A Lucca eravamo già stati un paio di volte, la prima qualche anno fa quando il blog non era ancora nato, e la seconda qualche tempo dopo, per un itinerario insolito incentrato sull’evento di Lucca Biennale. In quelle occasioni, siamo riusciti ad esplorare anche un po’ i suoi dintorni, includendo la visita ad alcune delle ville lucchesi che gravitano nella sua provincia, ma quando Sara dell’Ufficio Informazioni di Villa Reale ci ha contattati per invitarci a scoprire questa attrazione, siamo ritornati in quelle zone con molto piacere. Una visita a Villa Reale di Marlia è l’ideale se come noi volete trascorrere una domenica di primavera fuoriporta, e in questo articolo vi lascio tutte le informazioni utili per poter organizzare la vostra giornata al meglio.
Villa Reale di Marlia: un po’ di storia
La storia del primo nucleo di Villa Reale affonda le sue origini nell’Alto Medioevo e la proprietà passò per le mani di varie famiglie, finché non viene acquistata nel 1651 dai fratelli Olivieri e Lelio Orsetti, che trasformarono il castello medievale in palazzo e ridefinirono il giardino secondo il gusto barocco; a loro si deve la realizzazione di alcuni luoghi simbolo, come la Palazzina dell’Orologio ed il Teatro di Verzura.
Nel 1806 Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone Bonaparte, scelse questa dimora come sua residenza di campagna, e da quel momento in poi la villa prenderà il nome di Reale. E’ proprio alla principessa di Lucca e Piombino che si devono i maggiori interventi che trasformarono la struttura del palazzo e i giardini: la villa venne adeguata ai canoni dello stile neoclassico, mentre il parco venne ridisegnato seguendo le caratteristiche dei giardini all’inglese ed ampliato grazie all’annessione della vicina Villa del Vescovo e dei terreni circostanti. La proprietà raggiunse in questo periodo il suo massimo splendore fino a quando, con la caduta di Napoleone, Elisa fu costretta a lasciare il Principato.
Da allora, Villa Reale cambiò vari proprietari, e all’inizio del secolo si ritrovò in uno stato di abbandono; nel 2015 una giovane coppia di mecenati svizzeri se ne innamorò e decise di acquistarla, cercando di riportarla al suo antico splendore, commissionando importanti lavori di restauro. Da agosto 2019, Villa Marlia ha riaperto le sue porte al pubblico.
Visita alla Villa Reale di Marlia: il nostro percorso
Seguendo le indicazioni di Sara e cartina alla mano, abbiamo deciso di cominciare la nostra visita dal parco, svoltando a destra appena varcato il cancello di ingresso per immetterci sul Viale delle Camelie, sentiero lungo il quale potrete ammirare più di 40 varietà di Camelia Japanica.
Tenendo sempre la destra, abbiamo raggiunto il grande lago artificiale, che ci ha offerto un primo scorcio in lontananza sulla villa, e abbiamo proseguito fino ad arrivare alla Villa del Vescovo, edificata sui resti del castello medievale del vescovado di Lucca, alla quale però non è consentito accedere. Poco più in là potrete scorgere la piscina, oggi ormai in disuso, che insieme agli stravaganti spogliatoi Liberty rappresenta il cuore dell’area anni Venti dedicata allo sport, e proprio lì accanto la Grotta di Pan, un suggestivo ninfeo dalle bizzarre decorazioni in pietra e calcare dedicato a questo dio.
Proseguendo sul lato destro del parco, ci siamo addentrati nel Giardino Spagnolo, di ispirazione ispano-moresca e che ricorda per forme e colori quello dell’Alhambra, per poi arrivare alla zona delle limonaie, dove è possibile accedere anche alla piccola Cappella di San Francesco Saverio, risalente al XVIII secolo e sepolcro delle famiglie Borbone-Capua e Pecci-Blunt.
Altri due punti di interesse da non perdere all’interno di questa vasta area verde sono il Giardino dei Limoni, disposto su due livelli e adornato con oltre 200 vasi di questa pianta, ed il Teatro di Verzura, il più antico teatro verde d’Europa, dove si sono esibiti musicisti e drammaturghi di fama internazionale.
Da qui si raggiunge la Palazzina dell’Orologio, una volta adibita ad ospitare gli ambienti della fattoria e della scuderia e così chiamata perché sovrastata da un caratteristico orologio a sei ore; oggi racchiude le collezioni della famiglia Pecci-Blunt, dislocate negli ambienti della biblioteca, emeroteca e discoteca. Al termine del percorso di visita numerose vetrine espongono una variegata collezione di bambole in abiti tradizionali provenienti da tutto il mondo, e una volta usciti state attenti a non perdervi la Stanza delle Miniature, alla destra dell’ingresso sotto al porticato, dove è stata allestita una riproduzione in miniatura dell’intero complesso monumentale.
Passando davanti al Teatro d’Acqua, una scenografica rappresentazione di concezione barocca fatta di cascate, zampilli e mascheroni, abbiamo raggiunto la Villa Reale, dimora in stile neoclassico strutturata su due piani, che abbiamo tenuto come pezzo forte finale del nostro itinerario a piedi. Al primo piano spiccano su tutti gli ambienti la Biblioteca e la Sala da Ballo, riccamente decorata, mentre al piano terra sono particolarmente rappresentative la Sala da Pranzo e la Sala da Biliardo; in una delle stanze, è stata inoltre allestita una mostra per illustrare alcuni passaggi fondamentali dei restauri eseguiti nella villa.
Informazioni pratiche: orari di apertura e costo del biglietto
La Villa Reale è aperta da marzo ad inizio novembre, ma per sapere le date esatte vi consiglio di consultare il sito ufficiale; alla villa e alla Palazzina dell’Orologio è possibile accedere con orario continuato 10,30-17,30 (ultimo ingresso alle ore 17), mentre al parco dalle 10 alle 18 (con ultimo ingresso alle 16,30).
Il costo del biglietto intero è di 18 Euro e potete acquistarlo online comodamente; il giro può essere fatto in autonomia come abbiamo fatto noi, oppure potreste optare per una visita guidata dei giardini per avere maggiori informazioni.
All’interno della villa e della Palazzina dell’Orologio non è possibile fare foto.
Per visitare questa attrazione, vi consiglio di mettere in conto almeno mezza giornata: noi siamo arrivati verso le 10,30 e per fare l’intero percorso con calma abbiamo impiegato all’incirca 4 ore, considerando anche il fatto che ci siamo fermati per il pranzo al café all’ingresso del parco, dove è possibile stuzzicare focacce, insalate ed alcuni piatti freddi. Se invece volete spostarvi a mangiare in centro a Lucca, potete usufruire dello sconto del 10% che vi viene regalato insieme al biglietto di Villa Marlia al Bistrot “Surreale”, prenotando e portando con voi il voucher che vi verrà consegnato.
Che ne dite allora, vi è piaciuta la nostra visita alla Villa Reale di Marlia? Se fossi in voi la inserirei nelle mete da non perdere assolutamente nei dintorni di Lucca in primavera!
Vi lascio qui sotto anche qualche consiglio per altre esperienze da fare a Lucca: