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Visitare Modena in un weekend: cosa vedere in due giorni

by Chiara
Visitare Modena in un weekend: Galleria Estense

Dedicare due giorni a Modena è secondo me il tempo ideale per visitare al meglio questa città: in tanti lo fanno anche in un giorno solo, rischiando però di perdersi molto di quello che il suo cento storico ha da offrire. Per noi che abitiamo in provincia di Bologna, questa cittadina è una destinazione ideale per una gita fuoriporta nel weekend, che può essere anche decisa la mattina stessa perché dista appena un’ora di macchina da casa nostra: eravamo infatti già stati qui in occasione dell’iniziativa della Domenica al Museo, in cui si può accedere gratuitamente a tutti i luoghi statali, ma siamo anche tornati di recente perché ci mancavano ancora varie attrazioni da scoprire.

Ecco quindi tutti i miei consigli su cosa vedere a Modena in due giorni, per passare un weekend diverso dal solito e visitare una parte della nostra sempre bella Emilia Romagna. 

Itinerario a piedi per Modena: cosa vedere nel centro storico

Partiti da Bologna in mattinata, siamo arrivati a Modena in un’ora scarsa di macchina, lasciandola al Novi Park, un comodo parcheggio coperto adiacente al centro, che abbiamo raggiunto in appena 10 minuti a piedi.

Il primo appuntamento che avevamo in programma per la giornata era a Palazzo Ducale, per il quale avevamo prenotato la visita guidata alle 10: l’unico modo per accedervi è infatti con guida, soltanto nei weekend (con alcune eccezioni), ed il costo del biglietto è di 10 Euro. Gli slot possibili per il sabato sono alle 9 (in inglese), alle 10, 11 e 12 in italiano, e la visita va prenotata obbligatoriamente sul sito ufficiale.

Visitare Modena in un weekend: Palazzo Ducale

Non fate come noi (ammetto che la colpa è stata mia perché non avevo letto attentamente le istruzioni sul biglietto) che siamo andati direttamente al Palazzo, il punto di ritrovo con la guida e con il gruppo è davanti allo IAT, da dove parte la visita guidata che prevede anche una breve passeggiata attraverso il ghetto ebraico

Costruito a partire dal 1634 dall’architetto romano Bartolomeo Avanzini, il Palazzo Ducale ha ospitato per più di due secoli la Corte Estense, ed è oggi sede dell’Accademia Militare. Dal Cortile d’Onore si sale lo Scalone e si accede al primo piano alla Sala Museale dell’Accademia Militare e all’Appartamento di Stato: le stanze sono molto belle, ma su tutte spiccano l’elegante Salone d’Onore ed il settecentesco Salottino d’Oro, gabinetto di lavoro del duca, impreziosito da pannelli di legno smontabili rivestiti in oro zecchino e decorati con figure mitologiche.

Vista la particolarità della location, tutto il giro sarà accompagnato da un militare, e all’interno non è purtroppo possibile fare foto o video; in casi eccezionali, potrebbe anche capitare che le visite guidate vengano annullate per sopravvenuti motivi interni. Nel nostro caso tutto è andato liscio, e la visita è terminata verso le 11,15.

Noi non siamo tornati davanti allo IAT con il resto del gruppo perché la seconda attrazione che volevamo visitare si trova proprio a lato di Piazza Roma, dove affaccia anche Palazzo Ducale. Qui abbiamo raggiunto infatti il Museo della Figurina, facente parte della Fondazione Modena Arti Visive (FMAV) dal 2017 e che nasce dalla appassionata opera collezionistica di Giuseppe Panini, fondatore dell’omonima azienda, insieme ai suoi 3 fratelli, che raccoglie oltre 500.000 piccole stampe a colori. L’esposizione permanente del museo presenta circa 2.500 pezzi tra figurine propriamente dette, album e altre tipologie di materiali affini.

Visitare Modena in un weekend: Museo della Figurina

Il costo del biglietto di ingresso è di 6 Euro, e accanto all’esposizione permanente si trova un altro ambiente che ospita le mostre temporanee: quando siamo stati noi, abbiamo trovato “Mécaniques Discursives. Don’t follow the guide!”, una selezione di opere surreali nate dalla collaborazione tra il videografo franco-svizzero Yannick Jacquet e l’incisore belga Fred Penelle, in allestimento fino al 20/08/2023. 

