Cosa c’è di meglio di un weekend in Toscana all’insegna della natura e della cultura? A mio parere molto poco, a parte il fatto di avere più tempo da dedicare a questa splendida terra! E’ vero, due giorni per visitare la Toscana sono davvero troppo pochi, ma spesso, a causa della vita più o meno frenetica di ognuno di noi, sono quelli che più di frequente si hanno a disposizione, quindi conviene saperli sfruttare ed organizzare al meglio.
E’ proprio quello che abbiamo provato a fare noi, coniugando cultura e natura in un itinerario on the road della Toscana settentrionale tra le provincie di Pistoia e Lucca, mettendo tanta carne al fuoco come ci piace fare, ma allo stesso tempo cercando di assaporare i ritmi lenti per cui questa terra è storicamente conosciuta.
Weekend in Toscana: cosa vedere in due giorni fra cultura e natura
Il nostro weekend in Toscana è cominciato con un piccolo borgo in provincia di Pistoia, Montecatini Terme, località rinomata per le sue sorgenti d’acqua minerali, utilizzate oggi principalmente per le cure termali; dal momento che questo aspetto a noi non interessava più di tanto, abbiamo raggiunto direttamente la parte del paese più nelle nostre corde, ovvero Montecatini Alto, collocato a 290 metri d’altitudine, che costituisce il vero centro storico del paese. Proprio per questo, preparatevi ad una bella scarpinata in salita! Se volete raggiungere la cima più agevolmente, è comunque previsto un comodo servizio di funicolari (attivo da una settimana prima di Pasqua fino al 31 ottobre), che vi consentirà di arrivare a destinazione in appena una decina di minuti, di cui però noi non abbiamo usufruito prediligendo il sentiero collinare.
Il percorso a piedi è comunque fattibile, e si compone di scalinate o vicoli lastricati che contribuiscono a farvi entrare un poco alla volta nell’atmosfera d’altri tempi di questo piccolo centro, il cui fulcro è costituito da Piazza Giusti, abbellita da edifici in stile Liberty, ed attorno alla quale si concentrano i principali locali e ristoranti tipici del borgo. Nelle sue immediate vicinanze, si stagliano i simboli del Medioevo che Montecatini Alto ancora conserva: da un lato, la Fortezza di Castello Vecchio, a forma pentagonale, che rappresenta il primo insediamento del paese, e dall’altro la Torre del Carmine (o dell’Orologio), una delle sei ancora in piedi fra le venticinque edificate originariamente. Prima di ridiscendere, non dimenticate di fare anche una bella foto sul panorama della Valdinievole che si ammira da lassù.
Nel pomeriggio abbiamo cambiato genere, e dai borghi siamo passati alle grotte, dirigendoci verso la Grotta del Vento, situata nell’area della Garfagnana, al centro del Parco delle Alpi Apuane. Il suo interno si presenta vasto e variegato, in quanto racchiude varie tipologie di elementi sotterranei, come stalattiti e stalagmiti, laghetti e corsi d’acqua, formazioni di fango o pozzi verticali anch’essi visitabili.
Il bello di questa attrazione è che si presta particolarmente bene ad essere esplorata da chiunque, in quanto è possibile differenziare il suo percorso in tre tipologie distinte: il primo, della durata di 1 ora, adatto a tutti in quanto si svolge prevalentemente in piano; il secondo, di due ore, di media difficoltà, dove si esplora anche una grotta ancora in fase di ampliamento; infine il terzo, di tre ore, consigliato per i più esperti, dove in aggiunta ai precedenti si visita un pozzo della profondità di 90 metri. Noi, non particolarmente allenati (soprattutto io!), abbiamo scelto l’opzione intermedia, per vedere il più possibile senza rischiare di affaticarci troppo.
I costi variano a seconda del percorso prescelto, e per gli adulti sono di 9 Euro per il primo itinerario, 14 per il secondo e 20 per quello completo; per i bambini sono previste delle riduzioni. Il consiglio per visitare la Grotta del Vento al meglio è di attrezzarsi con scarpe comode e con un abbigliamento adeguato, perché la temperatura all’interno non è alta, anche se la si visita in estate come abbiamo fatto noi: io sono passata dalla canottiera del mattino alla mia fedele felpa portata con me appositamente per queste occasioni!
Toscana in due giorni: itinerario delle ville in provincia di Lucca
Anche la seconda mattina del nostro weekend in Toscana l’abbiamo trascorsa nella zona della Garfagnana (con la quale si intende la valle del Serchio a nord di Lucca), perché questa zona è puntellata da ricche ville risalenti al XVI secolo, fatte costruire in quel periodo dai nobili lucchesi negli immediati dintorni della città.
La prima che abbiamo visitato è stata Villa Torrigiani, nel comune di Camigliano, dalla facciata barocca adorna di statue, alla quale si arriva seguendo un lungo viale di cipressi. Lo sfarzo dell’architettura esterna non è che un preludio alla ricchezza delle sale interne, decorate con affreschi e dipinti antichi, e che conservano ancora molti degli arredi originali, anche se purtroppo durante il tour delle stanze non è possibile scattare foto.
Sono sicura che non resterete affatto delusi neppure dai giardini che, per non essere da meno rispetto alla dimora nobiliare, sono stati impreziositi con fontane, giochi d’acqua e grotte artificiali, mentre nella parte retrostante la villa sono stati piantati alberi e piante rare provenienti da diverse parti del mondo.
La seconda residenza della mattinata è stata Villa Mansi, situata a Segromigno in Monte (frazione del comune di Capannori), ad appena una decina di minuti di macchina dalla precedente, e considerata come uno degli esempi più significativi della cultura e della società dell’antica Repubblica Aristocratica.
Venne fatta costruire nel XVI secolo e ristrutturata nei due successivi, e solo alla fine del XVIII fu progettato il giardino che la circonda, anch’esso modificato in un secondo tempo sulla base del modello dei parchi all’inglese ottocenteschi. Grazie al suo stile sobrio ed elegante, venne spesso scelta per ospitare sovrani ed ambasciatori provenienti dai vari Stati europei.
I mobili degli interni risalgono al Settecento veneziano, come testimoniano i grandi letti a baldacchino, e le pareti sono decorate da numerosi affreschi, soprattutto nel Salone centrale, dove due grandi tele laterali riportano le gesta di Apollo, mentre sul soffitto è raffigurato il Trionfo del Dio Sole. In questo caso, è possibile scattare foto nelle sale della villa.
Come ultima tappa del nostro weekend in Toscana abbiamo dedicato il pomeriggio alla visita del borgo di Collodi, meta ideale anche per una domenica fuoriporta se non si abita troppo distanti.
Che dire, due giorni non bastano di certo per visitare la Toscana al meglio, ma sono comunque un buon inizio, e spero di essere riuscita a darvi qualche spunto interessante per un fine settimana diverso e lontano degli itinerari turistici di massa!