Scommetto che quando si fa riferimento ad una delle zone più famose della Spagna, l’Andalusia, davvero pochi di voi avranno sentito parlare del Parco Minerario di Riotinto. Questo accade con ogni probabilità perché, al contrario di attrazioni conosciute da tutti come Cordoba, Siviglia o Granada (soltanto per citarne alcune), questo parco tematico si trova in una delle province meno visitate fra le 8 che compongono l’Andalusia stessa, ovvero quella di Huelva. Ammetto che io stessa l’avevo appena sentita nominare, e ho cominciato a raccogliere informazioni inerenti a questa zona soltanto quando ho deciso che sarei rimasta in territorio spagnolo per 3 giorni in più rispetto alle classiche due settimane: Huelva, infatti, è la provincia più a ovest di tutta l’Andalusia, proprio al confine del Portogallo, e non tutti i turisti vi si spingono per mancanza di tempo o per concentrarsi sulle attrazioni più importanti. Invece, una visita al Parco Minerario di Riotinto è a mio parere assolutamente imperdibile!
Andiamo a scoprire insieme di che cosa si tratta!
Che cos’è il Parco Minerario di Riotinto
Il Parco Minerario di Riotinto è una vastissima area tematica che vuole mettere in risalto l’importanza dell’industria estrattiva di questa zona, sottolineando come questa attività abbia contribuito alla trasformazione del territorio stesso.
L’intero complesso si snoda intorno al Riotinto (letteralmente Fiume Rosso), il fiume che nasce dalla Sierra Morena e scorre nelle prossimità della città di Huelva. Caratteristica di questo corso d’acqua è l’elevata percentuale di ferro disciolto, che contribuisce a conferirgli l’originale colore rossastro.
Visita al Parco Minerario di Riotinto: alla scoperta di un’Andalusia insolita
La visita al Parco Minerario di Riotinto si compone di varie parti e, trattandosi di un territorio molto esteso, in alcuni casi sarà necessario spostarsi con la propria macchina.
Esistono anche varie tipologie di biglietto, ma una volta arrivati fin qui vi consiglio quello completo al costo di 18 Euro, per non perdervi neppure una delle attività proposte e per godervi un’intera giornata in questo luogo immerso nel passato (si fa un salto all’indietro di ben 5.000 anni!). Le attrazioni principali di questo parco sono in totale 4.
L’intera visita è guidata, e noi grazie al blog abbiamo avuto a nostra disposizione una guida personale per tutto il percorso, che alternava la spiegazione tra lo spagnolo e l’inglese per consentirci di capire tutto al meglio.
Sarà comunque premura del personale della biglietteria fornirvi un promemoria con tutti gli orari delle attività da svolgere, a seconda del vostro arrivo. Tenete conto che noi ci siamo presentati al momento dell’apertura (alle 10) per non rischiare di trovare troppa confusione.
La prima parte della visita è all’interno del Museo Minerario, proprio a fianco della biglietteria; qui, è possibile avere un primo assaggio della tradizione mineraria della provincia di Huelva attraverso l’esposizione di minerali, modellini e fotografie disposti nelle 15 sale che compongono il museo stesso. Negli ambienti più grandi sono state collocate delle locomotive ed è stata riprodotta anche una miniera di epoca romana.
Il museo prevede anche una seconda parte, la sezione etnografica, raggiungibile in cinque minuti di macchina: qui è possibile visitare la Casa N. 21, ovvero una casa d’epoca vittoriana utilizzata da molti lavoratori della miniera, nei pressi della quale sorge anche una piccola chiesa presbiteriana. Fate attenzione perché nei mesi estivi (dal 16/07 al 15/09) questa abitazione è aperta soltanto di pomeriggio dalle 16,00 alle 19,30.
Sempre in macchina si raggiunge la terza attrazione del parco, la Miniera Peña de Hierro, giro che culmina in una vera e propria miniera a cielo aperto, raggiungibile con un percorso all’interno di alcune gallerie, muniti di caschetto per attraversarle in tutta sicurezza.
