Devo ammetterlo, la Liguria non è tra le regioni che io conosca meglio o dove sia stata più spesso ultimamente: anzi, soprattutto da quando ho aperto il blog, l’ho raggiunta in pratica una sola volta, per scoprire la zona delle Cinque Terre e dei suoi immediati dintorni. Dovendo necessariamente rimediare a questa mia mancanza, abbiamo pensato di approfittare di un ponte del 2 giugno per visitare Genova in un weekend lungo, dedicando a questa città marittima due giorni pieni, e riservando il tempo che ci restava ad altre zone della Liguria, in un mix variegato di borghi, natura e cultura.
Visitare Genova in un weekend lungo: primo giorno
Siamo partiti come al nostro solito da Bologna di buon’ora, e dopo circa tre ore e mezza di macchina abbiamo raggiunto la nostra meta ligure: dopo aver depositato i bagagli in albergo ed esserci muniti dei biglietti della metro per raggiungere il centro storico, abbiamo iniziato l’esplorazione vera e propria di Genova soltanto nel pomeriggio, così abbiamo deciso di dedicare questo primo giorno ad un giro a piedi libero per la città, riservandoci le attrazioni a pagamento per quello successivo.
Il nostro itinerario è cominciato da un primo giro esplorativo ai giardini di Palazzo del Principe (che avremmo visitato all’interno nei giorni seguenti), incentrati intorno alla Fontana di Nettuno, di epoca successiva rispetto alla già esistente Fontana dei Delfini. Da qui abbiamo raggiunto il Monumento dedicato a Cristoforo Colombo, per poi scendere verso il mare attraversando la Porta dei Vacca, caratterizzata da due torri semicircolari collegate da un arco: costruita nel 1155, essa rappresenta l’antico accesso alla cinta muraria medievale che conduce a via del Campo (strada che ospita molti palazzi risalenti al ‘500 e ‘600), e ancora oggi consente di immettersi nel cuore del centro storico.
Proseguendo in direzione del porto, siamo passati davanti alla coloratissima facciata di Palazzo San Giorgio, risalente alla seconda metà del 1200 e che oggi ospita la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Da qui, in appena pochi altri minuti di cammino, si accede al celebre Porto Antico, storica area di imbarco e sbarco delle merci, restituita alla città grazie all’opera di ristrutturazione iniziata nel 1992 e disegnata da Renzo Piano. Anche qui abbiamo fatto solo un primo giro perlustrativo, in attesa della visita alle sue attrazioni più importanti il giorno successivo, ma nel frattempo ci siamo goduti con calma il Galeone Neptune, riproduzione di questo tipo di imbarcazione fatta costruire nel 1986 in Tunisia per il set del film “Pirati” di Roman Polański. Sempre dal porto abbiamo ammirato da lontano la Lanterna, antico faro costruito nel 1128 e simbolo indiscusso della città, che con i suoi 77 metri di altezza è il più alto del Mediterraneo e il secondo in tutta Europa.
Potete acquistare qui i biglietti per la Lanterna.
Visitare Genova in un weekend lungo: secondo giorno
Il secondo giorno alla scoperta della città è stato sicuramente il più impegnativo a livello di chilometri macinati prevalentemente a piedi e di attrazioni visitate: la nostra giornata è cominciata da una delle più famose, l’Acquario di Genova, al quale siamo arrivati proprio all’orario di apertura, alle 9 di mattina. Questa struttura è considerata la più grande in Europa e la seconda a livello mondiale, con oltre 70 ecosistemi acquatici e circa 12.000 esemplari provenienti da tutti i mari del pianeta. Dal momento che, oltre a questa, avevamo in programma di visitare anche tutte le altre attrazioni situate sul porto, abbiamo scelto il biglietto cumulativo “Acquario Village”, una soluzione all inclusive che consente di risparmiare sull’acquisto dei singoli biglietti, anche se il prezzo non rimane comunque dei più economici (44 Euro per gli adulti, con tariffario aggiornato al 2020). Per la visita completa dell’Acquario mettete in conto almeno un paio d’ore, tempo che è servito a noi, ma che dovrete sicuramente aumentare se viaggiate con bambini!
Adiacente all’Acquario si trova la Biosfera, una struttura sferica di vetro e acciaio progettata dall’architetto Renzo Piano proprio a ridosso dell’acqua, e che racchiude esempi di flora e fauna delle foreste tropicali. Le piante rare conservate al suo interno sono oltre 150, mentre fra gli animali che vivono qui è particolarmente appariscente l’ibis scarlatto, dal piumaggio di color rosso intenso.
