Raccontare la propria città non è sempre facile, perché spesso la si vede con gli occhi distratti di chi è abituato a viverla per necessità o routine, senza l’entusiasmo di chi magari la vuole scoprire appositamente per la prima volta: così oggi ho pensato di mettermi nei panni di un turista che abbia a disposizione poche ore per visitare Bologna, provando ad immaginare quali sono le attrazioni che non dovrebbe assolutamente perdere all’interno del centro storico.
Visitare Bologna in poche ore: itinerario a piedi
Questa mia idea astratta si è in realtà concretizzata grazie alla partecipazione a Discover Bologna, tour guidato a piedi compreso nella Bologna Welcome Card, che ci ha consentito di approcciarci alla nostra città come veri turisti per un pomeriggio.
Il punto di ritrovo con gli altri partecipanti del gruppo è davanti all’ufficio di Bologna Welcome, in Piazza Maggiore, che è anche il primo punto di interesse illustrato nel tour.
Piazza Maggiore è il cuore pulsante della città, dove tutte le strade del centro inevitabilmente convergono: le sue origini risalgono al 1200, quando il Comune iniziò ad acquisire case e terreni per costruire uno spazio che avrebbe dovuto simboleggiare l’importanza dell’istituzione comunale e riunire le varie attività cittadine. Nel corso del tempo, i suoi lati si sono andati man mano arricchendosi degli edifici più importanti della città (basti solo pensare alla Basilica di San Petronio, Palazzo D’Accursio o il Palazzo del Podestà) e, nonostante le sue antiche origini, è solo a partire dal 1945 che alla piazza viene ufficialmente riconosciuto il suo attuale nome.
Da questa, non si può fare a meno di “allungare l’occhio” all’adiacente Piazza del Nettuno, fatta costruire nel 1564 per dare risalto alla centrale Statua del Nettuno a cui deve il nome, opera d’arte dell’artista conosciuto come il Giambologna. Su uno dei suoi lati si trova la Sala Borsa, dal 2001 divenuta Biblioteca Civica Multimediale e luogo molto amato dagli studenti universitari, mentre dall’altro, accanto a Palazzo del Podestà, si affaccia Palazzo Re Enzo.
Il nostro itinerario a piedi è proseguito nel cortile di Palazzo D’Accursio, che la nostra guida ci ha spiegato chiamarsi in questo modo in quanto, alla fine del Duecento, comprendeva anche l’abitazione di Accursio, maestro di diritto nello Studio bolognese, da cui ha poi preso il nome. Oggi questo edificio è uno dei più importanti del centro storico di Bologna ed è noto anche con l’appellativo di Palazzo Comunale, dal momento che dal 1336 è sede del Comune della città: al suo interno, sono oggi ospitate le Collezioni Comunali d’Arte e si possono visitare alcune delle sue belle sale, giro non compreso nel tour di Discover Bologna ma che avevamo già avuto modo di fare in occasione delle Giornate Fai negli anni scorsi.
Quello che invece non poteva proprio mancare era una visita all’interno della Basilica di San Petronio, la più grande e importante chiesa bolognese dedicata al patrono cittadino, dalla facciata incompiuta e solo parzialmente rivestita in marmo: le leggenda narra infatti che Pio IV bloccò i lavori su questo edificio per sollecitare quelli relativi alla costruzione dell’Archiginnasio, altro luogo simbolo di Bologna che dal 1838 ospita la Biblioteca Comunale. Gli interni della basilica sono invece ultimati, anche se costruiti in epoche diverse: il corpo principale è suddiviso in tre navate, ai lati delle quali si aprono ventidue cappelle decorate da artisti del calibro di Donato Creti o del Parmigianino, tra le quali spicca la Cappella dei Re Magi, dalle pareti sontuosamente affrescate con scene che rappresentano il Paradiso e l’Inferno. Ma oltre a guardarvi attorno, rivolgete il vostro sguardo anche verso il basso: sul pavimento, infatti, troverete la meridiana realizzata dall’astronomo Cassini, che con i suoi 67,27 metri è la più lunga al mondo.