Ma il vero pezzo forte del Parco Minerario di Riotinto è il Ferrocarril, ovvero il giro sul treno a vapore, originale e semplicemente restaurato, che si addentrerà per 12 chilometri nella miniera seguendo il corso del Fiume Rosso. Il paesaggio è talmente particolare nei suoi colori da essere definito dalla comunità scientifica con il termine di “Marte sulla Terra” (seguite il consiglio della guida e sedetevi sul lato sinistro del treno per riuscire ad ammirarlo meglio!). A me ha ricordato tantissimo quello lunare del Parco Nazionale del Timanfaya sull’isola di Lanzarote, visitato con le stesse modalità ma a bordo di un moderno autobus climatizzato.
All’incirca a metà percorso il treno si ferma per una breve sosta, durante la quale è possibile scendere e fare qualche foto proprio sulle rive del fiume Riotinto. Il giro completo sul trenino dura poco meno di un’ora e mezza.
Allora, siete pronti a vivervi questa Andalusia più sconosciuta e selvaggia? Il Parco Minerario di Riotinto è proprio quello che fa per voi!
16 Commenti
Hai ragione, non avevo mai sentito parlare di questo posto. Che in realtà è davvero molto interessante! Sai dalle foto non avrei mai detto che si trova in spagna, sembrerebbe più tipo in Arizona 😀
Interessantissimo!!
Ciao Michela, in effetti le foto possono trarre in inganno, ma ti assicuro che è 100% Andalusia! 🙂
Bellissimo, sono stata in Andalusia alla gita di fine liceo… Esattamente a Malaga, ma ovviamente mi sono persa questa meraviglia, visitando le destinazioni più rinomate. Spero di ritornare un giorno e questa tappa non me la lascerò scappare.
Ciao Maria, allora sono contenta di esserti stata di ispirazione per un viaggio futuro in Andalusia! 🙂
Non lo conoscevo, tu sei una grande! Sono stata in Andalusia ma questa chicca mi manca: la segno tra le cose da non perdere 😉
Trovo fantastico il percorso espositivo così completo, che mette insieme storia, curiosità e territorio. Il genere di visita che mi piace!
Bellissimo post
Claudia B.
Grazie Claudia, così potrai fare un secondo giro recuperando le attrazioni meno note che ti sono rimaste indietro! Piano piano scriverò tutto il mio itinerario completo! 🙂
amo leggere questi articoli. ti fanno scoprire posti e luoghi veramente speciali. sono stata diverse volte in andalusia, ma non sapevo dell’esistenza di questo posto. Non sapevo che ci fosse neanche un industria mineraria 🙂
In effetti Mariacarla è un po’ nascosto, proprio ai margini dell’Andalusia! 🙂
Neppure io l’avevo mai sentito nominare. Gli scenari sono molto belli e sicuramente un giro sul trenino lo farei.
Sono contenta di averlo fatto scoprire a molte, il trenino è il vero pezzo forte! 🙂
Prontissima per il giro sul treno lungo il rio tinto! Che bel posto! Sembra un set cinematografico !non si capisce perche a volte certi posti cosi particolari non vengano valorizzati come si meritano! A volte uno per il poco tempo punta ai grandi classici, ma altre volte magari non e’ nemmono a conoscemza dell esistenza di questi posti!
In effetti questo bel parco non è molto pubblicizzato, bisogna andare a cercarlo per bene in mezzo a tante altre attrazioni molto più famose!
Essendo sempre alla ricerca di itinerari poco conosciuti, questo luogo non può che entusiasmarmi!
Della Spagna conosco solo Barcellona, ma credo che l’Andalusia sia il cuore autentico del Paese. Spero di visitare presto questo parco 🙂
Grazie Roberta, nei prossimi post sull’Andalusia spero di tirare fuori altri spunti interessanti! 🙂
Paesaggi che ricordano le zone d’ingresso al deserto del Sahara, incredibile!
E’ vero Khadi, un paesaggio davvero incredibile! 🙂