Londra potrebbe essere definita una delle capitali europee per eccellenza, perché la maggior parte delle persone che conoscete probabilmente ci sono state, o desiderano comunque andarci: io, che faccio parte di quelli l’hanno già vista, sogno a mia volta di tornarci quanto prima. Bisogna innanzitutto fare una doverosa premessa: visitare Londra per la prima volta e pretendere di riuscire a vedere tutto è praticamente impensabile, a meno che il nostro soggiorno nella capitale britannica non sia particolarmente lungo.
Il mio viaggio a Londra è stato un regalo di laurea e sono partita con un gruppo di amici, quindi era più improntato al divertimento piuttosto che alla scoperta vera e propria, senza contare che con il passare del tempo i miei gusti in fatto di musei si sono modificati di parecchio.
In questo articolo, vi propongo un itinerario classico di 3 giorni (viaggio in aereo escluso), adatto per chi visita la capitale per la prima volta e vuole raggiungere a piedi molte delle sue attrazioni più famose.
Itinerario a piedi per Londra: cosa non perdere in una prima visita
Periodo di visita: 27-30 aprile
Giorno 1 (27/04): non ho conteggiato volutamente il primo giorno all’interno dell’itinerario in quanto è stato interamente dedicato al viaggio in aereo, che avevamo di pomeriggio e che, in seguito a ritardi e a controlli infiniti allo sbarco, si è prolungato molto oltre il dovuto. Dall’aeroporto di Stansted (il più lontano dal centro della città), abbiamo raggiunto a notte fonda il nostro hotel con il servizio di transfert A/R che avevamo già prenotato online.
Giorno 2 (28/04): stanchi per aver dormito soltanto poche ore, ma con l’entusiasmo di chi si ritrova in una delle capitali più vitali d’Europa, siamo partiti di buon’ora per esplorare al meglio il centro storico di Londra.
Il nostro itinerario è cominciato passando davanti al Monumento al grande incendio di Londra, alta colonna fatta erigere tra il 1671 ed il 1677 e più comunemente nota con il nome di The Monument, dalla quale abbiamo raggiunto la Southwark Cathedral, cattedrale dedicata al Santo Salvatore e a Santa Maria Overie, considerata come una delle più belle chiese gotiche della città. L’ingresso è libero e gratuito con orario continuato (con apertura 8-18 nei giorni feriali e 8,30-18 nel weekend).
Dal quartiere di Southwark ci siamo spostati sulle rive del fiume Tamigi, dove sono raggruppate alcune attrazioni degne di nota, prima fra tutte la Tower of London, la celebre fortezza costruita all’interno del London Borough of Tower Hamlets ed utilizzata nel corso del tempo come palazzo reale, prigione, armeria e persino come zoo.
Oggi è divenuta Sito Patrimonio dell’Umanità e custodisce al suo interno i Gioielli della Corona; le visite sono esclusivamente guidate ed in tutte sarete accompagnati dagli Yeoman Warders, i guardiani della torre, con le loro divise tipiche.
Dal momento che questa attrazione è molto richiesta e potreste rischiare di trovare tutto già prenotato, vi consiglio di acquistare in anticipo i biglietti online.
Proprio di fronte alla torre si trova un altro dei simboli indiscussi di Londra, il Tower Bridge, il ponte mobile che collega i quartieri di Southwark e di Tower Hamlets, sicuramente una delle attrazioni più fotografate della città: se volete immortalarlo da un punto di vista un po’ diverso da solito, potreste prendere in considerazione una crociera sul Tamigi.
Non distante dal Tower Bridge è attraccata l’HMS Belfast, una nave da guerra della Royal Navy sopravvissuta alla Seconda Guerra Mondiale, nella quale si può accedere anche all’interno e che potrebbe rivelarsi una visita istruttiva soprattutto se viaggiate con bambini: qui troverete molto probabilmente meno turisti rispetto ai siti precedenti, ma vi lascio comunque il link per acquistare il biglietto online.
Proseguendo il nostro itinerario a piedi, siamo passati dall’altro lato del fiume Tamigi per raggiungere il Globe Theatre, fedele ricostruzione del teatro edificato nel 1599, dove lavorava la compagnia teatrale del famoso drammaturgo William Shakespeare; se siete amanti del genere, potreste approfittare di una visita guidata per scoprire al meglio questa attrazione.
Dopo aver riattraversato nuovamente il fiume, abbiamo raggiunto e visitato la Saint Paul’s Cathedral, che con la sua grande cupola visibile già da lontano è considerata l’edificio religioso più grande della Gran Bretagna, e alla quale si può accedere anche con visite guidate. Da qui siamo passati davanti alle Royal Courts of Justice e abbiamo raggiunto Trafalgar Square, una delle piazze più famose di Londra, dedicata al ricordo della battaglia di Trafalgar del 1805 e caratterizzata da un’imponente colonna dell’ammiraglio Nelson e una grande fontana decorata con varie statue.
Da una piazza siamo passati ad un’altra, perché con una breve camminata abbiamo raggiunto Parliament Square, sicuramente uno dei luoghi di interesse imperdibili se visitate Londra per la prima volta: su di essa domina la mole del Palazzo di Westminster (conosciuto anche come Houses of Parliament), edificio in cui hanno sede le due camere del Parlamento del Regno Unito (la Camera dei Lord e la Camera dei Comuni) e sul quale svetta il Big Ben, soprannome con il quale è conosciuta la campana più grande della torre dell’orologio.
A fianco del Palazzo di Westminster è stato costruito e aperto al pubblico nel 1999 il London Eye, la grande ruota panoramica divenuta anch’essa in breve tempo uno dei simboli della capitale, e dalla quale si gode di un ottimo panorama dall’alto su tutto il centro storico; se volete provare questa attrazione senza perdere tempo, vi consiglio di acquistare il biglietto saltafila.
A pomeriggio inoltrato abbiamo fatto una piacevole passeggiata all’interno dello Saint James’s Park, il più antico dei Parchi Reali di Londra situato nella City of Westminster, attraverso il quale abbiamo raggiunto l’ultima attrazione da visitare della giornata, Buckingham Palace.
Questo compatto edificio è la residenza ufficiale della regina, e si può visitare anche internamente in alcune sue parti, cosa che noi però non abbiamo fatto per mancanza di tempo ed organizzazione. La cerimonia più famosa alla quale si può assistere dai suoi cancelli è il Cambio della Guardia, che avviene ogni mattina a partire dalle 11, ma per la quale conviene presentarsi con un certo anticipo visto la mole di turisti che solitamente si accalca qui a quell’ora.
Giorno 3 (29/04): il secondo giorno pieno alla scoperta di Londra è partito da Liverpool Street, stazione ferroviaria situata nella zona nord orientale della città, alle spalle della quale si estende il quartiere della City, famoso per i suoi numerosi grattacieli sui quali spicca il Gherkin, alto edificio dalle tonalità blu e azzurre e dalla forma inconfondibile, che lo rende una delle architetture moderne più particolari della capitale.
Da qui abbiamo raggiunto Camden Town, quartiere alternativo dove abbiamo trascorso il resto della mattinata curiosando tra i suoi negozi stravaganti e particolari, e fermandoci a mangiare in uno dei tanti banchetti del suo frequentatissimo mercato, ideale se volete spendere una cifra contenuta, anche se le pietanze a dire il vero non ci hanno entusiasmato troppo.
Con la pancia piena abbiamo fatto una bella camminata fino a Notting Hill, distretto residenziale alla moda della parte occidentale della città, caratterizzato da file di case colorate e conosciuto dal grande pubblico grazie all’omonimo film.
Gli ultimi luoghi di interesse che abbiamo raggiunto sul finire della giornata sono stati Piccadilly Circus, celebre incrocio e uno dei principali punti di snodo del traffico cittadino, e il limitrofo quartiere di Soho, famoso per la sua movimentata vita notturna.
Giorno 4 (30/04): il nostro ultimo giorno a Londra è cominciato dal quartiere di Temple, ritenuto uno dei principali distretti giuridici della capitale, la cui attrazione più importante è Temple Church, chiesa eretta nel 1185 dall’ordine militare dei Templari, che vi consiglio assolutamente di visitare soprattutto se avete amato come me “Il Codice Da Vinci” di Dan Brown, che ha ambientato qui una parte del romanzo. L’ingresso è libero e gratuito.
Da qui ci siamo diretti all’ultima attrazione a pagamento del nostro viaggio, la Westminster Abbey, sede dal 1066 delle incoronazioni dei sovrani d’Inghilterra e luogo di sepoltura di numerosi uomini illustri dell’ultimo millennio. La visita è autonoma e potete acquistare i biglietti online, e all’ingresso vi verrà rilasciato un opuscolo in italiano con le indicazioni del percorso da seguire.
E prima di dirigerci in aeroporto dove da lì a breve avremmo avuto il nostro volo di ritorno, non potevamo lasciarci sfuggire una rigenerante passeggiata in Hyde Park, il parco più grande e famoso di Londra, che per mancanza di tempo abbiamo dovuto accontentarci di esplorare soltanto in minima parte.
Visitare Londra per la prima volta: qualche consiglio se avete poco tempo a disposizione
Termina qui il nostro itinerario a piedi per Londra di 3 giorni, ma se avete a disposizione meno tempo per visitare questa capitale, voglio lasciarvi ancora qualche consiglio per cercare di ottimizzarlo al meglio.
Per chi ha almeno 24 ore per scoprire la città, potreste optare per un giro sull’autobus turistico, per spostarvi da una destinazione all’altra più velocemente e salendo o scendendo alle fermate che più vi interessano.
Se invece avete solamente qualche ora a disposizione, potreste indirizzarvi verso un’attività ancora più rapida per scoprire al meglio la città, come un tour in bici di Londra in italiano o un free tour del centro storico, ovvero un tour guidato della durata di circa 3 ore senza prezzo fisso, al termine del quale è il singolo partecipante che paga l’importo che considera opportuno in base al proprio grado di soddisfazione.
E se al contrario avete molti giorni da dedicare alla capitale e volete visitare quanto più possibile risparmiando? Allora non vi resta che acquistare il London Pass, la comoda tessera che permette l’accesso in più di 80 delle attrazioni più famose di Londra!
Vi lascio qui sotto qualche altra esperienza da fare a Londra:
2 Commenti
Sono stata a Londra non so quante volte nel corso degli anni, e ancora oggi non posso dire di aver visto tutto quello che avrei voluto vedere perché ogni volta cerco di dedicarmi a una zona che ancora non conoscevo. Per cui complimenti perché in poco tempo siete riusciti a vedere davvero tante cose! Per me tra l’altro è stato l’ultimo viaggio prima del lockdown e quando le cose miglioreranno sarà forse – speriamo – il primo posto in cui vorrò tornare.
Per quanto riguarda i walking tour, se ti capita di tornare ti consiglio quello di Jack The Ripper, se ti piace il genere.
Grazie del consiglio Silvia, in effetti i tour dark non mi dispiacciono affatto! 🙂 Io vorrei tornare per godermi i suoi bellissimi musei che ancora mi mancano, come tutte le capitali Londra sembrava a portata di mano e raggiungibile in qualsiasi momento, ora arrivarci e potersela vivere sembrano un grande traguardo…