Nel corso degli anni e dei miei viaggi, ho scoperto davvero tante ricche dimore sul nostro territorio nazionale, ma la visita al Castello di Miramare occupa sicuramente uno dei primi posti nella mia classifica di gradimento, soprattutto per quanto riguarda la bellezza dell’edificio, il lusso dei suoi interni e la precisione con cui vengono curati i suoi giardini. A tutti quelli che si avvicinano al Friuli Venezia Giulia, soprattutto per la prima volta, consiglio vivamente di non perdersi questa opera d’arte di fine Ottocento, che rientra di diritto fra le attrazioni principali da vedere nell’intera regione.
Visita al Castello di Miramare: informazioni utili
Cominciamo col dire che trovare parcheggio vicino al Castello di Miramare è praticamente impossibile, anche se questo non è del tutto un fattore negativo: infatti se la giornata è soleggiata come quella che è capitata a noi, si può fare un bel giro per il lungomare, ammirando la sagoma del castello che si staglia all’orizzonte direttamente a picco sul mare.
Il Castello di Miramare è stato costruito tra il 1856 e il 1860 su volere dell’Arciduca Massimiliano D’Asburgo, poi Imperatore del Messico, perché diventasse la sua dimora e quella della moglie Carlotta del Belgio. E’ aperto tutti i giorni dell’anno dalle 9 alle 19, soltanto nel mese di marzo è chiuso al lunedì mattina. Noi abbiamo avuto la fortuna di visitarlo durante la Settimana della Cultura, evento che si è protratto fino al 2012, quindi siamo riusciti ad entrare gratuitamente (infatti dal 1955 il castello è diventato museo statale), ma se volete informarvi sui prezzi aggiornati e controllare se sono previste riduzioni, vi consiglio i consultare la pagina apposita del sito ufficiale, costantemente aggiornata.
Visita al Castello di Miramare: i giardini
Prima di entrare nel castello vero e proprio, abbiamo fatto un giro nel suo splendido parco, aperto da novembre a febbraio dalle 8 alle 17 e da aprile a settembre dalle 9 alle 18; a marzo, così come avviene pure per il castello, rimane chiuso il lunedì mattina. L’accesso ai giardini è gratuito e un consiglio è quello di visitarveli con calma e senza fretta: qui si trovano infatti più di duemila specie di piante, fiori ed arbusti, alternati da statue, fontane e laghetti artificiali. Si narra che molte delle piante che si trovano nel parco furono scelte dall’Arciduca in persona nei suoi numerosi viaggi intorno al mondo, effettuati in veste di ammiraglio della marina militare austriaca.
Nel parco è presente anche un castelletto, che imita con dimensioni ridotte il castello vero e proprio: venne fatto erigere dall’Arciduca per sé e per la moglie in attesa che venisse portata a termine la costruzione del castello, anche se divenne poi una prigione per Carlotta quando perse la ragione per l’uccisione del marito in Messico. Attualmente il castelletto ospita la sede della Direzione della Riserva Naturale Marina di Miramare.
Una delle statue più particolari che si possono trovare nel parco è una sfinge di granito rosa appollaiata in cima al piccolo molo, voluta fortemente da Massimiliano stesso; purtroppo l’accesso al porticciolo è chiuso e bisogna accontentarsi di vedere la sfinge soltanto da dietro.
Visita al Castello di Miramare: gli interni
E una volta terminato il giro del parco, eccoci arrivati agli spettacolari interni del Castello di Miramare: le stanze da visitare sono più di venti, e si dividono tra piano terra e primo piano. Il piano terra era destinato agli appartamenti privati di Massimiliano e Carlotta, ed è per questo un po’ più intimo e familiare, con colori tenui tendenti principalmente all’azzurro.
Sul pianerottolo che divide il piano terra dal primo piano, si trova una bella vasca sulla quale si affacciano quattro draghi, che sembra riprendere quella all’esterno con i quattro scoiattoli… sarà una coincidenza o un simbolismo nascosto? Se qualcuno lo scopre me lo faccia gentilmente sapere!
Il primo piano è invece quello di rappresentanza, riservato agli ospiti: qui lo stile degli arredi cambia decisamente, tutto diventa più lussuoso e il colore che predomina è il rosso porpora delle pareti. D’altronde tutto era stato studiato nei minimi dettagli proprio per impressionare e lasciare a bocca aperta le presenze illustri che soggiornavano qui nel castello! Queste stanze vennero poi utilizzate in un periodo successivo come gli appartamenti del Duca Amedeo D’Aosta, che si trasferì qui con la famiglia dal 1931 al 1937.
Tuttavia, proprio come per il Castello di Duino legato alla leggenda della Dama Bianca, anche qui le storie spaventose non scherzano: si narra infatti che esista una maledizione sul castello, secondo la quale chiunque vi pernotti sia destinato a morire prematuramente in terra straniera, vedi Massimiliano in Messico e Amedeo in Etiopia… io per sicurezza ho prenotato in albergo!
Sicuramente la stanza più maestosa dell’intero castello è la Sala del Trono, recentemente restaurata ed utilizzata anche ai nostri giorni per allestire dei concerti. Questa sala lascia davvero senza fiato, con i suoi soffitti altissimi e riccamente decorati e i ritratti della famiglia Asburgo che sembrano fissarti dall’alto in basso.
Ci rimane ancora qualche sala da visitare, ma poi attraverso l’imponente scalone dobbiamo proseguire purtroppo verso l’uscita del castello…
Che dire? Il Castello di Miramare mi è piaciuto davvero tanto, e non per niente è uno dei monumenti più visitati dai turisti nei dintorni di Trieste. Consiglio però vivamente di non perdervi anche la visita al Castello di Duino, un po’ meno pubblicizzato ma anch’esso bellissimo. E per completare il vostro itinerario in Friuli non può di certo mancare un passaggio a Trieste, e per questo vi rimando al mio articolo sulle principali attrazioni della città Visitare Trieste in due giorni: cosa non perdersi in un weekend.
[Aggiornamento 2017 per vedere il Castello di Miramare gratis: da quando siamo stati noi la Settimana della Cultura è stata abolita, tuttavia (trattandosi di museo statale), è possibile visitare il castello gratuitamente ogni prima domenica del mese. Approfittatene!]
Vi lascio qui sotto qualche consiglio per altre esperienze da provare in zona: