Quest’anno l’8 dicembre è caduto di sabato, e per me, che solitamente lavoro anche la mattina di quel giorno, era un’occasione troppo invitante per non essere sfruttata a dovere: da lì, organizzare un weekend invernale in Trentino Alto Adige è stato un attimo. Fulcro dei nostri due giorni montani sarebbe stato il Natalie Light Music Show, lo spettacolo di luci e colori di Bressanone, ed intorno a questo evento abbiamo pianificato tutto l’itinerario del nostro fine settimana, dal momento che fare andata e ritorno in giornata da questa cittadina era decisamente troppo impegnativo; il programma è stato bello denso, perché abbiamo trascorso il sabato in provincia di Bolzano e la domenica a Trento e dintorni, ma, complici il sole ed il clima mite che ci hanno accompagnati, siamo riusciti a goderci al massimo ogni singola attrazione.
Ecco quindi i miei consigli su cosa fare e vedere in Trentino Alto Adige in inverno, spaziando fra musei, mercatini e ovviamente…ottimo cibo!
Un weekend invernale in Trentino Alto Adige: primo giorno
Il sabato mattina la sveglia è suonata poco dopo le sei, visto che era nostra intenzione partire presto da Bologna soprattutto per anticipare il traffico, che era previsto intenso per quel weekend e in quella direzione. Dopo un veloce passaggio in hotel per ritirare le chiavi, abbiamo proseguito verso Bolzano, per visitare il Museo Archeologico dell’Alto Adige, famoso soprattutto perché al suo interno è conservata la mummia di Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio.
Scoperto nel 1991 da una coppia tedesca durante un’escursione in montagna, Ötzi rappresenta uno dei più importanti ritrovamenti risalenti al Neolitico, databile a ben 5300 anni fa ma conservato alla perfezione, non solo nel corpo ma anche negli indumenti e nell’equipaggiamento. La mostra permanente si sviluppa su tre piani, ed è al primo che potrete entrare in contatto diretto con l’Uomo dei ghiacci, custodito in una stanza a temperatura controllata e visibile attraverso una piccola finestra, mentre al secondo troverete una sua ricostruzione, derivante da 25 anni di ricerche e dai pareri di oltre 500 studiosi.
Il Museo Archeologico dell’Alto Adige si trova proprio al limitare del centro storico di Bolzano, di fronte al Museo Civico, e per raggiungerlo abbiamo lasciato la macchina in un piazzale gratuito al di là del ponte Talvera; il costo del biglietto di ingresso al museo è di 9 Euro, e abbiamo impiegato all’incirca un’ora per visitarlo tutto con calma.
Con un’altra mezz’ora di macchina, abbiamo raggiunto la nostra seconda tappa della giornata, Bressanone, che abbiamo iniziato ad esplorare al di fuori dal centro storico, con la visita al Forte di Fortezza, imponente struttura attraversata dalla linea ferroviaria e caratterizzata da una piccola chiesa proprio nell’ampio piazzale all’ingresso.
Con i suoi 65.000 metri quadrati ed i tre livelli sui quali si dispone, questo complesso è il più esteso dell’Alto Adige, e venne commissionato dall’imperatore austriaco Franz I e completato sotto l’imperatore Ferdinando, anche se in realtà, pur essendo stato inaugurato nel 1838 a scopo difensivo, non venne mai attaccato da nessun nemico.
La nostra visita alla Fortezza è avvenuta in un silenzio quasi surreale, perché non sono tanti i turisti che si spingono fin qui, e soprattutto all’interno dei cunicoli veniva quasi naturale cercare di fare meno rumore possibile.
Dal 2005, il Forte è inteso soprattutto come un luogo di incontro e di scambio culturale, ed è utilizzato come sede di varie mostre, come testimoniano le opere di artisti contemporanei nelle quali ci siamo imbattuti nel nostro giro; una mostra temporanea era stata allestita per vari mesi all’interno del Forte Medio, ma nel periodo in cui siamo stati noi era già in fase di smantellamento. E’ prevista inoltre la possibilità di accedere anche al Forte Alto, muniti di caschetto e solo con visite guidate, alle quali noi però non abbiamo preso parte.
