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Itinerario insolito in provincia di Modena: cosa vedere in un giorno

by Chiara
Itinerario insolito in provincia di Modena: cosa vedere in un giorno

Per noi i dintorni di Modena sono davvero comodi: dalla provincia di Bologna dove abitiamo, infatti, occorre poco più di un’ora di macchina per raggiungerli. Già qualche tempo fa avevamo dedicato una domenica alla scoperta prevalentemente dei suoi castelli (di cui prometto vi parlerò il prima possibile), stavolta invece abbiamo deciso di organizzare un itinerario insolito della provincia di Modena, alla scoperta di borghi, aree naturali e santuari.

Pronti a scoprire insieme a noi questi luoghi lontani dal turismo di massa?

Cosa vedere in provincia di Modena: itinerario insolito 

1) Riserva Naturale Salse di Nirano

La Riserva Naturale Salse di Nirano è stata istituita nel 1982 all’interno del territorio comunale di Fiorano Modenese ed è costituita da un’area naturale protetta in una zona collinare a calanchi.

Al suo interno avviene un singolare fenomeno geomorfologico, il più importante di tutta Italia, in cui le cosiddette Salse, emissioni di fango salate ed acque melmose fredde, fuoriescono dal terreno e si depositano a forma di cono con piccoli crateri alla sommità, dando origine a vere e proprie piramidi di terreno

Il parcheggio della riserva è abbastanza lontano, così noi abbiamo deciso di lasciare più comodamente la macchina di fronte alla trattoria. L’intera area può essere scoperta in maniera autonoma, noi abbiamo visitato per primo l’Eco Museo Ca’ Rossa, in cui sono esposti vari strumenti della tradizione, poi abbiamo seguito uno dei tanti percorsi che si possono fare all’esterno per raggiungere le piramidi. 

Nel complesso, abbiamo dedicato a questa attrazione all’incirca 2 ore.

Itinerario insolito in provincia di Modena: Riserva Naturale Salse di Nirano

2) Castello di Montegibbio 

Il Castello di Montegibbio è uno dei complessi castellani di origini medievali più suggestivi della provincia di Modena, e sorge alla sommità di uno dei rilievi collinari che circondano Sassuolo, a circa 5 km dalla città. Purtroppo, quando siamo stati noi, era possibile visitarlo soltanto dall’esterno perché era chiuso al pubblico per lavori di ristrutturazione, oggi è possibile invece accedervi esclusivamente per eventi particolari o con visite guidate. 

Noi ci siamo così limitati ad ammirare il suo bel cortile e a fare un giro ad anello nel parco all’inglese che lo circonda. 

Itinerario insolito in provincia di Modena: Castello di Montegibbio

3) Castelvetro

Castelvetro è un borgo piccolo e raccolto, ma che mi è rimasto impresso per la sua vitalità. Noi abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio gratuito del cimitero, proprio adiacente all’ingresso del borgo, che vede il suo cuore pulsante in Piazza Roma, dalla quale si può godere di una bella visuale su tutta la pianura circostante. Grazie alla particolare pavimentazione a lastre bianche e nere, disposte in modo da formare una scacchiera, questo luogo è conosciuto anche con il nome di “Piazza della Dama” e viene utilizzata come base di gioco per una seguitissima Partita di Dama Vivente, rievocazione storica che si tiene negli anni pari (e che mi ha ricordato moltissimo la Partita a Scacchi Viventi di Marostica).

Non essendo il periodo della manifestazione, ci siamo accontentati di visitare la mostra permanente Fili d’Oro a Palazzo, allestita con gli abiti utilizzati per le rievocazioni storiche realizzati dalle volontarie dell’Associazione Dama Vivente, in attesa di vederli indossati dal vivo.

Attorno a Piazza Roma svettano anche importanti edifici, come il Palazzo Comunale e Palazzo Rinaldi, entrambi in stile neogotico-medioevale, mentre al centro della stessa si staglia la Torre dell’Orologio, eretta tra il XI e il XII secolo, che rappresenta ciò che resta dell’antica struttura fortificata nel lato est del castello. Con il tempo è divenuta uno dei simboli di Castelvetro e, sul lato sud, è ben visibile una meridiana che segnala ancora oggi lo scorrere del tempo.

Itinerario insolito in provincia di Modena: Torre dell'Orologio di Castelvetro

Per pranzo abbiamo mangiato in un locale che dava sulla terrazza, e dopo abbiamo provato a visitare l’acetaia comunale, che però abbiamo trovato chiusa.

4) Santuario di Puianello

Il Santuario di Puianello venne eretto a partire dal 1716 per volontà della marchesa Teresa Rangoni nell’omonima frazione situata a pochi chilometri da Castelvetro di Modena, ed è dedicato alla Madonna della Salute, raffigurata di recente anche in una vetrata policroma sulla facciata principale.

La struttura centrale è fiancheggiata da altre due laterali corrispondenti alla Sagrestia della Chiesa e alle abitazioni dei Padri Cappuccini, che reggono il Santuario dal 1947.

La facciata è semplice, in cotto, mentre l’interno è barocco, con pianta a croce latina; insieme ad altre pregevoli opere d’arte, è qui conservato il dipinto della “Madonna della Salute”, attribuito al pittore sassolese Giacomo Cavedoni.

La macchina può essere lasciata tranquillamente nel parcheggio davanti all’ingresso e l’entrata è libera e gratuita.

Itinerario insolito in provincia di Modena: Santuario di Puianello

5) Santuario della Beata Vergine del Castello

Altra tappa religiosa nei dintorni di Modena è il Santuario della Beata Vergine del Castello, nel centro del comune di Fiorano Modenese; costruito sopra un’altura, dove un tempo sorgeva l’antico castello, è divenuto con il tempo il simbolo del paese, ed è ben visibile anche dai paesi limitrofi.

Venne fatto costruire nel 1634 dal duca Francesco I d’Este su disegno di Bartolomeo Avanzini, architetto del Palazzo Ducale di Sassuolo, per custodire l’immagine della Madonna con Bambino, affresco del Quattrocento su muro, per tradizione proveniente dal portale di ingresso del distrutto castello; proprio alla protezione data da questa immagine furono attribuiti diversi eventi miracolosi che risparmiarono il paese di Fiorano da incendi, assalti e pestilenze, come testimoniano i numerosi ex voto raccolti nei secoli.

All’esterno, il Santuario è racchiuso tra due imponenti campanili, mentre all’interno spicca su tutto la decoratissima cupola centrale, restaurata nel corso dell’Ottocento. Attorno ad esso, si è sviluppata nel tempo una fitta rete di pellegrinaggi, che terminano nel piazzale dedicato a Giovanni Paolo II, con la statua in bronzo raffigurante il pontefice.

Anche qui il parcheggio è comodo e l’ingresso è libero (con orario 7,30-20).

Itinerario insolito in provincia di Modena: Santuario della Beata Vergine del Castello

6) Formigine

Per completare la nostra domenica abbiamo fatto un giro anche a Formigine, per vedere dall’esterno la sua attrazione più importante, il castello medievale, in pieno centro storico. Sull’intero complesso spicca la Torre dell’Orologio, alta più di 30 metri e destinata alla difesa ultima della rocca, mentre all’interno delle sue sale è ospitato il Museo archeologico-multimediale

Itinerario insolito in provincia di Modena: Formigine

Questo è stato il nostro itinerario insolito della provincia di Modena, ideale per una bella gita domenicale di primavera. E voi? Avevate mai sentito parlare di qualcuno di questi luoghi?

Vi lascio qui sotto qualche consiglio per altre esperienze da fare a Modena e dintorni:



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