Visitare Modena in un weekend: Museo della Figurina

Proprio accanto al Museo della Figurina si trova il Teatro Comunale “Luciano Pavarotti”, dedicato al celebre tenore originario proprio di Modena, davanti al quale dal 2017 troneggia la sua statua in una delle sue posizioni più iconiche.

Visitare Modena in un weekend: Teatro Comunale Luciano Pavarotti

Con un’altra breve passeggiata abbiamo raggiunto il vero fulcro di Modena, Piazza Grande, che in quell’occasione era completamente ricoperta dalle bancarelle di un mercatino; su di essa si affaccia il Duomo di San Geminiano, iniziato nel 1099 e considerato uno dei massimi capolavori del romanico europeo. La Cattedrale è ad ingresso libero, tranne quando si stanno svolgendo le funzioni, e ha gli interni suddivisi in 3 navate; vi consiglio in particolare di non perdervi un giro nella sua cripta, che ospita la tomba del patrono e che, a differenza di molte altre che si presentano spoglie, ha le pareti ed il soffitto decorati.

Visitare Modena in un weekend: Duomo di San Geminiano

Altro simbolo indiscusso della città è la torre campanaria del Duomo, conosciuta più comunemente con l’appellativo di Ghirlandina, strano soprannome che deriva dalle due ringhiere che l’avvolgono proprio come se fossero ghirlande. Alta 87 metri, ha avuto sin dalle origini funzioni civiche, in quanto dalla sua cima i custodi segnalavano l’apertura delle porte cittadine e sorvegliavano i forzieri del Comune. La sua particolarità è che, anche se può sembrare costruita interamente in marmo, in realtà ne contiene soltanto una minima parte: è invece impreziosita con un rivestimento di pietre pregiate, alcune provenienti da paesi lontani. Sulla Ghirlandina è possibile salire con un biglietto al costo di 3 Euro.

Piazza Grande, il Duomo e la Torre sono entrati a far parte del Patrimonio Unesco.

Visitare Modena in un weekend: Duomo e Ghirlandina

Sempre su Piazza Grande e proprio a fianco dello IAT si trova anche il Palazzo Comunale, per il quale avevamo prenotato la visita autonoma sul sito ufficiale alle ore 13: la prenotazione è infatti obbligatoria, ed è gratuita per tutti i giorni della settimana tranne la domenica, dove si paga un biglietto di ingresso di 2 Euro (il sabato, quando siamo andati noi, è la giornata che ha gli orari più ristretti, soltanto dalle 13 alle 14,30). Il percorso prevede la visita di 5 ambienti, tra i quali spiccano la Sala del Fuoco, la Sala del Vecchio Consiglio e la Sala degli Arazzi; in uno di questi, è conservata anche la celebre Secchia Rapita, sottratta, secondo la tradizione, dai Modenesi ai Bolognesi nella battaglia di Zappolino del 1325. Nel sottotetto del Palazzo Comunale è ospitata anche l’Acetaia Comunale, una piccola produzione di Aceto Balsamico Tradizionale, al quale si può accedere al costo di 2 Euro (da prenotare sul sito ufficiale).

Visitare Modena in un weekend: Palazzo Comunale

Visto che si era fatta ormai ora di pranzo, abbiamo girovagato un po’ tra i tanti locali che il centro storico di Modena propone, per poi fermarci senza conoscerlo a “La Bicicletta”, dove ci siamo sfamati con un tagliere grande di affettati e tigelle al costo di 21 Euro a testa. La selezione di affettati e formaggi è stata di nostro gradimento, mentre sulla qualità delle tigelle non siamo stati pienamente soddisfatti.

Nel pomeriggio ci siamo dedicati ad un’altra delle attrazioni più importanti di Modena, il Palazzo dei Musei, che ospita i principali Istituti Culturali della città.

Tra questi, l’unico a pagamento è la Galleria Estense, con un biglietto di ingresso del costo di 6 Euro, che noi avevamo però già visitato in occasione dell’iniziativa dei musei gratuiti la prima domenica del mese. Questo museo venne istituito nel 1854 da Francesco V d’Austria-Este ed è stato collocato nell’attuale sede del Palazzo dei Musei dal 1894; al suo interno è racchiusa una vasta collezione di opere d’arte appartenute ai Duchi d’Este, alla quale sono stati aggiunti altri importanti reperti acquisiti nel corso degli ultimi due secoli, suddivisi in quattro saloni e in sedici salette espositive di più piccole dimensioni.

Visitare Modena in un weekend: Galleria Estense

Sempre per quell’evento, avevamo visitato anche il Museo Lapidario Estense, una collezione di sarcofagi, rilievi e lastre di pietra inscritti, risalenti dall’epoca romana fino al Rinascimento. 

Visitare Modena in un weekend: Museo Lapidario Estense

In questa nuova giornata alla scoperta di Modena avremmo voluto visitare la Gipsoteca Giuseppe Graziosi, ma non siamo riusciti perché, mentre sul sito è segnalato che di sabato e domenica fa orario continuato, in realtà chiude per la pausa pranzo e riapre alle 16, così ci siamo dovuti accontentare di vedere alcune delle sue statue dalle vetrate esterne. 

Ci siamo però consolati con la visita al Museo Civico D’Arte, che fa orario continuato nel fine settimana: nelle sue 12 sale sono raccolti dipinti, ceramiche, strumenti musicali, armi e tessuti che documentano la trasformazione della città dal Medioevo all’età moderna.

Visitare Modena in un weekend: Museo Civico

Terminata la visita a quello che ci rimaneva di Palazzo dei Musei, siamo tornati al Novi Park per riprendere la macchina. 

Visitare Modena in un weekend: altre attrazioni da non perdere

In auto abbiamo proseguito il nostro itinerario alla scoperta di Modena al di fuori del centro storico, e in 15 minuti abbiamo raggiunto la Casa Museo Luciano Pavarotti, lasciando la macchina nel campo libero adiacente ad essa. 

In questa residenza, il grande maestro modenese ha trascorso gli ultimi anni della sua vita fino al 6 settembre 2017, giorno del suo decesso. La visita delle 12 sale disposta su 4 piani viene fatta autonomamente con l’ausilio di un’audioguida, e consente di scoprire il cantante da un punto di vista più intimo, avvicinandosi alla sua memoria ammirando gli oggetti personali, gli abiti di scena più famosi, le foto e i video che hanno scandito la sua vita, oltre agli innumerevoli premi e riconoscimenti ricevuti nel corso della sua lunga carriera. Il costo del biglietto è di 10 Euro e potete acquistarlo qui

Visitare Modena in un weekend: Casa Museo Luciano Pavarotti

Sempre in macchina potete raggiungere il Museo Enzo Ferrari, dedicato al fondatore della casa automobilistica Ferrari e costruito proprio a ridosso della dimora dove nacque nel 1898. Il padiglione è sormontato da una futuristica copertura gialla in alluminio che riprende il cofano di una macchina, e in 2500 metri quadrati potrete visitare il Museo dei Motori e un’esposizione permanente di automobili Ferrari, oltre ad assistere ad uno spettacolo che racconta la magica storia dei 90 anni di vita di Enzo Ferrari. Al suo interno vengono allestite spesso varie mostre temporanee.

Visitare Modena in un weekend: Museo Enzo Ferrari

Il costo del biglietto è di 22 Euro (potete acquistarlo qui), ma esistono anche biglietti combinati per abbinarlo al “collega” Museo Ferrari di Maranello

Visitare Modena in due giorni è stato davvero l’ideale per scoprire questa città al meglio, ma se volete esplorare anche i suoi immediati dintorni, vi suggerisco qualche idea ulteriore per le vostre gite fuoriporta. 

E voi? Conoscevate già questa città o siete invece curiosi di scoprirla?

Vi lascio qui sotto qualche consiglio per altre esperienze da fare a Modena:



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4 Commenti

Virginia Giugno 30, 2023 - 12:08 am

Interessante questo post: sono stata a Modena parecchi anni fa e mi era piaciuta. Vorrei tornarci.

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Chiara Giugno 30, 2023 - 12:15 am

Anch’io sono ritornata due volte perché la prima non avevo visto molte cose! 🙂

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ANTONELLA MAIOCCHI Giugno 30, 2023 - 12:10 pm

Avevo sentito parlare del Museo della Bilancia di Campogalliano e pur avendo lavorato per anni a Modena non l’ho mai visitato. Sarà sicuramente per la prossima occasione!

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Chiara Giugno 30, 2023 - 1:17 pm

Non è molto grande ma è sicuramente particolare nel suo genere!

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