Sardegna, ma credo si arrivato il momento di pianificare un viaggio sull’isola.
Purtroppo non sono un’amante delle barche e dei traghetti e devo organizzare bene il viaggio.
Lì purtroppo il modo migliore per visitare le varie isole è proprio il traghetto…cmq se l’è cavata bene anche il mio ragazzo che soffre il mal di mare, quindi direi che è abbastanza fattibile per tutti! 🙂
Anche noi abbiamo fatto lo stesso giro qualche anno fa, chissà se era proprio la stessa motonave, visto che non ricordo il nome, ma anche noi avevamo una guida simpaticissima e avevamo mangiato un bel piatto di pasta a bordo! Sul mare invece non avevamo avuto problemi di temperatura, nonostante fosse giugno e quindi ancora non caldissimo, ma quello dipende tanto dalla percezione personale secondo me!
Ciao Anna, chissà magari era davvero la stessa nave! 🙂
L’Arcipelago della Maddalena è un sogno! Il tuo itinerario lo feci da piccola con i miei genitori, ma i colori del mare e la bellezza selvaggia dei luoghi e delle calette mi è rimasta fortemente impressa negli occhi e nel cuore. Con questo tuo post mi hai fatto rivivere quei momenti, e un fortissimo desiderio di tornarci <3
Allora sono contenta di averti fatto rivivere certe emozioni così importanti Valentina! 🙂
direi che questo luogo è un incanto e le tue foto me ne hanno fatto innamorare! bellissimo reportage, grazie
Grazie Alessandra, concordo, è veramente un luogo da sogno!
Che bellissimi ricordi mi hai fatto tornare! Alla Maddalena sarò andata vent’anni fa e me la ricordo come un paradiso! Purtroppo non potrei fare il bellissimo giro che avete fatto, perchè soffro di mal di mare… BUUUU!!!
Ti dirò Francesca, anche il mio ragazzo soffre il mal di mare però questo giro è riuscito a farlo senza problemi…chissà, magari potrebbe essere fattibile anche per te! 🙂
Penso sia tra i mari più belli in cui io sia mai stata! Mi ricordo ancora nell’86 quando ero una bambina e i miei mi portarono sulla famosa spiaggia rosa (sempre con una gita in barca). All’epoca era ancora accessibile ma le persone col sacchetto a raccattare la sabbia me le fece notare mia mamma. Peccato proprio!
Infatti Elisa, un vero e proprio reato! 🙁