Se qualcuno mi avesse detto che prima o poi sarei entrata in un parco avventura non solo come spettatrice, molto probabilmente gli avrei riso in faccia; poi un giorno mi è arrivata una proposta seria per farlo davvero, e allora mi sono detta: “O adesso, o mai più”. Perché devo ammettere che, nonostante il mio terrore per l’altezza e le attività che richiedono troppa forza o resistenza fisica, una certa curiosità su cosa si prova a cercare di superare i propri limiti ce l’avevo anch’io.
La proposta che non potevo assolutamente rifiutare è stata quella per il mio primo blogtour nella Riviera Romagnola organizzato da Altro Hotel, e il parco avventura in questione è lo Skypark di Perticara, in provincia di Rimini.
La mia prima volta in un parco avventura: consigli pratici
Lo Skypark di Perticara distava dalla nostra base a Bellaria Igea Marina all’incirca un’ora di macchina: sessanta minuti in cui l’adrenalina può salire alle stelle o che possono sembrare infiniti se si è in preda ai ripensamenti. Personalmente, mi sono goduta la bella giornata di sole ed i panorami dell’entroterra riminese chiacchierando del più e del meno con i miei compagni di viaggio.
Può sembrare scontato, ma ve lo ricordo ugualmente: se avete intenzione di cimentarvi in almeno uno dei percorsi, dovrete attrezzarvi con abbigliamento comodo, quindi pantaloncini, magliette e scarpe da ginnastica, o comunque nessun capo a cui tenete particolarmente o che temete di rovinare. Per le ragazze con i capelli lunghi come me è necessario legarli in una coda bassa.
All’entrata dovrete decidere se partecipare attivamente pagando un biglietto d’ingresso (per gli adulti è di 24 Euro il giornaliero), o semplicemente godere della tranquillità del luogo passeggiando per i sentieri in mezzo alla natura: in questo secondo caso, l’accesso è libero e gratuito.
Per i temerari che opteranno per la prima ipotesi, si passa al momento della “vestizione”, che comprende il caschetto e la speciale imbragatura dotata di moschettoni intelligenti, che garantisce al massimo la sicurezza, poiché quando uno dei due non è agganciato al cavo, l’altro non può essere aperto. Gli zaini e le borse devono essere lasciati negli armadietti all’ingresso, ma è possibile portare con sé un marsupio per gli effetti personali di piccole dimensioni.
Prima di immergervi autonomamente nel sottobosco, vi verrà fatto anche un piccolo corso pratico di base con uno degli addetti del parco, per testare l’attrezzatura e prendere confidenza un po’ alla volta con i moschettoni; dopo di che verrete lasciati liberi di mettervi alla prova, anche se i ragazzi dello staff interverranno a chiamata in caso di bisogno.
La mia prima volta in un parco avventura: i percorsi e i momenti più emozionanti
I percorsi sono suddivisi in colori, a seconda del grado di difficoltà: se si escludono il Giallo, l’Arancione ed il Marrone (che erano quelli che puntavo io ma che purtroppo sono riservati ai bambini!), quelli per adulti partono dal Verde, con un grado di difficoltà facile, fino ad arrivare al Nero Plus, ritenuto di livello estremo.
Per quanto mi riguarda, sono riuscita a completarne due, il Verde per l’appunto, ed il Verde Plus, di grado appena superiore ma per me più che sufficiente. E’ già stato un successo personale riuscire a cimentarmi con ponti tibetani, funi sospese e discese in carrucola, e poi così mi sono potuta divertire seguendo dal basso le performance dei miei compagni più spericolati, che dopo urla e momenti di panico sul percorso Blu e Rosso sono riusciti a portare a termine con successo anche quelli!
Purtroppo non c’è stato il tempo necessario per provare tutti i percorsi e tentare di entrare nel “Wall of Fame” completando il Nero Plus, ma le emozioni della giornata per noi non sono di certo finite qua! Oltre ai camminamenti classici, infatti, il parco prevede un’ulteriore attrazione davvero adrenalinica: lo Sky Jump, ovvero un salto nel vuoto da 12 metri di altezza e senza rete, adatto sul serio a chi non ha problemi di cuore! Il tutto viene comunque svolto nella massima sicurezza e, in questo caso, in presenza di due membri dello staff che salgono insieme a te fino al trampolino di lancio. Del nostro gruppo soltanto un impavido si è lanciato (e vi posso testimoniare che è andato tutto bene anche perché in caso contrario avrei dovuto cercarmi un altro fotografo per gli articoli del blog!), ma le riprese che ho fatto personalmente durante il salto purtroppo sono venute un po’ troppo mosse per essere pubblicate…
Ma dopo tutto questo movimento (forse un po’ più degli altri, ma per i miei standard anche mio!), l’ideale è sedersi in compagnia ed approfittare di un buon pranzo al sacco o di una rigenerante birra fresca: ovviamente questo è possibile nelle aree dello Skypark attrezzate per i picnic, ed è quello che abbiamo fatto noi al termine della nostra esperienza. Se avete intenzione di cimentarvi in tutti i percorsi, mettete comunque in conto di trascorrere buona parte della giornata all’interno del parco.
Se anche voi volete provare un’esperienza diversa dal solito in questo parco divertimenti, ecco qui tutti i riferimenti di cui avete bisogno:
Skypark Parco Avventura
Via Greppa, Monte Aquilone
Perticara di Novafeltria (RN) Montefeltro
Telefono: 0541/927330
Email: info@skypark.it
Sito Internet: www.skypark.it
La mia prima volta in un parco avventura: riflessioni e conclusioni
Se mi fermo a riflettere su questa giornata nel suo complesso, mi sento di dire che meglio di così non poteva andare: mi sono cimentata in qualcosa che mai mi sarei sognata di fare, ho superato un po’ dei miei limiti e delle mie paure e sono riuscita a contare sulle mie poche forze fisiche per portare a termine una prova che pensavo potesse essere più grande di me. E sono riuscita a fare tutto questo con un gruppo di persone affiatate, che si sono aiutate l’una con l’altra e si sono fatte grosse risate insieme e non alle spalle degli altri.
E’ stata un’esperienza unica, e proprio per questo, credo che rimarrà tale! Stare sugli alberi è stato bello, ma adesso che ho rimesso i piedi per terra, non credo che li staccherò più da lì…almeno per un altro bel po’ di tempo!
Un ringraziamento particolare va ai miei compagni di avventura, che spero di rivedere presto in altri contesti: Claudia di Voce del Verbo Partire, Rosy di Sono in vacanza da una vita, Lucrezia e Stefano di In World’s Shoes e l’organizzatrice Tonia di Forchetta & Valigia.
A prestissimo ragazzi!
Vi lascio qui sotto qualche suggerimento per altre esperienze da fare in Romagna:
2 Commenti
Mamma mia, siete stati tutti molto coraggiosi! Io non so se ci sarei riuscita, probabilmente no: mi sarei già fatta venire un infarto al pensiero di camminare nel sottobosco, con il terrore di trovare insetti giganteschi 😉
Guarda Silvia, anch’io pensavo che non sarei mai andata in questo tipo di parchi, poi però è capitata l’occasione giusta e mi sono detta davvero o adesso o mai più! 🙂