Andare (o tornare) a Verona è, a mio parere, sempre una buona idea, perché le attrazioni da visitare sono tante e non si corre mai il rischio di restare delusi da questa città. Noi eravamo già stati qualche anno fa per un itinerario classico alla scoperta dell’Arena e dei luoghi che hanno caratterizzato l’amore tormentato di Romeo e Giulietta (tour che consiglio a chi si approccia alla città per la prima volta o non ha molto tempo a disposizione), e in inverno per un giro dei suoi presepi, ma siamo tornati anche un paio di settimane fa per scoprire alcuni tesori più nascosti e curiosi del centro storico, sui quali non tutti sono soliti soffermarsi. Ecco quindi il nostro itinerario insolito di Verona, adatto a chi vuole esplorare questa città da un punto di vista inusuale.
Verona, cosa vedere in un giorno: itinerario insolito
Per prima cosa abbiamo lasciato la macchina nei posti auto nei pressi del cimitero, sia perché sono gratuiti nei giorni festivi, sia perché questo era un punto di partenza strategico per i nostri spostamenti; da qui abbiamo fatto una passeggiata di 15 minuti per raggiungere il centro storico, che di certo sarebbe stata più piacevole se non avessimo trovato una domenica mattina di pioggia torrenziale.
La prima tappa del nostro itinerario insolito di Verona è stata la Casa Museo Palazzo Maffei, che si affaccia proprio sulla conosciutissima Piazza delle Erbe. Questo edificio seicentesco, già di per sé uno dei più scenografici della città, è reso ancora più prezioso dalle oltre 600 opere d’arte in esso contenute, frutto di cinquant’anni abbondanti di passione collezionistica dell’imprenditore veronese Luigi Carlon.
Il giro è autonomo e si sviluppa su due piani, attraverso 28 sale decorate con strucchi e affreschi: nella prima parte del percorso espositivo, si visitano gli ambienti del Piano Nobile del palazzo, che vogliono ricreare l’atmosfera di una dimora privata, mentre nella seconda parte, dedicata al Novecento e all’arte contemporanea, ci si immerge in una vera e propria galleria museale, in cui spiccano i capolavori di alcuni fra i massimi artisti del XX secolo.
Terminata la visita ai piani, salite ancora una rampa di scale per non perdervi la terrazza panoramica, dalla quale si gode di un’ottima visuale su Piazza delle Erbe e dintorni. Per il giro completo abbiamo impiegato all’incirca un’ora e mezza.
Costo del biglietto di ingresso: 15 Euro
Giorni e orari di visita: da giovedì a lunedì dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17,10); chiuso il martedì ed il mercoledì
Una volta usciti da Palazzo Maffei, siamo rimasti sempre in Piazza delle Erbe, sulla quale si affaccia un altro importante edificio, Palazzo della Ragione: è sui suoi muri, infatti, che cercavamo e abbiamo trovato le Bocche delle Denunce, strane facce con la bocca spalancata di origine medievale, particolari “buche delle lettere” istituite per accogliere le denunce rivolte dai cittadini alla magistratura locale.
La denuncia, per essere considerata valida, doveva avere il supporto di prove sostanziali e la conferma di almeno tre testimoni: in mancanza di ciò, veniva bruciata. Le denunce potevano essere rivolte a vari tipi di reati, ma le più gravi erano le accuse di tradimento e di cospirazione ai danni dello Stato.
Con una bella camminata ci siamo spostati appena fuori dal centro storico per visitare il Giardino Giusti e l’Appartamento ‘900, entrambi ideati e progettati nel XVI secolo da Agostino Giusti, uomo colto, appassionato di musica e di pittura e in contatto con i Medici e gli Asburgo.
Il giro è autonomo e all’ingresso vi verranno fornite due mappe con tutte le informazioni necessarie; su indicazione degli addetti alla biglietteria, la visita è partita dall’Appartamento, abitato dalla famiglia Giusti fino al 1944, quando fu reso inagibile dai bombardamenti, e successivamente restaurato nel 1954. Il percorso attraversa 7 sale, tutte arredate con mobili originali ed impreziosite con stucchi ed affreschi, in ognuna delle quali è stata recentemente allestita una selezione di piante floreali ornamentali. Fra tutte spiccano la Sala dell’Aurora, il Salotto Rosso ed il curioso Salotto dei Cavalli, dove predomina il motivo ricorrente del ferro di cavallo. Dal Palazzo si accede anche ad un piccolo terrazzino, dal quale potrete ammirare il giardino dall’alto.
Oltre la cancellata ci si incammina lungo il viale di cipressi che termina nella grotta e a ridosso del mascherone scolpito nella rupe, mentre sul lato destro si trova anche un piccolo labirinto. Il Giardino Giusti richiama molti elementi dei giardini medicei, punto di riferimento estetico delle élites colte dell’epoca, ed è ancora oggi mantenuto all’antica, con pochi fiori, cespugli o alberi esotici, ma privilegiando l’architettura, la mitologia e i legami con il mondo classico.
Attraverso la scala scavata nella roccia (e un po’ nascosta) all’interno della torretta all’angolo destro, si arriva alla parte alta del giardino e si accede al belvedere situato sopra al mascherone, da dove si può godere di un panorama mozzafiato sul centro storico di Verona.
Costo del biglietto di ingresso: 11 Euro
Giorni e orari di visita: tutti i giorni dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18)
Dopo un pranzo veloce siamo ritornati alla macchina perché l’avremmo utilizzata per raggiungere la tappa successiva, ma prima siamo entrati proprio nel cimitero per visitarne la sua parte monumentale, come avevamo già fatto nelle città di Milano e nella nostra Bologna, anche se in realtà in entrambe la visita ci è piaciuta molto di più.
Qui a Verona si può accedere liberamente alle duecento tombe monumentali appartenenti alle più ricche e prestigiose famiglie della zona, molte delle quali si trovano lungo il perimetro esterno sotto il portico, in una posizione tale da garantire massima visibilità e protezione dalle intemperie (molto utile per noi perché il cielo minacciava nuovamente pioggia). Il giro non richiede troppo tempo, ma non inserirei questa attrazione tra quelle imperdibili da vedere in città.
Con la macchina abbiamo raggiunto l’attrazione successiva, ovvero Castel San Pietro, parcheggiando proprio davanti all’ingresso: è qui, infatti, che si teneva la mostra multimediale “Il mio Purgatorio”, punto di partenza intorno al quale è stato allestito tutto il nostro itinerario insolito di Verona.
Questo evento si terrà dal 1 aprile al 31 maggio 2023 ed è la seconda tappa del progetto Dante profeta di speranza (l’anno scorso aveva preso vita Il mio Inferno, il prossimo sarà la volta del Paradiso). La mostra è totalmente gratuita e ad accompagnarvi come guide saranno i ragazzi del Triennio delle scuole Secondarie di secondo grado; la prenotazione è obbligatoria e le visite partono ogni ora per gruppi di massimo 30 persone, la durata dell’immersione nel mondo dantesco è di circa 40/45 minuti.
L’ultima tappa della nostra giornata è stato il Santuario della Madonna di Lourdes, che abbiamo raggiunto sempre in macchina; a livello architettonico, questa attrazione non ci ha entusiasmato, ma è un ottimo punto panoramico per scattare qualche foto dall’alto sulla città.
E voi? Conoscevate già tutte le attrazioni che ho inserito nel nostro itinerario insolito di Verona oppure ne avete altre da consigliarmi per un giro futuro?
Vi lascio qui sotto qualche altro suggerimento per attività da fare a Verona: