C’è una cosa di cui fino a poco tempo fa mi sono davvero vergognata molto: con tutti i viaggi che faccio, in Italia e in Europa, non avevo ancora visitato la nostra bella Puglia, di cui tutti mi parlavano con estremo entusiasmo dopo esserci stati.
Pur avendola inserita varie volte nella lista dei buoni propositi per l’anno a venire, i miei piani erano sempre stati stravolti per vari motivi, portandomi alla fine a propendere per altre destinazioni. O almeno, tutto questo è accaduto fino ad inizio giugno di quest’anno, quando mi è arrivato l’invito all’Educational Tour “Il Gusto della Cultura” in Salento, che ho accettato immediatamente per avere anche solo un breve assaggio di questa tanto sognata terra.
E così, il 19 giugno 2018 sono volata per la prima volta in Puglia, alla scoperta di un itinerario in Salento realizzato con lo scopo di far scoprire alcune piccole realtà dell’entroterra leccese, spesso non troppo conosciute ma con una forte componente culturale legata alle loro tradizioni più antiche.
Avendo raccolto parecchio materiale di vario genere, ho pensato di suddividere il racconto della mia esperienza in due parti, concentrandomi dapprima sui luoghi che abbiamo visitato e in un secondo articolo sui sapori e le usanze tipiche di questa terra: ecco quindi tutti i miei consigli se anche voi volete organizzare un itinerario in Salento insolito, al di fuori dei circuiti turistici più classici.
Itinerario in Salento: Otranto e la Cava di Bauxite
Una delle città più famose del nostro tour in Salento è stata sicuramente Otranto, ma anche qui l’approccio alla visita è avvenuto in maniera alquanto originale, iniziando ad esplorare dapprima i suoi immediati dintorni: infatti, a poco più di un chilometro di distanza dal centro storico, è nascosto un luogo di rara bellezza naturalistica, ovvero la Cava di Bauxite.
Quello che vi colpirà maggiormente di questa zona è il contrasto netto dei suoi colori, soprattutto tra il verde smeraldo del lago sottostante ed il rosso delle pareti che lo circondano, che tanto ricordano le sfumature del più famoso Grand Canyon.
Per visitare la Cava di Bauxite bisogna lasciare la macchina nel parcheggio apposito (al costo di 3 Euro) e camminare per un breve tratto non troppo difficoltoso, ma cercate di evitare le giornate troppo afose come la nostra, visto che non ci sono molti ripari dal sole cocente!
Dalla natura incontaminata e selvaggia di questa zona ci siamo poi spostati nella cittadina vera e propria di Otranto, dove ci aspettava Sara, la guida che in poco più di un’ora ci avrebbe fatto scoprire i monumenti più importanti del centro storico, in un itinerario che dal celebre lungomare ci ha condotti fino al Castello Aragonese, all’estremo opposto del paese, che ospita spesso mostre temporanee e che abbiamo visitato soltanto dall’esterno.
A livello architettonico, l’attrazione più significativa di Otranto è sicuramente la romanica Cattedrale dell’Annunziata, dal prezioso pavimento a mosaico che non avrei mai smesso di fotografare, e nel quale è raffigurato al centro l’albero della vita, con tutto intorno scene che mescolano il sacro ed il profano. Il Duomo è ad ingresso libero e gratuito, e prima di uscire non dimenticatevi di fare un giro anche nella sua bella cripta sotterranea.
Otranto è sicuramente uno dei luoghi più turistici fra tutti quelli che abbiamo visitato, e la prova ne sono i numerosi negozi di souvenir che troverete ad entrambi i lati dei suoi vicoli, ma se volete scoprire il tesoro nascosto che racchiude, continuate ad esplorarla fino a raggiungere la Basilica di San Pietro, piccola chiesa bizantina dagli interni ancora parzialmente decorati.
Avere una guida a disposizione è stato un ottimo modo di scoprire Otranto al meglio, vi suggerisco quindi di affidarvi ad un valido tour guidato.
Itinerario in Salento: visita al borgo di Spongano
Spongano è invece un piccolo borgo dell’entroterra leccese di cui non avevo mai sentito parlare prima di leggere il programma dell’Educational in Salento, e che ci è stato illustrato con una visita guidata dai ragazzi della Pro Loco.
L’itinerario è cominciato in Piazza Vittoria, la più grande e conosciuta del paese, sulla quale si affaccia la Torre dell’Orologio, all’interno della quale è oggi ospitata proprio la sede dell’Ufficio Turistico: dalla terrazza sulla sua cima, alla quale si accede da una stretta scala a chiocciola, si può godere di una bella visuale dall’alto sulla piazza stessa e sulle vie limitrofe.
Con una passeggiata di circa un’ora siamo andati alla scoperta dei luoghi sacri più rappresentativi di Spongano, come la Chiesa dell’Immacolata detta comunemente la “Congreca” e la Chiesa Parrocchiale di San Giorgio, la più grande del paese, dopo essere passati davanti all’antico forno “mammanu”, al quale però non siamo riusciti ad accedere all’interno per via di un problema con le chiavi.
Meta conclusiva del nostro giro per il centro storico è stato il Frantoio ipogeo, situato al di sotto del Palazzo Baronale Bacile di Castiglione, ed aperto appositamente per noi dal signor Fabio, l’attuale proprietario. Rimasto attivo a partire dal XVII secolo fino alla metà degli anni Cinquanta del Novecento e considerato il primo frantoio del Basso Salento dedicato alla produzione industriale di olio alimentare, è utilizzato ancora oggi per ospitare eventi culturali ed opere teatrali o liriche.
Itinerario in Salento: una gita in barca alle grotte di Castro
La giornata a Castro è stata sicuramente la più divertente di tutto il nostro itinerario in Salento, dal momento che prevedeva una gita in barca alla scoperta delle sue grotte, resa senz’altro molto più movimentata a causa del mare mosso e del forte vento dovuti al temporale della notte precedente.
Divisi in due piccole barche dalla capienza di circa 5 persone ciascuna, abbiamo sfidato le onde e gli schizzi d’acqua addosso per arrivare fin dentro alla Grotta Palombara, così definita per via dei piccioni (palombi, in dialetto salentino locale) che nidificano al suo interno.
Ci siamo invece soltanto accostati all’ingresso della più estesa Grotta Zinzulusa, così soprannominata per via delle numerose stalattiti e stalagmiti che ricordano gli stracci di un abito logoro (gli “zinzuli” per l’appunto), e che è raggiungibile attraverso una scalinata via terra; le visite sono soltanto guidate e a pagamento.
A causa del mare un po’ agitato la gita in barca è durata forse un po’ meno del previsto, ma ha consentito lo stesso ai più temerari di buttarsi in acqua per un breve bagno rinfrescante, consigliato soltanto a chi sa nuotare bene per via degli oltre 5 metri di profondità dell’acqua, anche se ogni mezzo è provvisto comunque di giubbotti salvagente.
Se soffrite un po’ il mal di mare ed il giro in barca non fa al caso vostro, il borgo di Castro riesce comunque ad offrirvi valide alternative per trascorrere la giornata: gli amanti dell’abbronzatura potranno scegliere fra spiaggia attrezzata o meno (il costo di lettino e ombrellone è comunque di soli 5 Euro per l’intera giornata), mentre chi ama passeggiare potrà fare un giro del paese per ammirare il panorama marittimo dall’alto, magari fermandosi come abbiamo fatto noi a lezione di tombolo dalla signora Teresa Carrozzo, per imparare tutti i segreti di uno dei più antichi strumenti per il ricamo a mano.
Itinerario in Salento: il Dolmen di Minervino di Lecce
In una delle ultime giornate del nostro tour in Salento, siamo andati alla scoperta delle costruzioni in assoluto più antiche di questo territorio, ovvero i Dolmen, monumenti funerari costituiti da grossi blocchi di pietra e risalenti al periodo preistorico.
In particolare, abbiamo visitato il Dolmen “Li Scusi” a Minervino di Lecce, considerato il più grande del Salento ed il primo ad essere stato scoperto in Puglia nel 1879; questa costruzione è oggi inserita all’interno di un parco culturale di dimensioni più vaste, che prevede un progetto di riqualificazione della zona attraverso percorsi ed itinerari a tema.
Itinerario in Salento: consigli su dove alloggiare
Durante la nostra settimana in Salento, abbiamo alloggiato all’Agri Hotel dei Panzarani, antica masseria del 1700 ristrutturata e gestita dalla famiglia D’Amuri. Immersa nel verde e nella tranquillità della campagna di Muro Leccese, questa struttura riesce a conciliare il relax al divertimento, dal momento che sorge proprio a fianco dell’Uccio’s Park, le nuove piscine gestite dalla famiglia stessa, alle quali gli ospiti dell’albergo possono accedere liberamente ogni volta che lo desiderano (con orari 9-18). Per chi invece vuole godersi un po’ più di silenzio, l’albergo è provvisto di un angolo relax interno dotato anch’esso di una piscina di dimensioni più ridotte.
Le camere sono confortevoli e spaziose, ed integrano modernità e tradizione con pareti o angoli realizzati con la pietra leccese, che è predominante invece nelle aree comuni; ogni sera vengono serviti originali antipasti e piatti preparati con prodotti tipici della zona, e la colazione prevede una vasta scelta di torte fatte in casa, l’ideale per chi ama i dolci come me!
Se volete informazioni su disponibilità e costi, questi sono tutti i dettagli di contatto:
Agri Hotel dei Panzarani
di D’Amuri Eupremio
Muro Leccese
Email: info@agriturismopanzanari.it
Telefono: 0836/343810 – 360/250531
Allora, vi è piaciuto questo mio primo itinerario in Salento alla scoperta della provincia di Lecce? A breve la seconda parte dedicata alle tradizioni e ai cibi tipici…semplicemente da leccarsi i baffi!
10 Commenti
Post molto accurato ed interessante…sembrava di essere lì! Aspetto i prossimi sulla parte gastronomica!
Arriveranno prestissimo Greta! 🙂
Non conoscevo questi luoghi. Le cave sono strepitose e anche Castro mi è piaciuta moltissimo dalla tua descrizione. Proprio un bel itinerario !
In effetti è stato proprio un itinerario interessante Ileana!
Ho il marito salentino ma non sono mai stata in salento :/ mi salvo il tuo articolo per la prima volta in cui andremo.. per non far solo una vacanza di mare (e parenti) 😉 grazie
Esatto Flavia, cerca di non farti fagocitare troppo dai parenti! 🙂
Wooow ma che posti magnifici! Purtroppo non sono mai stata in questi territori.
Anche per me era la prima volta Cami! Non è mai troppo tardi! 🙂
Ecco! Anche se sono stata con una breve puntata in Salento molti dei luoghi che descrivi, come le grotte e i dolmen mi mancano…mi ha proprio spronato a tornare 😉
Anch’io Elisa ho fatto solo una parte davvero piccolissima…spero di tornare ad esplorare zone diverse!