A Viterbo eravamo già stati qualche anno fa, inserendo questa città all’interno di un itinerario della Tuscia di una settimana, ma, avendo soltanto un giorno a disposizione del nostro on the road, non eravamo entrati all’interno delle sue attrazioni, limitandoci ad un giro esterno di vie e palazzi. Qualche settimana fa abbiamo invece deciso di tornare e di dedicarle il tempo necessario, regalandoci un bel weekend lungo nel Lazio, ed in questo articolo vi racconto del nostro itinerario di Viterbo a piedi, che potete seguire e replicare tappa per tappa.
Dove alloggiare a Viterbo: il mio consiglio
Per goderci appieno l’atmosfera tranquilla di Viterbo, abbiamo innanzitutto optato per un alloggio limitrofo al centro storico, che ci ha consentito di raggiungerlo in appena 10 minuti a piedi e di non spostare più la macchina per tutto il weekend. La sistemazione in questione è la Casetta al Sole, un bell’appartamento abbastanza moderno situato al quinto piano di un condominio, che mi sento assolutamente di consigliarvi e che devo ammettere mi ha un po’ rattristato abbandonare troppo in fretta. L’esterno non è molto accattivante, e anche il piccolo ascensore montato in un momento successivo all’edificio assolutamente claustrofobico, ma vi ricrederete una volta arrivati all’interno. L’appartamento è comodo in quanto provvisto di cucina, ed il parcheggio è disponibile liberamente in strada (non ci sono posti riservati ma qualcosa si trova sempre, anche nelle strade limitrofe).
Come risparmiare a Viterbo, grazie al Viterbo Pass
Viterbo non è una città cara a livello di attrazioni, ma fare un po’ di economia non fa mai male, quindi prima di partire ci siamo muniti del Viterbo Pass, comodo strumento che al costo di 18 Euro raggruppa tutti i musei del centro storico in un unico biglietto, consentendovi di risparmiare sui singoli ingressi e di saltare le code in biglietteria. La validità della card è di ben 6 mesi, davvero vantaggiosa anche per chi abita nelle vicinanze e decide di non visitare tutte le attrazioni in un giorno come abbiamo fatto noi.
Cosa vedere a Viterbo in un giorno: itinerario a piedi
Nella nostra giornata a Viterbo, siamo riusciti tranquillamente ad inserire tutte e 6 le attrazioni contenute nel Viterbo Pass, tenendo conto anche del fatto che non abbiamo potuto accedere all’interno del Teatro dell’Unione, in quanto gli spettacoli previsti in quei giorni non ce l’hanno consentito: questa attrazione è solitamente aperta dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (con ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura), ma gli orari possono subire variazioni, come nel nostro caso.
La prima tappa dell’itinerario di Viterbo a piedi è stata Palazzo dei Priori, che si affaccia su Piazza del Plebiscito ed è considerato il monumento simbolo del potere civico della città; inizialmente concepito come residenza del Governatore del Patrimonio di San Pietro in Tuscia, soltanto nel 1510 divenne sede dei Priori.
La visita è comprensiva di audioguida e comincia dal Museo dei Portici al piano terra, sede distaccata del Museo Civico Luigi Rossi Danielli di Viterbo, che ospita al suo interno una collezione permanente ed alcune opere in esposizione temporanea. Il percorso prosegue sul lato opposto dell’edificio, dove gli addetti alla biglietteria vi apriranno la porta per il Piano Nobile al primo piano, al quale si accede soltanto con ingressi contingentati.
Qui potrete visitare vari ambienti degni di nota, quali la Cappella Palatina, la Sala della Madonna (dedicata alla protettrice della Diocesi, la Madonna della Quercia), la Sala del Consiglio ancora oggi utilizzata per le riunioni del Comune, la Sala dei Paesaggi e la Sala dell’Aurora.
Il vero cuore dell’edificio è però la Sala Regia, il grande salone di rappresentanza dedicato ad Ercole ed affrescato dall’artista Baldassarre Croce, sul soffitto del quale sono stati rappresentati i 33 castelli che si trovavano sotto il dominio della città di Viterbo.
Costo del biglietto di ingresso: 8 Euro
Seconda imperdibile attrazione del centro storico di Viterbo è il Polo Monumentale Colle del Duomo, che comprende il Palazzo dei Papi, la Cattedrale di San Lorenzo e il Museo Colle del Duomo.
