Come credo ormai di avervi detto più volte, la Toscana resta una delle mie regioni preferite, e la fortuna è che posso raggiungerla velocemente partendo dalla confinante Emilia Romagna. A sua volta, una delle realtà di questa terra che ho amato di più in assoluto è stata Siena, città a misura d’uomo dall’interessante impianto medievale. Scegliere quanti giorni dedicare a questo capoluogo è la prima cosa da decidere: visitare Siena a piedi in un giorno solo non è impossibile, ma a mio parere due sarebbero l’ideale per poter ammirare al meglio tutti i suoi monumenti più importanti.
Nel mio caso l’ho scoperta la prima volta in una calda giornata di estate, dove mi sono limitata ad un giro senza una meta precisa tra le sue vie e ad entrare soltanto in poche attrazioni, per poi tornare un giorno d’inverno durante l’evento “Febbraio al Museo”, bella iniziativa in occasione della quale si poteva accedere a costo zero ad alcuni luoghi e musei solitamente a pagamento, per tutti i mercoledì del mese di Febbraio (e che purtroppo è stata interrotta da un anno all’altro).
Se oltre la città stessa volete scoprire anche le sue immediate vicinanze il discorso cambia ancora, perché i dintorni di Siena hanno tanto da offrire e l’ideale sarebbe un bel weekend lungo o un piccolo on the road di almeno tre o quattro giorni, nei quali inserire per esempio una visita al borgo di Montepulciano o un bell’itinerario tra i borghi della Val d’Orcia.
Itinerario a piedi per visitare il centro di Siena: cosa vedere
Un itinerario alla scoperta di Siena non può che iniziare dal fulcro del suo centro storico, ovvero da Piazza del Campo, sulla quale si affacciano anche alcuni degli edifici più rappresentativi della città. Questo grande spazio (che i senesi chiamano amichevolmente “il Campo”), è stato progettato con un’inconfondibile forma trapezoidale che riprende quella della valva di una conchiglia, e mantiene intatto il suo aspetto medievale, a ricordo dei tempi in cui Siena primeggiò sul resto della Toscana. Anche gli edifici che circondano il perimetro della piazza risalgono al periodo aureo della città (1260-1348), quando i cittadini più abbienti contribuivano al programma di edilizia civile: tra questi, spiccano soprattutto il Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia, che accolgono il visitatore non appena emerge da uno dei tanti vicoli che confluiscono sull’ampio spiazzo.
Palazzo Pubblico ospita al suo interno il Museo Civico, che abbiamo visitato soltanto la seconda volta in cui siamo stati a Siena, ma consiglio a voi di non lasciare la città senza prima averlo visto. Le sue sale vi stupiranno con un tripudio di pareti e soffitti affrescati, e sono una più maestosa dell’altra, in un tour che vi lascerà sicuramente a bocca aperta: elencarvele tutte non sarebbe possibile, ma meritano sicuramente una menzione la Sala del Risorgimento, la Sala della Balia e la Sala del Mappamondo. Il giro di Palazzo Pubblico è autonomo, è possibile fotografare liberamente i vari ambienti e per visitarlo in tutta calma mettete in conto almeno un’ora piena; uscendo sul balcone, è possibile avere una bella visuale dall’alto sulla Piazza del Mercato.
Proprio a fianco di questo palazzo svetta la Torre del Mangia, che risale al 1338 e con i suoi 102 metri (contando anche il parafulmine) è una delle più alte d’Italia; questo nome così particolare le deriva dal suo costruttore Giovanni di Balduccio, soprannominato “Mangia” o “Mangiaguadagni”, per la cattiva abitudine che aveva di sperperare i suoi risparmi. La torre, tutta in cotto fino alla cella campanaria in travertino, venne completata ufficialmente solo nel 1666, quando vi venne collocata una grande campana chiamata in modo colloquiale dai senesi “il Campanone”. Noi abbiamo scelto di non salire e di ammirare il panorama dall’alto su Siena da un altro punto di vista al termine del nostro itinerario.
Altro punto focale di Piazza del Campo è senza ombra di dubbio la Fonte Gaia, azzurrissima fontana realizzata nel 1346 da Jacopo della Quercia, alimentata da un sistema di gallerie e cisterne che convogliavano l’acqua dalla campagna. Riuscire a farle una foto senza i turisti che la prendono d’assalto da ogni lato vi richiederà sicuramente una buona dose di pazienza!
Da Piazza del Campo ci siamo poi spostati verso un altro dei punti di interesse del centro storico, ovvero Piazza del Duomo, dove si affacciano altri monumenti imperdibili da visitare a Siena: il Duomo, il Battistero e l’Ospedale di Santa Maria della Scala.
Al Duomo e al Battistero si può accedere con un unico biglietto cumulativo, il Siena Opa Si Pass, che vi consentirà di risparmiare sui singoli biglietti ed acquistabile anche online:
Il Duomo (o Cattedrale di Santa Maria Assunta) è in puro stile gotico e, benché all’epoca fosse già imponente, i senesi decisero di aumentarne le dimensioni costruendo un’ulteriore navata a sud, per fare concorrenza all’allora rivale Firenze: il progetto non giunse però mai al termine a causa dell’epidemia di peste del 1348 che uccise circa un terzo dei cittadini, e questo incompiuto sfocia oggi all’esterno nel Facciatone, divenuto ormai una parte imprescindibile del complesso stesso.
L’interno del Duomo è comunque un vero e proprio scrigno di capolavori, primo fra tutti il lucido pavimento di marmo realizzato con 56 tarsie da oltre 40 artisti tutti senesi, o la coloratissima Libreria Piccolomini, completamente decorata con un ciclo di affreschi che illustrano la vita di papa Pio II, eseguiti da Pinturicchio e dalla sua bottega fra il 1503 e il 1508. In quella che doveva essere la navata nuova, è invece oggi ospitato il Museo dell’Opera della Metropolitana, conosciuto anche come Museo dell’Opera del Duomo di Siena.
In quanto a colori, anche l’interno del Battistero di San Giovanni non è certo da meno, nonostante l’esterno in marmo bianco sia rimasto anch’esso incompiuto, dal momento che le tre navate con volta ogivale sono completamente affrescate e rappresentano uno degli esempi più significativi della pittura senese del Quattrocento. Proprio al centro dell’edificio, spicca la Fonte Battesimale esagonale realizzata in marmo, bronzo e smalto da vari artisti, tra i quali troviamo ancora Jacopo della Quercia.
Proprio accanto a Duomo e Battistero sorge l’Ospedale di Santa Maria della Scala, struttura nata per dare accoglienza ai pellegrini diretti a Roma e assistenza ai poveri e oggi adibita a sede del Museo Archeologico Nazionale (solo in alcuni ambienti): nel corso della visita, oltre all’esposizione museale, si possono ammirare spazi originali come la Sagrestia Vecchia o l’Oratorio di Santa Caterina della Notte.
Altro capolavoro a mio avviso imperdibile in una visita a Siena è Palazzo Chigi-Saracini, iniziato nel XII secolo e in parte rifatto nel XVIII, oggi sede dell’Accademia Musicale Chigiana, una scuola di musica di fama internazionale (e conosciuto per questo motivo più semplicemente come Palazzo della Musica). Il tour di visita che abbiamo fatto noi è autonomo e si snoda tra gli ambienti storici della dimora e le sue collezioni artistiche, fino a raggiungere l’ampia Sala della Musica, dove ancora oggi si tengono concerti dal vivo.
Per terminare il nostro itinerario alla scoperta di Siena, abbiamo poi fatto un giro libero fra alcuni dei suoi edifici religiosi, fra i quali spicca la Chiesa di San Domenico con la sua imponente mole in stile gotico, per poi ritornare al parcheggio dove avevamo lasciato la macchina, vicino alla Fortezza Medicea, che rappresenta un ottimo punto panoramico per ammirare il profilo della città dall’alto (foschia permettendo!).
Spero che questi miei suggerimenti per visitare Siena a piedi in uno o due giorni vi siano stati utili, mentre li scrivevo a me era già venuta voglia di tornare per la terza volta!
10 Commenti
Io sono toscana e conosco Siena abbastanza bene, la adoro e tornarci è sempre un piacere. Per non parlare dei dintorni, una meraviglia… È una meta ideale per un bel finesettimana!
Concordo in pieno, anche sui dintorni! C’è così tanto da vedere che a breve dovrebbe uscire un nuovo post proprio su quelli…
Ma quanto è bella Siena? Io vivo in Umbria e spesso mi piace fare una gita fuori porta da queste parti. E’ sempre bello passeggiare per le vie della città e scoprire qualche piccolo scorcio o ammirare la bellezza del Duomo!
E’ davvero bellissima, ma anche la tua Umbria non scherza!
Anch’io ho avuto modo di visitare Siena in un solo giorno e confermo la tua affermazione che ce ne vorrebbero almeno due per vedere tutto con calma e magari programmare qualche pausa gustosa.
Esatto Raffaella, due giorni sono davvero l’ideale per poterla scoprire al meglio!
Siena è una delle poche città della Toscana che non ho ancora visitato, per cui leggo con molto interesse questi tuoi consigli! Non voglio assolutamente perdermi la visita al Palazzo Pubblico e al Palazzo Chigi-Saracini, i loro interni sembrano incantevoli!
Spero allora che tu riesca a visitarla non appena si riprenderà a viaggiare in giro per la nostra bella penisola!
Che bello! Mi hai fatto rivivere Siena La Toscana è senza dubbio la regione che amo di più in Italia e Siena ha un posto speciale nel mio cuore
Bene Angela, sono contenta di averti fatto rivivere questi momenti così piacevoli!