Il costo del biglietto è di 7 Euro, e abbiamo impiegato all’incirca un’ora e mezza per visitare tutto il complesso (escludendo la parte alta); di fronte al cancello è segnalato un parcheggio a pagamento, ma potete anche lasciare la macchina in un piazzale libero poco più avanti o direttamente nei pressi dell’ingresso.
Dalla Fortezza ci siamo spostati sempre in macchina verso il centro di Bressanone, dove ci siamo incuneati nelle strade al limitare dello stesso trovando un comodo parcheggio gratuito, nonostante la marea di gente che stava arrivando richiamata dai mercatini natalizi. Con una passeggiata di appena 10 minuti, abbiamo raggiunto la Hofburg, ovvero il Palazzo Vescovile di Bressanone, antica dimora dei principi vescovi fino al 1973, quando venne adibita a sede del Museo Diocesano; è nel suo cortile che, al calare della sera, si tiene lo spettacolo di Natalie, ma noi volevamo visitarne anche gli interni prima della chiusura delle 17.
Il piano terra della Hofburg è dedicato ad una mostra permanente di presepi, raffiguranti scene della vita di Gesù, curati nei minimi dettagli soprattutto per quanto riguarda le miniature, e che può vantare anche una vasta sezione dedicata alle opere in creta; al secondo piano potrete invece accedere al museo vero e proprio, visitando i ricchi ambienti degli appartamenti reali e vescovili.
Il biglietto della Hofburg costa 5 Euro ed impiegherete all’incirca un’ora per fare il giro completo.
Una volta usciti, abbiamo fatto una piacevole passeggiata per il centro di Bressanone, perdendoci fra le bancarelle del mercatino natalizio, piccolo e raccolto, in attesa dell’inizio dello spettacolo di Natalie; appena terminato, ci siamo rimessi in macchina per dirigerci verso il paese di Faedo, in provincia di Trento, località che avevamo scelto per essere più comodi ai giri che avremmo fatto la domenica. Qui abbiamo alloggiato all’Agritur Maso Barco, accogliente B&B dall’ottimo rapporto qualità/prezzo (noi abbiamo speso 73 Euro in due per una notte), ideale per chi vuole godersi un soggiorno in un luogo tranquillo e silenzioso, al di fuori del caos cittadino.
Per cena, invece, non ci siamo fatti mancare qualche specialità trentina al Ristorante Pozze di Mezzolombardo, dove abbiamo degustato il Tortel di patate, piatto a base di frittelle accompagnato da ogni genere di salumi e formaggi, che abbiamo fatto fatica a finire per l’abbondanza delle portate. Purtroppo non ho foto per mostrarvelo perché non siamo riusciti a trattenerci e ci siamo avventati sui piatti, ma ve lo consiglio assolutamente!
Un weekend invernale in Trentino Alto Adige: secondo giorno
Il secondo giorno del nostro weekend invernale in Trentino lo abbiamo dedicato a Trento e dintorni, e in particolare ci siamo soffermati in città su uno dei suoi musei più importanti, il Museo delle Scienze (MUSE), che desideravamo visitare già da parecchio.
Il Muse si sviluppa lungo una piramide di 5 piani, che si ristringono man mano che si sale fino a sfociare nella terrazza panoramica, da dove potrete scattare foto dall’esterno al paesaggio circostante; oltre a questi, c’è anche un piano interrato dove vengono allestite mostre temporanee e dal quale si può accedere alla calda serra tropicale.
Questo museo è assolutamente innovativo ed interattivo, quindi mettete in conto un bel po’ di tempo per poterlo vedere con calma, magari provando una delle tante attività che vi vengono proposte: noi gli abbiamo dedicato tutta la mattinata (quindi circa 2 ore e mezza), ma se avete figli dovrete mettere in conto un periodo molto più lungo, dal momento che il Muse è appositamente pensato per i bambini di tutte le età, che non potranno non restarne affascinati.