Il Palazzo dei Papi è il vero simbolo della città di Viterbo, e venne realizzato come dimora per i pontefici; frutto di un ampliamento dell’originaria sede vescovile, questo edificio venne costruito in occasione del trasferimento della sede del pontefice Alessandro IV ed ha ospitato il primo e più lungo Conclave della storia.
Nel percorso di visita del Palazzo si possono oggi ammirare la Loggia delle Benedizioni (più nota come Loggia dei Papi) eretta nel 1267 e caratterizzata da una serie di archi ogivali trilobati, la maestosa Aula del Conclave e la Sala Gualterio, interamente affrescata.
La Cattedrale di San Lorenzo è suddivisa in 3 navate e saprà stupirvi con la sua monumentale Sagrestia nascosta, voluta dal Cardinale Muzio Gallo, completamente rivestita in radica di noce ed oro, con affreschi sulla volta.
Il Museo Colle del Duomo è stato realizzato nell’Anno Giubilare 2000 per volontà della Curia Vescovile sotto l’impulso di Monsignore Salvatore del Ciuco, al fine di conservare e valorizzare il patrimonio della diocesi. Il percorso museale è suddiviso in 3 sezioni principali: il giardino archeologico, la galleria d’arte e una sezione dedicata ai tesori della Cattedrale.
Noi abbiamo visitato per primo il Palazzo dei Papi, poi il Museo del Duomo ed infine la Cattedrale, ma il giro può variare a seconda delle messe che si tengono nel Duomo. Tutti i percorsi si svolgono in autonomia con audioguida.
Costo del biglietto di ingresso: 10 Euro
Piccolo tesoro nascosto di Viterbo è invece il Museo del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, nei pressi di Piazza San Pellegrino, che celebra il trasporto della Macchina di Santa Rosa, l’imponente costruzione che viene issata in spalla da circa 100 facchini per le vie del centro storico la sera del 3 settembre di ogni anno. Il percorso della Macchina parte da Piazza San Sisto e giunge fino al Santuario di Santa Rosa, dove rimane ferma nei giorni successivi.
All’interno del Museo sono presenti al piano terra alcune riproduzioni delle macchine in scala, mentre al piano superiore è possibile guardare un filmato della manifestazione.
L’ingresso del museo è ad offerta libera ed è aperto dal mercoledì alla domenica dalle 10,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 18 (con ultimo ingresso 15 minuti prima della chiusura).
Leggermente fuori dalle mura cittadine si trova invece il Museo Civico, che facendo orario continuato abbiamo visitato subito dopo pranzo. Inaugurato nel 1912 e dedicato all’archeologo viterbese Luigi Rossi Danielli, si compone di una collezione di opere d’arte suddivisa su due piani, dove sono esposti dipinti e sculture medievali risalenti all’Età Moderna, oltre ad essere presente una galleria di ritratti del XVIII secolo e dalle memorie storiche della città.
Punto forte della visita è il chiostro gotico arricchito da preziosi sarcofaghi etruschi, al centro del quale si erge il pozzo proveniente dal distrutto complesso monastico di Sant’Agostino.
Costo del biglietto di ingresso: 6 Euro
Ultima attrazione che abbiamo visitato compresa nel Viterbo Pass è il Museo della Ceramica della Tuscia, ubicato all’interno del cinquecentesco Palazzo Brugiotti. L’esposizione si articola in varie sale che si affacciano su un giardino decorato da fontane figurate, ed ospitano circa 200 reperti medievali e rinascimentali in gran parte provenienti dall’area dell’Alto Lazio; l’accesso, anche senza la card, è gratuito.
Dopo una breve visita alla Casa di Santa Rosa, umile dimora in cui nacque e visse la vergine, abbiamo raggiunto il Santuario di Santa Rosa, dove abbiamo fatto una visita autonoma alla chiesa e siamo rimasti piacevolmente sorpresi da una visita guidata fatta dai volontari attraverso gli ambienti del monastero, nei quali è conservata anche la salma della santa.
Dove mangiare a Viterbo, bene e da veri local
Nel corso della nostra giornata alla scoperta di Viterbo ci siamo fermati a pranzare a La Chimera Ristorante – Pizzeria, un locale che abbiamo trovato per caso, un po’ nascosto in una strada laterale rispetto a quelle più percorse.
Non appena seduti ci siamo accorti subito che era un ristorante frequentato da gente del posto (e questo solitamente è un buon segno), infatti abbiamo mangiato molto bene, spendendo una cifra più che ragionevole (55 Euro in due).
Questi sono i miei consigli sulle attrazioni da vedere a Viterbo, e voi? Avete mai visitato questa deliziosa cittadina medievale?