Appena un anno fa, più o meno in questo periodo, salivamo per la prima volta sul famoso Trenino Rosso del Bernina, per provare la classica tratta che da Tirano conduce fino a St. Moritz, rinomata località della Svizzera.
Essendo un’esperienza che ci aveva colpiti molto, e sapendo dell’esistenza di altri percorsi meno conosciuti del trenino stesso, abbiamo deciso stavolta di testare un itinerario più lungo e meno turistico che, con partenza sempre da Tirano, ci avrebbe condotto a Coira, la città più antica della Svizzera nonché capitale del Cantone dei Grigioni.
Visitare Coira in due giorni: come raggiungerla con il treno
Per riuscire a goderci al meglio sia il percorso sul trenino che la visita di Coira, abbiamo deciso di spezzare il nostro itinerario in due giorni, soluzione che a posteriori si è rivelata essere la più comoda a livello organizzativo.
Il primo giorno siamo partiti da Tirano nel primo pomeriggio, contando che il percorso in treno fino a Coira dura 4 ore, con alcune fermate intermedie nelle quali noi però non siamo scesi. La parte iniziale è coincisa con quella dell’anno scorso (all’incirca la metà), mentre nella restante ci siamo goduti dal finestrino panorami nuovi: se volete fare buoni scatti anche quando il treno è in corsa, vi consiglio le carrozze con i finestrini apribili, quelle con i vetri panoramici sono sicuramente più suggestive ma hanno l’inconveniente che non si possono abbassare.
Il centro di Coira è molto raccolto, così dalla stazione abbiamo raggiunto comodamente il nostro albergo, considerando anche il fatto che viaggiavamo con un solo bagaglio a mano per entrambi per spostarci con più facilità.
La sera abbiamo cenato in centro iniziando a familiarizzare con la città, ma il giro completo ce lo siamo conservato per la mattina successiva, per poi riprendere il treno in direzione Tirano subito dopo pranzo.
Visitare Coira in due giorni: itinerario a piedi per il centro storico
Il centro storico di Coira è piuttosto compatto, e noi abbiamo potuto visitarlo al meglio grazie a Denise, la guida che ci è stata messa a disposizione dall’Ufficio del Turismo per un tour privato di un paio d’ore in italiano.
Abbiamo così appreso che Coira si è aggiudicata a giusta ragione il titolo di città più antica della Svizzera, in quanto i reperti archeologici ritrovati nel territorio risalgono addirittura al paleolitico (12.000-9.000 a. C.), e che è stata abitata in maniera continuativa da almeno 5.000 anni.
Nonostante non presenti al suo interno opere d’arte o monumenti particolarmente appariscenti, sarà comunque piacevole passeggiare ammirando gli edifici del centro storico, perfettamente conservati in pieno stile svizzero.
Dal punto di vista culturale e religioso, Coira è conosciuta soprattutto per essere stata un’importante città episcopale, e il potere del vescovo è confluito a livello architettonico nella costruzione del Castello Vescovile, al cui centro sorge la Cattedrale di Santa Maria Assunta, chiesa a tre navate ancora oggi simbolo del paese. Per raggiungere questo nucleo dovrete salire qualche rampa di scalini, perché si presenta come una piccola cittadella fortificata, rialzata rispetto al tessuto urbano più recente.
Nella parte bassa del centro potrete invece respirare l’atmosfera di una tipica cittadina svizzera, fatta di viottoli lastricati, piazze spaziose e giardini curati all’inverosimile, valorizzati nel miglior modo se anche voi avrete la fortuna di visitarla in una giornata soleggiata di primavera come abbiamo fatto noi.
Se invece volete vivere queste zone in maniera un po’ più movimentata, è bene sapere che Coira è l’unica città della Svizzera ad avere un proprio comprensorio per sport estivi ed invernali, comodamente raggiungibile dal centro tramite la funivia. Quindi non vi resta che scatenarvi!
Visitare Coira in due giorni: consigli su dove mangiare
Dal punto di vista gastronomico, Coira presenta una vasta scelta, in quanto noterete un susseguirsi notevole di ristoranti e bar, per cercare di accontentare tutte le esigenze e le tasche di clienti e turisti (come si sa, la Svizzera non è proprio a buon mercato!).
Noi eravamo già partiti dall’Italia con l’idea di provare nella nostra unica serata a disposizione qualche piatto tipico della zona, così ci siamo indirizzati direttamente alla prima categoria, optando fra i tanti per il Ristorante Drei Könige, raggiungibile in appena 5 minuti a piedi dal nostro albergo.
La scelta fatta si è dimostrata sicuramente azzeccata, perché l’ambiente in cui siamo entrati è stato fin da subito accogliente e confortevole, con le pareti della sala interamente rivestite di legno e le luci leggermente soffuse.
Nel menù che ci è stato proposto siamo partiti entrambi con una zuppa d’orzo grigionese, per poi differenziare la portata principale fra pizokel (versione svizzera degli spätzli) con spinaci, pancetta, cipolla e salsa di formaggio grigionese e capuns (versione svizzera dei canederli) in salsa cremosa. Abbiamo così scoperto che la tradizione culinaria grigionese propone piatti sostanziosi prevalentemente preparati con l’utilizzo del formaggio, non troppo leggeri ma molto gustosi e saporiti.
Per concludere la cena, ci siamo invece rinfrescati la gola con un gelato alla cannella con un fondo di Bündner Röteli, un liquore alle spezie prodotto con ciliegie di montagna essiccate.
Se volete avere maggiori informazioni sul menù completo che il Ristorante Drei Könige propone, potete visitare direttamente il suo sito Internet.
Visitare Coira in due giorni: consigli su dove dormire
Per il nostro soggiorno a Coira abbiamo scelto di alloggiare in un albergo molto particolare, sempre consigliatoci dall’Ufficio del Turismo: l’Hotel Post che, come suggerisce il nome, è allestito al suo interno come un vero e proprio ufficio postale, già a partire dalla reception.
Le camere sono di varie tipologie, e in ognuna di quelle comfort e superior c’è una stampa raffigurante un francobollo svizzero appesa sopra il letto; la nostra era ampia e spaziosa, ed era compresa anche di un angolo cottura che noi però non abbiamo utilizzato, ottimale per chi si trattiene qui per periodi più lunghi.
L’Hotel Post è in pieno centro città, comodissimo anche per chi come noi arriva con il treno. Per maggiori informazioni sulla disponibilità delle camere o per la prenotazione, potete direttamente cliccare qui.
Visitare Coira in due giorni è stato a mio parere un ottimo modo per scoprire una parte della Svizzera meno conosciuta, e per rivivere nuovamente l’emozione di salire a bordo del Trenino Rosso del Bernina.
E voi? Avevate mai sentito parlare di questa città?
4 Commenti
La conoscevo vagamente e dalle foto sembra molto carina. Le case del centro storico sono deliziose e il campanile è bellissimo 🙂 Piacerebbe anche a me fare un giro sul trenino del Bernina perciò mi segno tutto per poi studiare un itinerario.
E’ molto carina davvero, non c’è moltissimo da vedere e in un giorno si visita bene! Abbinata al trenino è l’ideale!
Che bell’idea abbinare al trenino più famoso d’Europa un centro da scoprire! Questa cittadina non la conoscevo minimamente, ed è molto carina, la inserisco tra i punti da “toccare”
Ciao Elena, è un giro che vale proprio la pena fare! 🙂