Sempre sul porto ma sul lato di ponente si trova il Galata Museo del Mare, anch’esso incluso nel biglietto cumulativo, che abbiamo raggiunto con una breve passeggiata a piedi di 10 minuti. Le sue esposizioni sono dedicate alla storia della navigazione, e si dispongono in un’area di 10.000 metri quadrati, suddivisa su 3 piani e in 17 grandi sale: in alcune di esse, sono collocate ricostruzioni di imbarcazioni a grandezza naturale. Anche qui, mettete in conto almeno un paio di ore per potervi godere al meglio la visita, anche perché, oltre al percorso classico, troverete ad attendervi una piacevole sorpresa: dal 2010, infatti, è stato aperto al pubblico il Nazario Sauro, il più grande sommergibile italiano visitabile in acqua, ormeggiato nella darsena proprio di fronte al Galata. Ovviamente non potevamo lasciarci scappare questa ghiotta occasione! La discesa nel sommergibile è anch’essa compresa nel biglietto cumulativo, e per motivi di sicurezza bisogna indossare obbligatoriamente un caschetto protettivo per la testa, fornito dal personale all’ingresso.
Terminate tutte le attrazioni del porto nel primo pomeriggio, siamo rientrati nel centro storico per visitare il Duomo di San Lorenzo, non senza prima esserci fermati per assistere ad una sfilata in costume in occasione del 2 giugno. Oltre alla visita libera e gratuita alla cattedrale, abbiamo deciso di acquistare anche i biglietti per il Museo del Tesoro, un’esposizione di opere di oreficeria e argenteria antica collocata nei suoi ambienti sotterranei.
Per concludere questa seconda giornata pienissima nel migliore dei modi, non ci siamo fatti mancare la visita ad un’ultima attrazione, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, divenuta tale nel 1959: al suo interno, si può ammirare una collezione di quadri, mobili e porcellane lasciate dagli ultimi proprietari, anche se la parte più spettacolare del percorso è rappresentata dalle stanze completamente affrescate di questa dimora seicentesca.
Visitare Genova in un weekend lungo: terzo giorno
Per visitare Genova in un weekend pieno le abbiamo dedicato anche la mattinata del terzo giorno, dopo aver alloggiato in città per due notti. Come vi avevo già anticipato nel nostro giro esplorativo del primo pomeriggio, non avevamo avuto abbastanza tempo per accedere agli interni di Palazzo del Principe, che infatti abbiamo recuperato in questa occasione. Nelle sale di questa nobile dimora, fatta costruire da Andrea Doria nel Cinquecento, sono oggi conservati affreschi, dipinti e sculture di importanti artisti liguri, italiani e stranieri, oltre ad una pregiata collezione di arazzi. Avendo già visitato i giardini, per il giro del palazzo abbiamo impiegato all’incirca un’ora.
Cosa vedere partendo da Genova: qualche suggerimento (per un weekend lungo)
Avendo a disposizione ancora un giorno e mezzo del nostro weekend lungo alla scoperta della Liguria, ci siamo spostati da Genova in provincia di Savona, precisamente ad Albenga, piccolo centro dove abbiamo alloggiato per l’ultima notte, oltre a fare una breve visita al suo centro storico. Durante il viaggio di andata, ci siamo fermati a visitare le Grotte di Borgio Verezzi, mentre la giornata successiva è stata dedicata a Toirano: anche qui abbiamo esplorato le sue grotte, e scoperto un suo tesoro nascosto, il piccolo ma caratteristico Museo Etnografico della Val Varatella.
Questo itinerario in Liguria tra le province di Genova e Savona ci è piaciuto davvero molto, e spero che possa essere utile anche a voi se state pensando di andare a scoprire quelle zone!
Vi lascio qualche idea per altre attività da fare a Genova:
2 Commenti
Amo Genova! È una bellissima e particolare città. Perdersi tra le viette, il Porto Antico, il Museo del Mare e l’Acquario… partirei subito!
Non sapevo che a Borgio Verezzi ci fossero delle grotte, conoscevo solo il Festival teatrale estivo. La prossima volta che ci andrò le visiterò.
Bene Lucia, sono contenta di averti dato uno spunto nuovo per visitare i dintorni di Genova!