Angera è un piccolo borgo della Lombardia, in provincia di Varese, adagiato sulla sponda orientale del Lago Maggiore, conosciuto soprattutto per la sua rocca che lo domina dell’alto, e che rappresenta la sua attrattiva turistica più famosa. Anche noi, appena un paio di anni fa, l’avevamo visitata proprio per questo motivo, inserendo questa cittadina in un itinerario più ampio alla scoperta delle Isole Borromee.
L’occasione per accedere al centro storico del paese in maniera alternativa è arrivata all’incirca un mesetto fa, quando, in collaborazione con l’Ente del Turismo e l’Associazione Gite in Lombardia, siamo stati invitati ad un blogtour dedicato all’arte, in cui ci è stato illustrato in anteprima un nuovo itinerario esperienziale che l’amministrazione comunale sta sviluppando su questo territorio, per renderlo sempre di più un vero e proprio museo a cielo aperto.
Scoprire Angera in un giorno: progetti di valorizzazione del territorio
L’appuntamento per l’inizio del tour era stato fissato presso il Museo Archeologico di Angera poco prima delle 15, ed è proprio lì che ci siamo ritrovati e siamo stati accolti da Valeria, attuale Assessore alla Cultura, e dal Sindaco in persona che, dopo averci fatto accomodare su alcune sedie all’ombra nella piazza per difenderci dal caldo afoso, hanno iniziato ad illustrarci i progetti attualmente avviati e quelli previsti per l’immediato futuro.
Abbiamo così appreso che già da 5 anni il Comune di Angera è impegnato in attività di valorizzazione culturale e turistica che mirano sempre di più a rendere il paese un polo di riferimento per il Lago Maggiore, anche se la spinta definitiva in tal senso è arrivata con la partecipazione al bando “Viaggio#InLombardia” indetto dalla Regione Lombardia e dedicato ai piccoli borghi turistici della regione, al quale il progetto “Angera Hub del Lago Maggiore” ha riscosso un notevole successo, sfociato in seguito in finanziamenti di un certo rilievo.
Quello a cui si vuole puntare non sono però i grandi numeri del turismo di massa, ma raggiungere un pubblico interessato e di nicchia attraverso la promozione del patrimonio culturale locale e la creazione di nuovi itinerari esperienziali sul territorio: in particolare, il percorso a cui abbiamo preso parte noi in anteprima e che verrà aperto al pubblico ufficialmente il 29 di settembre, consiste nell’immersione in una pinacoteca a cielo aperto per le vie del centro storico, seguendo le opere realizzate dall’artista Andrea Ravo Mattoni.
Visitare Angera in maniera alternativa: un museo a cielo aperto per le vie del centro
Devo essere onesta, prima di questa occasione non avevo mai sentito nominare questo pittore, ma in occasione della partecipazione al blogtour mi sono fatta un giro su Internet per informarmi e per reperire alcune informazioni di base su di lui: varesino di nascita, ma con origini italo svizzere, Andrea studia le tecniche tradizionali all’Accademia di Brera, maturando il progetto di far pervenire alla comunità le grandi opere dell’arte italiana ed europea nella maniera più accessibile possibile. Per fare questo, unisce il classico al moderno, basandosi sulla tradizione della copia praticata nelle antiche botteghe di pittura, ma rivisitata in chiave contemporanea con la tecnica nuova delle bombolette spray e realizzata su superfici di notevoli dimensioni.
Ad Angera è già un volto conosciuto, in quanto era stato chiamato per la prima volta dal Comune stesso nel 2016, per coprire alcune scritte vandaliche su un muro del centro storico: è così che è nato Il Fanciullo con canestra di frutta del Caravaggio, che con le sue dimensioni monumentali, domina dall’alto uno dei lati della Piazzetta Sama.
Nell’agosto del 2019 Andrea è ritornato a lavorare nel borgo di Angera per “Arte angerese a cielo aperto”, un progetto che prevede la realizzazione di 6 opere, di cui 5 ispirate ad affreschi e dipinti della zona (quasi tutti poco o per nulla noti e non accessibili al grande pubblico) e l’ultima creata in omaggio a Leonardo da Vinci, in occasione del cinquecentenario dalla sua morte, raffigurante una copia de La Scapiliata. Proprio su quest’ultima l’artista si è messo all’opera per ultimare alcuni dettagli, consentendoci di ammirare dal vivo l’utilizzo della tecnica pittorica con le bombolette spray.
Al termine del pomeriggio, abbiamo fatto un giro a piedi per le vie del borgo insieme all’Assessore della Cultura, che ci ha fatto scoprire in anteprima i luoghi dove i quadri verranno collocati per l’inaugurazione del 29 settembre, diventando le tappe di un inedito itinerario culturale, turistico ed esperienziale accessibile a tutti i cittadini e a chiunque voglia visitare il borgo.
Queste iniziativa e molte altre sono previste per il mese di settembre e saranno fruibili al pubblico gratuitamente, tuttavia, siccome l’interesse manifestato è molto e si prevede un’abbondante affluenza, è meglio prenotare i propri posti agli eventi desiderati presso l’Infopoint Turistico del Comune di Angera o inviando una mail all’indirizzo infopoint@comuneangera.it. Per ulteriori informazioni su questo borgo, vi consiglio inoltre di visitare il sito ufficiale di Visit Angera.
– Post in collaborazione con l’Ufficio del Turismo di Angera e l’Associazione Gite in Lombardia –
Vi lascio qui sotto qualche altra attività da provare sul Lago Maggiore:
10 Commenti
Adoro quando l’arte entra a far parte in questo modo di un territorio! E adoro “l’arte a cielo aperto”. Non avevo mai sentito parlare di questa cittadina quindi grazie per avermela fatta conoscere! 🙂
Sono contenta di avertela fatta conoscere Viola, e se vieni da queste parti non dimenticarti neppure le splendide Isole Borromee!
Ma è meravigliosa questa iniziativa! E lui veramente bravissimo. Anche io non lo avevo mai sentito nominare ma mi sembra che le sue realizzazioni siano stupende: dipinti antichi con una tecnica moderna. Che bella l’arte! In tutte le sue forme
Infatti sono contenta di essere riuscita a conoscerlo personalmente e a vedere con i miei occhi le sue realizzazioni artistiche!
Sono stata ad Angera che ero molto piccola e da allora non ci sono più tornata. Non mi dispiacerebbe andarci per vivere l’esperienza del museo a cielo aperto che racconti.
Se non hai già preso impegni, domenica prossima (29 settembre) viene inaugurato ufficialmente l’itinerario!
Questa sì che è street art! Sono stufa del fatto che tutto venga eletto ad arte. A volte basta che ci sia un disegno carino su un muro e tutti gridano al miracolo. In questo caso, rimango basita: la riproduzione del quadro di Caravaggio è incredibile!
Concordo in pieno Roberta, oggi si tende troppo spesso a parlare di street art, anche quando l’arte vera scarseggia! Qui, invece, si può andare sul sicuro!
Ma che spettacolo sono dei veri artisti, giusto settimana scorsa stavamo pensando di andare ad Angera e poi abbiamo deviato per Stresa, non mancherò alla prossima gita di andare qui.
Anche Stresa è molto carina, ma nel prossimo giro in effetti Angera non può proprio mancare!