Il costo del biglietto per gli adulti è di 10 Euro, ed è possibile prenotarlo anche online e ritirarlo comodamente alle casse prioritarie all’ingresso.
Da Trento ci siamo poi spostati in macchina, affrontando almeno un’ora di strada normale, per visitare un mercatino di Natale non troppo comodo a livello logistico, ma che non avrei voluto perdere per nulla al mondo, quello di Canale di Tenno. La particolarità di questo mercatino è quella di non essere allestito nelle consuete casette di legno che si trovano praticamente ovunque, ma direttamente nelle grotte e nelle botteghe degli artigiani che si affacciano per i vicoli del borgo, contribuendo a creare un’atmosfera davvero unica e particolare.
Avendo dovuto mettere in conto lo spostamento da Trento, siamo arrivati a Canale di Tenno nel primo pomeriggio senza aver nemmeno pranzato, così ci siamo infilati nel primo locale che abbiamo trovato, l’Hotel Ristorante Cristina, che per fortuna ci ha accolti e sfamati pur essendo già le 14,30, anche se in realtà sono arrivate altre persone nella nostra stessa condizione; qui non mi sono fatta mancare un bel piatto abbondante di carne salada, altra specialità trentina, e siamo stati molto soddisfatti del rapporto qualità/prezzo del nostro pasto improvvisato.
Abbiamo lasciato la macchina in una stradina gratuita proprio adiacente al ristorante, e da qui ci siamo incamminati per il sentiero pedonale che conduceva alla parte antica del borgo, la strada è tutta in salita ma per fortuna si arriva davvero in 10 minuti a piedi come ci avevano detto, anche se dal basso il paese sembrava essere più lontano.
Il mercatino di Natale di Canale di Tenno è stato veramente il più affascinante fra quelli visitati finora, ed è qui che vi consiglio di venire se volete respirare la vera atmosfera natalizia a 360 gradi, fatta di tradizioni che vengono portate avanti con perseveranza dagli abitanti del luogo. Il mercatino viene solitamente allestito tra fine novembre e metà dicembre (quest’anno dal 24 novembre al 16 dicembre 2018), ma sono previsti anche altri eventi nelle giornate di festa, come il corteo dei pastori il 24 dicembre, il presepe vivente il 26 o la festa della Befana il 6 gennaio. Se siete in zona e avete a disposizione un weekend invernale in Trentino Alto Adige, vi consiglio davvero di non perderveli!
8 Commenti
Ricordo che da piccola ero andata a vedere Otzi, quando ancora soffrivo il mal d’auto, quindi non una delle gite migliori di sempre 😉 Poi sono stata due anni a Trento per l’università e ho riscoperto queste zone!
A me manca ancora qualcosa da vedere soprattutto a Trento, conto di tornarci per un weekend verso primavera/estate!
Mi piacciono i mercatini di Natale e questo proprio non lo conoscevo. Che bella l’idea di usare le botteghe per alloggiare le bancarelle. Spero di andarci prima o poi, anche se è lontano da dove vivo
Ciao Virginia, questo di Canale di Tenno è stato uno dei più particolari visti finora! Peccato se sei distante…
Articolo molto utile, hai descritto l’itinerario perfettamente, e con dettagli utili. MI piacerebbe molto fare un weekend come il tuo in questa bellissima regione. Di tutte le cose che hai nominato ho visitato solo il Muse. Questo particolare mercatino che si tiene a Canale di Tenno non ne avevo mai sentito parlare, però mi sembra davvero una bellissima idea.. molto originale. Vedere Otzi invece, dev’essere davvero interessante.
E’ un giro che a me è piaciuto molto e che in realtà non si esaurisce in un solo weekend, io ne ho già in mente un altro verso giugno/luglio…
L’anno scorso sono stata a Bolzano e Bressanone per i mercatini di Natale ma purtroppo non ho fatto in tempo a visitare anche i musei di cui hai parlato. Sarà un’ottima scusa per ritornarci e al ritorno mi fermerò sicuramente a Canale di Tenno che sembra delizioso.
Il mercatino di Tenno è sicuramente uno dei più affascinanti fra quelli visti finora!