Dalla Basilica di San Petronio ci siamo immersi con pochi passi in una delle zone più antiche e caratteristiche di Bologna, il cosiddetto Quadrilatero, quartiere medievale in cui si incontrano le tradizioni artigianali, mercantili e commerciali più vere della città. Se venite qui per la prima volta, non potete assolutamente perdervi una passeggiata fra i suoi vicoli stretti e carichi di odori invitanti, nei quali si alternano negozi storici e botteghe tramandate di padre in figlio, sulle quali spiccano quelle specializzate in pasta fresca. Due nomi su tutti? Ma Sfoglia Rina e Tamburini ovviamente!
Sul limitare opposto del Quadrilatero rispetto a dove siamo partiti, si trova invece il Palazzo della Mercanzia, che si affaccia sull’omonima piazza, e che regola dalla fine del XIV secolo le attività commerciali e mercantili di Bologna; oggi è sede della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato. A pochi minuti di cammino da questo si raggiunge un altro dei luoghi simbolo del centro storico, ovvero Piazza Santo Stefano, al termine della quale si staglia l’omonima basilica, conosciuta anche con il nome di Complesso delle Sette Chiese, perché composto dall’unione di più edifici sorti in epoche diverse.
Come tappa finale del nostro itinerario a piedi non potevamo non arrivare fino a loro, il simbolo indiscusso della città di Bologna: le due Torri, realizzate durante il Medioevo nel punto di ingresso dell’antica via Emilia, con una funzione militare di segnalazione e di difesa.
Tra le due, quella visitabile è la Torre degli Asinelli, recentemente restaurata, e sulla quale siamo saliti in un’altra giornata, sempre gratuitamente con la Bologna Welcome Card (altrimenti il costo del biglietto è di 5 Euro, oppure potete anche abbinare una degustazione); attraverso una scala interna, si raggiungono gli oltre 97 metri di altezza percorrendo all’incirca 500 gradini, e dalla cima si gode di una spettacolare vista sulla città (anche se noi abbiamo trovato un po’ di immancabile foschia). La Torre Garisenda, invece, arriva ai 47 metri di altezza e si caratterizza per la sua forte pendenza, dovuta al cedimento del terreno e delle fondamenta.
Il tour si è concluso sempre davanti allo IAT di Piazza Maggiore, dove i partecipanti del gruppo si sono separati.
Informazioni pratiche su Discover Bologna:
– ha una durata di 2 ore
– può essere fatto nelle giornate di venerdì (ore 15), sabato e domenica (ore 10,30)
– il servizio è svolto da una singola guida in due lingue (italiano e inglese)
– ha un costo di 15 euro (oppure è gratuito se siete possessori della Bologna Welcome Card)
– in caso di chiusura di alcuni siti, l’itinerario potrà subire delle variazioni
Visitare Bologna in mezza giornata: un’idea alternativa
Se invece di poche ore avete a disposizione almeno mezza giornata per visitare Bologna, vi consiglio un’idea alternativa che abbiamo testato noi stessi dopo l’itinerario a piedi, nel caso foste un po’ stanchi e voleste cambiare mezzo di trasporto: un tour a bordo del City Red Bus, l’autobus rosso dal tetto scoperto, che vi consentirà di avere un punto di vista un po’ diverso (e comodo) sul centro storico della città e i suoi immediati dintorni.
Il punto di partenza del tour è sempre da Piazza Maggiore, ma è possibile salire anche in altre fermate lungo il tragitto, ha la durata di un’ora e le spiegazioni sono disponibili in 10 lingue diverse (tramite auricolari).
L’itinerario si snoda in maniera circolare attraverso viale Pietramellara, San Michele in Bosco e Piazza Malpighi, per poi ritornare in Piazza Maggiore.
Se siete possessori della Bologna Welcome Card il tour completo è gratuito altrimenti il costo è di 15 Euro, oppure anche in questo caso potete abbinarlo con una degustazione.
Spero davvero con questo post di avervi dato qualche suggerimento per visitare la mia città, anche se avete poco tempo a disposizione!